lunedì 17 novembre 2014

Maschi e Femmine

Io mi rifiuto di condividere il link in cui ai genitori viene consigliato di prestare la massima attenzione alle pericolosissime lezioni sul Gender che la scuola potrebbe proporre ai vostri figli ma vi consiglio di leggere qui: Decalogo per genitori allarmisti, un articolo di Claudio Rossi Marcelli che mi ha fatto quasi cadere dalla sedia tanto stavo ridendo mentre lo leggevo. Nel suo articolo trovate anche il link del post apparso su Famiglia Cristiana dove si mettono in guardia i genitori. Stufa davvero, stufa tanto di leggere che l'uomo deve lavorare, cacciare e difendere la moglie e la donna deve cucinare e fare figli. Ma siete rimasti nel Medioevo o forse all'Età della pietra? E allora adattatevi completamente al modo di vivere di mille o duemila anni fa. Via l'elettricità, i vestiti, le case, la medicina...
A me questo atteggiamento spaventa tanto. Mi pare di ricordare che viviamo in uno Stato laico dove tutti i cittadini hanno pari dignità sociale senza distinzione di sesso, lingua, opinioni politiche... 
Mi piacerebbe che l'eduzione fosse data dalla famiglia ma al giorno d'oggi i bambini trascorrono a scuola 40 ore a settimana ed è in quell'ambiente che vivono, è lì che accadono fatti, prese in giro, lì che si consolidano le teorie. Spiegare ai bambini che una femmina può giocare a calcio e un maschietto con le bambole non è pericoloso. Spiegare ai bambini che le preferenze sessuali possono essere diverse non è pericoloso, anzi, forse salva qualche ragazzo dalle prese in giro e ne aumenta l'autostima. Se decidi che queste cose nelle scuola non si possono dire, beh allora elimini anche l'ora di religione perché anche quella mi pare che sia educare a valori che non sono condivisi da tutti!
Sono particolarmente arrabbiata riguardo a questo argomento perché io non sono credente ma nonostante ciò avevo scelto per Samuele una scuola infanzia cattolica, me ne avevano parlato molto bene. Siamo scappati appena ne abbiamo avuto la possibilità per diversi motivi che ho spiegato in passato, il principale la rigidità di pensiero e la presupponenza delle insegnanti di essere a conoscenza dell'unica verità esistente sulla terra riguardo il giusto modo di educare un bambino. 
Alla scuola primaria ci sono ricascata: ho lasciato che Samuele frequentasse l'ora di religione perché mi pareva giusto che lui potesse farsi una cultura su qualcosa che io non gli trasmetterò ma mi son pentita amaramente per il tipo di lezioni che vengono impartite ai bimbi. Purtroppo a Samuele religione piace molto, credo anche per il fatto che io non gli parlo mai di Dio, anzi: sono stata chiara e gli ho esposto il mio punto di vista, e quindi non posso decidere di fargli fare l'ora alternativa. Mi sembrerebbe di fargli un torto, di privarlo di qualcosa che ha scoperto e che gli piace molto. Sono arrabbiata perchè il nostro è uno stato laico e non è giusto che nella scuola statale esista l'ora di religione cattolica, (diverso discorso per storia delle religioni), così come non è giusto che la Chiesa abbia il potere di trasmettere ai bimbi dei principi e valori cristiani. I valori devono essere trasmessi dalle famiglie! Le famiglie omogenitoriali esistono e vanno rispettate così come vanno rispettate le persone gay. Io mi arrabbio sempre tanto quando mi parlano di cose da maschi e cose da femmine!!!!
Il senso di questo post? Nessuno. Fate un po' quello che volete ma ricordatevi che il rispetto e la libertà sono dei valori importanti, cerchiamo di trasmetterli ai nostri figli nella maniera più giusta possibile. Non siete d'accordo con me? È un vostro diritto ma allora cancellatemi dai contatti facebook perché io non smetterò di ribadire che siamo tutti uguali, che ognuno ha diritto di scegliere chi amare, tutti abbiamo diritto, se abbiamo tanto amore da donare, ad avere un figlio e soprattutto un maschio ha tutti i diritti di voler giocare con le bambole e una femmina con le ruspe!
Vi segnalo anche questo link ma attenzione a non cadere dalla sedia per il troppo ridere: La scuola dell'amore (non passerà!)
"4. Visitate spesso il sito internet della scuola per verificare che il gender non passi attraverso ulteriori lezioni extracurricolari (es. Assemblee di istituto o altre attività straordinarie ).
"Beh, senti questa. Sai che gestisco il sito della scuola, no?"
"Dev'essere eccitante".
"Meglio della vernice che si asciuga. Beh, c'è un IP che tutti i giorni entra nel sito della scuola. Tutti i giorni".
"Un maniaco".
"Ma non è tutto. Tutti i giorni fa le stesse query. Le stesse".
"Ovvero?"
"GENDER".
"Uhm..."
"SESSUALITA'. ADOLESCENTI. GAY. LESBICHE".
"Sul sito della scuola".
"Sul sito della scuola".
"Hai l'IP?"
"Certo".
"Perché forse una segnalazione alla polizia postale, hai visto mai..."
"Già fatta".
"Bene"."

5 commenti:

  1. Ciao Claudia, sull'argomento "Giochi da maschi e giochi da femmine", ci siamo espresse anche noi in questo post http://www.kevitafarelamamma.it/2014/10/come-giocano-i-bambini.html?m=1.
    Per il resto, io sono credente ma la mia fede mi ha liberata dai pregiudizi e dalle etichette!È per questo che resto delusa, come te, quando sento certi discorsi volti a "categorizzare" e giudicare le persone.
    Buona giornata.
    Ketty

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    1. Grazie Ketty, vengo a leggere volentieri il tuo post

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  2. condivido ogni singola lettera, ogni sillaba, ogni parola di ciò che hai scritto.E ti ringrazio, perchè non è facile trovare scritti di tale intensità, profondità ed intelligenza: non vuole essere un complimento, credimi,è la constatazione di una mamma ben più vecchia di te e con figli ormai adulti. I miei bimbi non hanno mai frequentato l'ora di religione a scuola, ma abbiamo sempre spiegato loro quali erano e sono le nostre posizioni. Hanno, giustamente, avuto le loro curiosità ed ho avuto il grande appoggio dei nonni, i miei suoceri, specie il nonno Pietro, meravigliosa persona, profondamente cattolica, ma talmente sensibile e rispettosa da non aver mai cercato di influenzarli.
    Una delle cose che più mi fa rabbia è questa " presunta trasmissione " di valori e principi , da parte di certi insegnanti, come se fossero verità rivelate solo ai cattolici: non è così, sono valori e principi che appartengono a tutti noi che, magari con presunzione, non lo so, ci riteniamo persone " giuste".
    Non ho parole, poi, per queste levate di scudi intransigenti rispetto alla categorizzazione di " certe " persone!Anche qua, sincerità e chiarezza: una degli amici più cari d'infanzia dei miei figli è un trans, casa nostra è stata frequentata da coppie di amici omosessuali e via dicendo. Ed ho scoperto, ogni volta di più, che i bambini non hanno pregiudizi: questi gli arrivano sempre dal mondo adulto!
    Emanuela
    PS ....scusami se sono stata così prolissa, ma hai toccato un tema che sento molto. Grazie ancora e un abbraccio (...anche a Samuele ed alla mia Romagna)

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    1. Grazie a te Emanuela, grazie mille per il tuo commento! Sono contenta di scoprire che ci sono altre persone come me che hanno la mente aperta.

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  3. Ciao cara Valeria, mi piace sempre tanto leggere i tuoi commenti perchè mi fanno riflettere. Non so se sei riuscita a trasmettermi il tuo pensiero. Forse volevi dirmi che il mondo della Chiesa si deve un pochino aggiornare e modernizzare? Capisco che cambiare i valori sia una cosa difficile ma le persone intelligenti comprendono che gli anni passi e rispetto a 50/100 anni il mondo è completamente diverso. Lo sono le persone, il modo di vivere, la società. Tutto si è evoluto: il ruolo della donna nella società, il tipo di persone che vivono nei vari Paesi/città... Come è possibile che la Chiesa voglia mantenere il suo ruolo senza aggiornarsi un pochino? Esempio fornito dal tuo commento: Halloween non è assolutamente quello che la Chiesa continua a voler far credere, non è una festa oscura, anzi: le sue origini pare siano proprio correlate alla festa di Ogni Santi. Vero che è una festa che non ci appartiene per tradizione ma la nostra è diventata una società multietnica e come hai scritto anche tu: ok al crocifisso a scuola ma potremmo metterci accanto anche il simbolo di altre religioni.

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