mercoledì 14 aprile 2010

Scrigni, bauli e piccoli tesori

Un'amica argentina che vive in Italia mi ha portato in regalo, (di ritorno da un viaggio in Argentina), una bellissima scatola in legno intagliato di vari colori. Non è bellissima? Mi piacciono molto le scatole di legno, gli scrigni e i bauli.
Questo è un altro piccolo scrigno che mi hanno regalato e che arriva dalla Polonia.
 
In questo piccolo scrigno ho messo una confezione che contiene Olio Vergine di Oliva prodotto dai vecchi ulivi della Galilea, Acqua Santa del Fiume Giordiano e Terra Santa della Città di Gerusalemme, un regalo da Israele.
Questo altro piccolo scrigno arriva dalla Bulgaria, lavorato a fuoco. Sotto di esso il tessuto tradizionale per tovaglie.
Anche questo arriva dalla Bulgaria, in legno chiaro con inciso un campanile che si trova nella città-museo di Bansko, dove per strada si respira l'odore della legna bruciata nei camini e in primavera arrivano le cicogne.
In questo scrigno conservo alcune monete di carta e metallo della Bulgaria, una marteniza e alcuni francobolli.
Questo qui sotto invece è in argento e proviene dall'Ucraina.
Un altro in legno lavorato dall'Ucraina. In questo conservo collanine, braccialetti ed anelli.
E poi c'è questa piccola scatolina di tessuto a forma di cuore che arriva dall'Ungheria e contiene sassolini di fiume e un ditale di ceramica.

Queste scatoline sono i miei piccoli tesori e sono posate sul comò della camera da letto.  
A proposito di scrigni mi è venuta in mente la storia che raccontano a proposito dei bauli durante la visita al castello di Montebello. All'interno del castello è presente una stanza chiamata "delle spose" perchè vi sono conservati diversi bauli appartenuti a donne della famiglia Malatesta ed altre vissute nel medioevo. I bauli hanno base rettangolare ed il coperchio bombato. Quando la sposa si trasferiva a casa del marito riponeva nel baule il proprio corredo che rappresentava la dote. Il baule veniva riempito fino alla base e il contenuto fissato con delle assi di legno. La parte del coperchio veniva lasciata vuota. Il baule veniva chiuso e coperto da tela cerata, capovolto, (con il coperchio verso il basso), e caricato su buoi od asini che lo avrebbero trasportato a destinazione. In caso di attraversamento di piccoli fiumi il contenuto del baule non si sarebbe bagnato e la parte vuota del coperchio avrebbe aiutato l'animale a galleggiare, (in acque non tanto profonde), perchè dotato di una zona d'aria. Il corredo era una cosa molto importante e se fosse andato perso durante il tragitto, il futuro marito avrebbe potuto rifiutare la sposa e rimandarla a casa dai genitori.
Questo ed altro raccontano al Castello di Montebello.

1 commento:

  1. Abbiamo un'altra passione in comune, vedo! Che belli! E che bei racconti, grazie :-)

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