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giovedì 13 dicembre 2012

La scuola del Topastro

Questo post è per me. Io questa scuola la voglio ricordare per tutte le cose belle che sta offrendo a me e mio figlio. Ho scritto diversi post sulla scuola infanzia che Topastro ha frequentato per due anni e chi li ha letti sa che non sono rimasta soddisfatta. Non voglio fare polemiche, critiche o parlare male. Non era la scuola per noi. Non ne condividevo le regole, il metodo, la vita pratica dei bimbi, il modo in cui venivano gestite riunioni e feste... Sono sicura che molti genitori la trovano perfetta mentre io mi sentivo come in gabbia o fuori luogo. Ero molto dispiaciuta per mio figlio perchè per il proprio bimbo si vuole il meglio e la parte più brutta credo sia stata fargli credere che quella scuola andava bene anche a me. 
Topastro davanti al suo armadietto
Non avrei mai osato criticare il comportamento o le scelte delle maestre davanti a lui visto che doveva andarci ogni giorno. Lui non si è mai lamentato anche se spesso faceva storie per entrare o mi chiedeva di andare a prenderlo subito dopo pranzo. Non si ricordava mai cosa aveva fatto a scuola e i tanti lavoretti e poco movimento a volte si trasformavano in agitazione e voglia di correre all'uscita da scuola, repulsione verso fogli e colori a casa. Nulla di grave in confronto alle storie che a volte si leggono sui blog o quotidiani. Io però ho deciso di cambiare scuola. Racconto queste cose perchè penso di averne bisogno. Come si dice: mi è rimasto l'amaro in bocca. Pensare che Topastro avrebbe potuto trascorrere due anni diversi... (in ogni caso non penso che lo avrebbero accettato alla scuola infanzia il primo anno, non aveva un punteggio abbastanza alto, le richieste sono tantissime...). Purtroppo ho dovuto aspettare un anno intero perchè quando ho capito che quella scuola non faceva per noi, (alla fine del primo anno scolastico), le iscrizioni per l'anno successivo per le scuole pubbliche erano già chiuse.
Topastro in aula durante l'inserimento
Questo ultimo anno di scuola infanzia presso un istituto comunale lo ricorderemo a vita! Sono solo luoghi comuni... Non ascoltate chi vi dice che privato è meglio e pubblico è uguale a mancanza di fondi, strutture brutte e tanti extracomunitari che non parlano italiano. Però... visto che racconto la mia esperienza: la scuola che ha frequentato Topastro per due anni era privata. Due educatrici per 39 bambini, (compresenza solo per una parte della giornata), struttura piccolissima e adattata a scuola, un minuscolo cortile con erba sintetica, pasti veicolati serviti in stoviglie di plastica e bagni, a mio parere, insufficienti, senza antibagno e accesso con gradino.
Ripeto, questo è un post per me, perchè voglio ricordare, tra tanti anni, la nostra esperienza. Non posso definire i primi due anni di scuola infanzia brutti  e non racconto queste cose perchè voglio parlare male di una scuola e lodarne un'altra. Voglio ricordarmi che i primi due anni mi sono mancate tante cose. Il coinvolgimento, i colloqui individuali, una struttura in cui Topastro potesse correre, avere uno spazio adatto alla sua età e riunioni in cui le maestre raccontano cosa fanno i bimbi. Flessibilità e rispetto delle esigenze del singolo e non regole feree e omologazione.
Topastro in aula durante l'inserimento
La nuova scuola pubblica mi è piaciuta immediatamente. E' la stessa che ho frequentato io da piccola e Topastro aveva già trascorso lì i mesi di luglio e agosto per due anni consecutivi in occasione del centro estivo.
Le maestre, due per 26 bimbi, (compresenza solo per una parte della giornata), mi sono sembrate subito toste. Durante il colloquio individuale conoscitivo di inizio anno mi hanno "sgridata" perchè Topastro dorme ancora con me ma sono state oneste. Io ho insistito nella mia teoria portando le mie motivazioni e loro hanno cercato di spiegarmi perchè avrei dovuto mandare Topastro a dormire in camera sua. Uno scambio di opinioni sincero.
Ho apprezzato tantissimo il colloquio perchè ho potuto presentare me e Topastro. Io ho fatto delle domande e le maestre hanno voluto sapere carattere, abitudini e altre cose di Topastro. Per una mamma non è facile affidare il proprio bimbo, (specialmente il primo anno di scuola infanzia), a delle perfette sconosciute. Il colloquio serve sia alle maestre che ai genitori per iniziare a creare un rapporto reciproco di fiducia.
L'uovo di drago si è schiuso
La scuola è iniziata con l'inserimento per tutti i bimbi nuovi. Un inserimento che, nonostante le difficoltà nell'organizzarmi, ho giudicato ragionevole. Primo giorno un'ora insieme alla mamma, (è stato bellissimo poter stare lì con lui e scoprire insieme l'aula, i compagni, i giochi), secondo giorno un'ora da solo e piano piano tutta la mattina fino ad arrivare, dopo due settimane o poco più, al pranzo e permanenza pomeridiana. Alla fine dell'inserimento i bimbi grandi hanno accolto i piccoli con una festa e cantato loro la canzone dell'accoglienza, (Quest'anno tocca a me, un altro anno invece a te, a dare il benvenuto all'ultimo venuto, giocare e stare insieme ci fa di certo bene e ci insegna anche sai a volerci bene. A scuola siamo in tanti, si fanno giochi e canti, racconti e burattini, la scuola è dei bambini!)
Ho imparato giorno per giorno a conoscere le maestre, le regole e le abitudini di questa scuola. Posso affermare che finora mi è piaciuto tutto. Due bimbi, ogni giorno diversi, fanno i camerieri e servono la merenda a tutti i compagni, (frutta), poi si recano in cucina a chiedere al cuoco il menu del giorno, riferiscono ai compagni e apparecchiano i tavoli con tovaglie di stoffa, piatti di porcellana e posate di metallo.
La letterina che il drago ha inviato ai bimbi
Ci sono bimbi italiani, stranieri, bimbi che hanno bisogno di una educatrice di sostegno, (nella sezione di Topastro ci sono tre educatrici oltre alle due principali). Io questo lo considero un valore aggiunto. Topastro ha la possibilità di vivere in un piccolo mondo che rispecchia la realtà, un po' come racconta Barbara in questo post: Un Natale straordinariamente normale. Ci sono bimbi che parlano due lingue, bimbi che ancora non riescono a farlo, bimbi che hanno bisogno di tanto amore come Natale, e bimbi che hanno bisogno di un aiutino. Io non ci vedo nulla di strano in questo e sono felice che Topastro frequenti ogni giorno bimbi così diversi tra loro!
Durante la prima riunione di sezione ho scoperto altre mille cose belle tra cui il tema dell'anno: l'acqua. La destinazione delle gite, il modo di festeggiare i compleanni, il materiale richiesto... Le maestre hanno chiesto un piccolo contributo per la realizzazione del quadernone che verrà consegnato a fine anno e che conterrà foto e lavoretti del proprio bimbo. Hanno chiesto anche un libro in dono per ampliare la biblioteca scolastica, un raccoglitore e un paio di quaderni. Un quaderno è per gli esercizi di pregrafismo che, ho scoperto in seguito, ogni bimbo esegue ogni tanto in compagnia della maestra e di pochi altri bimbi mentre il resto della classe gioca insieme all'altra maestra o all'ausiliaria che si occupa di tante cose. 
Il calendario dell'Avvento
L'altro quaderno è per religione. Avendo avuto esperienza in una scuola privata religiosa mi domandavo come sarebbe stata la religione in una scuola pubblica. Ho scoperto che l'insegnante che avevano l'anno precedente non era piaciuta, o meglio: non era piaciuto il suo metodo e quindi è arrivata una nuova insegnante di religione che durante la riunione si è presentata ed ha spiegato ai genitori il suo lavoro. L'ora di religione, una volta a settimana, è ispirata vagamente alla catechesi del Buon Pastore che io non avevo idea di cosa fosse... Durante i primi incontri con l'insegnante di religione è stato chiesto ai bimbi di creare un posto magico in cui andare tutti insieme per fare religione. Un'isola a cui bimbi hanno dato il nome "isola dei fuochi d'artificio". In questa isola ci sono regole, che sono state dettate dai bimbi: non si fa la lotta, bisogna avere pazienza, non si sputa, non si morde, si gioca insieme e tutte le sere si fanno i fuochi d'artificio. L'insegnante attraverso giochi e lavoretti, trasmetterà ai bimbi i valori cristiani come il rispetto della natura, l'amicizia, l'amore, la fratellanza. 
L'albero con le decorazioni realizzate dai bimbi
Io ascoltavo a bocca aperta perchè l'anno precedente religione significava preghiere, storia di Gesù con tanto di racconti particolareggiati come i chiodi piantati in piedi e mani prima di Pasqua. L'insegnante ha spiegato alle maestre e ai genitori che le sue spiegazioni riguardo la vita e morte di Gesù saranno adattate all'età dei bimbi e che userà spesso metafore o esempi semplici per spiegare gli episodi della vita di Gesù. Topastro mi ha raccontato che durante religione hanno costruito l'Arca di Noè. 
Una delle cose più belle che hanno fatto le maestre, finora, è stato il modo in cui hanno scelto di trattare il tema dell'anno: l'acqua. Durante la riunione avevano avvisato i genitori che il personaggio mediatore sarebbe stato invisibile ma non hanno voluto dire nulla di più perchè si trattava di una sorpresa. E che sorpresa! Ve la ricordate al storia dell'uovo di drago? Potete rileggerla qui: drago sui cieli di Rimini. Io ho apprezzato tantissimo l'impegno nell'inventare la storia, la realizzazione, le lettere che sono seguite... Il drago ha recapitato ai bimbi una lettera chiedendo loro aiuto. Sono seguite uscite al mare e al fiume, esperimenti con l'acqua e lettura di libri sul tema.
La decorazione di Topastro
I bimbi si accomodano spesso nell'angolino dove si riposano dopo aver corso in salone e condividono i propri pensieri, si rilassano, ascoltano storie, fanno giochi di attenzione con le maestre che mostra loro immagini e chiede cosa cosa non va bene, (ad esempio qualcuno che si pettina con uno spazzolino da denti). Nell'angolino i bambini aprono i sacchetti del calendario dell'Avvento. Ogni giorno viene scelto un bimbo per aprire il sacchetto che contiene una monetina di cioccolato e una ranocchietta origami che il bimbo porta a casa. Mi piace da matti questa attenzione al singolo e non so se è un caso ma i nuovi arrivati sono stati scelti per primi. Mi piace che le maestre mi chiedano se ho bisogno di parlare, se va tutto bene e che mi dicano che Topastro è sereno.
La rana che Topastro ha trovato nel sacchetto 
Topastro da quando è iniziata la scuola non ha mai accennato nulla riguardo la vecchia scuola. Non ha domandato nulla dei compagni, delle maestre, non ha ricordato nessun episodio riguardante la vecchia scuola, magari relativo alla gita, alle attività simili che svolge anche ora. Topastro a casa prende fogli e pennarelli e disegna, colora, scrive, mi chiede i nomi delle lettere. Spesso sul quaderno esegue gli esercizi di pregrafismo da solo e poi me li mostra. Che dire? E' passato un anno e in un anno un bimbo cambia ma io sono convinta che il 90% di questo cambiamento sia dovuto alla nuova scuola, alle maestre, al metodo e alla bella esperienza che sta vivendo. Non mi chiede mai di andare a prenderlo dopo pranzo e ha fatto amicizia con i bimbi, io me ne accorgo perchè quando lo vado a prendere i bimbi lo salutano, lo abbracciano...
Potrei andare avanti ancora un bel po' nel raccontare le cose che mi piacciono di questa scuola ma penso che siano sufficienti perchè io, in futuro, rileggendo il post abbia la certezza di aver fatto la cosa migliore nello scegliere di cambiare scuola. 
Mandala realizzato da Topastro a casa
Le ultime cose belle che voglio lasciare in questo post, visto il periodo, sono gli eventi natalizi. La settimana prossima ci sarà un giorno dedicato alla raccolta di offerte per aiutare la famiglia di Natale. Un altro giorno sarà dedicato alla colazione con i genitori. Un'ora insieme a scuola per fare festa, mangiare panettone, torte e bere. Maestre, genitori e bimbi. Per me è una cosa meravigliosa. Abituata ad eventi grandissimi. Belli ma assolutamente dispersivi. Trascorrere un'ora insieme a Topastro nell'ambiente in cui lui passa tante ore ogni giorno è un regalo bellissimo. Infine un giorno dedicato al pranzo per festeggiare l'arrivo delle vacanze e del Natale per i bimbi. I bimbi, vestiti a festa e senza grembiulino , pranzeranno tutti insieme in salone invece che in aula e un personaggio vestito di rosso e con la barba bianca andrà a fare loro una visitina.
Devo aggiungere che sono felice di questa scuola?

19 commenti:

  1. Che bello leggere queste tue considerazioni, mi dai speranza per il futuro!

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    1. Speranza sempre! Io sono molto fiduciosa anche per l'anno prossimo. Topastro frequenterà il primo anno della scuola primaria, pubblica naturalmente.

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  2. Grazie Claudia! Un post che hai fatto benissimo a scrivere, per te innanzitutto, ma per noi che abbiamo potuto vivere le tue emozioni e sensazioni e quelle del tuo Topastro e partecipare alla vostra vita!
    Raccontare le proprie esperienze può anche servire a chi magari si trova in situazioni simili e vuole sentire altri punti di vista e riflettere.

    Bacioni ad entrambi :-)

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    1. Grazie Maris, io avevo bisogno di scrivere tutte queste cose ma se possono essere di aiuto anche a qualcuno, ben venga! Un bacio a te e ai tuoi monellini!

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  3. Che bello, hai proprio fatto bene a scrivere questo post!

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  4. questo post capita a fagiolo per la riflessione che stiamo facendo a casa per l'iscrizione di Chiara alle elementari. La scuola materna pubblica è stata un'esperienza positiva per certi versi ma assolutamente non entusiasmante, di contro in città c'è una scuola privata cattolica di cui mi hanno parlato bene, anche se per noi la spesa è proibitiva. Al di là di pubblico o privato, cattolico o non, mi sono fatta l'idea che molto dipende dalla motivazione e dalle passione delle insegnanti e sarebbe bello poterle conoscere prima. Comunque credo che come genitori dobbiamo da un lato essere presenti nelle strutture scolastiche per quel che ci compete, non polemici ma esigenti e collaborativi, fare le giuste lotte tra adulti. Dall'altro faremo il bene dei nostri figli se li aiuteremo ad affrontare la realtà con un atteggiamento aperto e positivo, a trarre il meglio da ogni situazione, anche se non ci sembra la migliore, a riconoscere le cose sbagliate e condannarle evitando però di condannare senza appello le persone ... lo so, è una parola! scusa se ho scritto tanto ma questo argomento mi prende!!!

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    1. Ciao Biancifiore, d'accordissimo con te che pubblico, privato, cattolico o laico non fanno la differenza. Noi siamo stati fortunati a trovare maestre così affettuose e con tanta creatività e voglia di fare. Però sono dell'idea che alcune scuole private che hanno dei principi e valori molto forti cercheranno di trasmetterli ai bimbi e ai loro genitori... se non sei d'accordo con il loro modo di educare, educare tuo figlio, è quasi impossibile trovare cose belle di cui gioire. Io l'ho fatto per due anni e di cose belle ne ho trovate ma è stato davvero difficile. Non posso raccontare qui i particolari, non è giusto nei confronti della scuola e neppure per la privacy di mio figlio. Però è stata un'esperienza e di sicuro ho imparato qualcosa e, come ho scritto nel post, non ho mai fatto capire a mio figlio che la vecchia scuola non mi piaceva. Spero che il mio post non sia sembrato una critica al 100% alla vecchia scuola. Lo scopo era salvare dei ricordi e dare una piccola rivincita alla scuola pubblica che purtroppo è molto bistrattata :-)
      Aggiungo che non tutte le scuole ti permettono di essere presente e partecipe alle attività... Quest'anno io sono felicissima di dare il mio aiuto in tutto ciò che posso! Scrivi pure ancora se ti va!

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  5. Mi si gonfia il cuore di commozione. Sono una maestra stagionata e cresciuta in quel "brodo", quello della scuola pubblica di cui parli qui.La scuola per l'infanzia nello stile di Malguzzi e delle scuole reggiane; la scuola a elementare a tempo pieno sotto la guida di quel "maestro" che per me e per molti è stato Sergio Neri.... tanto per intenderci. Una scuola che include e non stigmatizza o, addirittura, esclude. Una scuola che dà spazio alla creatività personale, all'esperienza diretta (se faccio capisco) coniugata con l'educativo, la collaborazione, la cooperazione: se non "stai bene" con gli altri non impari...insomma non voglio fare un romanzo.Hai già detto molto bene tu. Un abbraccio a te a al tuo bellissimo Topo.

    13/12/12 13:20

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  6. Scusami per le cancellature precedenti: quando si parla di scuola mi emoziono ancora...batto di corsa sulla tastiera e alla fine, in ritardo, mi accorgo di mille errori....

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    1. Grazie Sandra, ora sei tu che fai commuovere me! Io non me ne intendo di metodi o stili, (mi piace leggere per diletto e ho letto tanto riguardo Maria Montessori ma solo per piacere personale), li conosco solo per sentito dire e a grandi linee. Io qui mi sento bene, mi sento a casa... non conosco il nome del metodo che usano ma lo posso definire: umano, comprensivo, accogliente, a misura di bimbo e della sua famiglia, con regole che talvolta possono essere messe da parte perchè entra in gioco il buonsenso :-)

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  7. La mia esperienza, Laura ha cambiato scuola dopo il primo anno di scuola media, narra il viaggio opposto: da una scuola statale austera e pretenziosa (con pretese assurde, compiti interminabili e mancanza assoluta di voglia di appassionare gli alunni) siamo passati a una scuola paritaria con docenti umani, contenti di fare il loro lavoro, che non stressano i ragazzi. Non è una scuola per ricchi, le rette sono abbordabili. Penso che si tratti di persone e non di istituzioni... che ne dici?

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    1. Si Palmy, è così. Sono le persone che fanno la differenza. Non volevo che il fulcro del mio post fosse pubblico contro privato. Ho messo i puntini sulle "i" solo per dare, una volta tanto, un punto alla scuola pubblica :-)
      Sono d'accordissimo che sono le maestre che ti fanno sentire bene o male in una scuola.

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  8. Sono proprio felice per voi, Claudia, è una splendida esperienza di varietà, di vita e anche il cambiamento è un insegnamento che dà valore aggiunto al passato e soprattutto al presente! Un abbraccio

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    1. Grazie Piccolalory! Il cambiamento mi ha fatto apprezzare ancora di più l'attuale scuola e il passato è comunque esperienza :-)

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  9. Anche io sono del parere che sono le persone che fanno la differenza e non la struttura però continuo ad essere pro scuola pubblica sempre e per tanti motivi. A parte questo penso che quando abbiamo la sensazione che qualcosa non è come vorremmo dobbiamo assolutamente provare a cambiare le cose. I nostri figli si abituano a tutto ma perchè farli abituare a ciò che non ci piace? La scuola è essenziale nel percorso formativo dei nostri figli, hanno bisogno soprattutto di buoni esempi da seguire e un insegnamento a 360°....sto parlando a me stessa, è già ormai ho deciso si cambia classe! Il mio solo un problema di classe come vedi anche in una scuola che ci piace si può incontrare una maestra che ci piace molto meno!!

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    1. Hai perfettamente ragione Giorgia ed hai detto una bella cosa: i bimbi si abituano a tutto ma perchè farli abituare a ciò che non ci piace?
      In bocca al lupo per il cambio classe, se non vi trovate bene è giusto cambiare e spero che dopo tutto andrà meglio!

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  10. Ciao "Topastro" tutto ok? Mi riconosci? sono il segretario di "Geppino".
    Il folletto ti manda un grande saluto!!!!!!

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    1. Ciao Silvio, ci ricordiamo di te! Un saluto anche a te

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