Le settimane scorrono veloci ed è di nuovo venerdì. Mi piace questo giorno della settimana perchè sui blog, grazie a Paola, spuntano tanti libri!
Oggi vi voglio parlare di un libro che ho letto la settimana scorsa e che ho ricevuto in prestito da un collega di lavoro.
Si tratta di L'uomo dalla giacca blu di Odoardo Magotti. Si tratta di un diario di prigionia scritto tra il 1941 e il 1945. Purtroppo il libro non è in vendita ma si può prendere in prestito presso la biblioteca di Schivenoglia. Non ho idea se altre biblioteche abbiano una copia di questo diario o se sia possibile richiederlo in prestito sempre attraverso la biblioteca della propria città.
Se lo trovate vi consiglio vivamente la lettura! Il libro, e un breve film-documentario, sono stati realizzati con l'aiuto degli studenti dell'Istituto Superiore di Stato “Giuseppe Greggiati” di Ostiglia (Mn) che hanno trascritto il diario di Odoardo Magotti e realizzato alcune delle riprese fotografiche e video.
La scuola, successivamente, ha organizzato diversi incontri con l'autore del diario e gli studenti in occasione della Giornata della Memoria. Questo libro mi è piaciuto molto per diversi motivi. Per la semplicità del racconto, un vero e proprio diario in cui Odoardo appuntava i fatti principali di cui era protagonista.
Per le parole semplici e la delicatezza con cui sono raccontate le cose grandi di cui è stato protagonista l'autore, sia belle che brutte. Il freddo, i pidocchi, i compagni morti, le scene dei campi di prigionia. Ma anche la solidarietà e umanità dimostrata da alcune persone, sia amiche che nemiche, dimostrate ad Odoardo. E poi gli incontri con le ragazze che Odoardo conosce durante gli anni trascorsi lontano da casa. I primi baci... Per ultimo, ma lo ritengo molto importante, ho apprezzato il fatto che questo libro abbia creato un legame tra i ragazzi di una scuola e l'autore. Due generazioni a confronto. Penso che per i ragazzi sia stata un'occasione molto ricca poter parlare con Odoardo, ascoltare i suoi racconti, fare domande... Essere coinvolti nella realizzazione del libro e del film-documentario.
Un pezzo di storia che non dimenticheranno perchè lo hanno vissuto attraverso Odoardo e non dalle pagine di un semplice libro scolastico. Se dovessi riassumere il libro con una parola direi che è tenero. Si, un racconto molto tenero in cui Odoardo ricorda spesso la mamma e si augura di riuscire a tornare da lei dopo la guerra. Qui sotto potete vedere un breve estratto del film-documentario e intervista ad Odoardo Magotti.
Vi lascio anche un altro link con alcuni brevi brani tratti dal libro: Diario Di Guerra e Di Prigionia. Naturalmente questo post partecipa al venerdì del libro di HomeMadeMamma.
Oggi vi voglio parlare di un libro che ho letto la settimana scorsa e che ho ricevuto in prestito da un collega di lavoro.
Si tratta di L'uomo dalla giacca blu di Odoardo Magotti. Si tratta di un diario di prigionia scritto tra il 1941 e il 1945. Purtroppo il libro non è in vendita ma si può prendere in prestito presso la biblioteca di Schivenoglia. Non ho idea se altre biblioteche abbiano una copia di questo diario o se sia possibile richiederlo in prestito sempre attraverso la biblioteca della propria città.
Se lo trovate vi consiglio vivamente la lettura! Il libro, e un breve film-documentario, sono stati realizzati con l'aiuto degli studenti dell'Istituto Superiore di Stato “Giuseppe Greggiati” di Ostiglia (Mn) che hanno trascritto il diario di Odoardo Magotti e realizzato alcune delle riprese fotografiche e video.
La scuola, successivamente, ha organizzato diversi incontri con l'autore del diario e gli studenti in occasione della Giornata della Memoria. Questo libro mi è piaciuto molto per diversi motivi. Per la semplicità del racconto, un vero e proprio diario in cui Odoardo appuntava i fatti principali di cui era protagonista.
Per le parole semplici e la delicatezza con cui sono raccontate le cose grandi di cui è stato protagonista l'autore, sia belle che brutte. Il freddo, i pidocchi, i compagni morti, le scene dei campi di prigionia. Ma anche la solidarietà e umanità dimostrata da alcune persone, sia amiche che nemiche, dimostrate ad Odoardo. E poi gli incontri con le ragazze che Odoardo conosce durante gli anni trascorsi lontano da casa. I primi baci... Per ultimo, ma lo ritengo molto importante, ho apprezzato il fatto che questo libro abbia creato un legame tra i ragazzi di una scuola e l'autore. Due generazioni a confronto. Penso che per i ragazzi sia stata un'occasione molto ricca poter parlare con Odoardo, ascoltare i suoi racconti, fare domande... Essere coinvolti nella realizzazione del libro e del film-documentario.
Un pezzo di storia che non dimenticheranno perchè lo hanno vissuto attraverso Odoardo e non dalle pagine di un semplice libro scolastico. Se dovessi riassumere il libro con una parola direi che è tenero. Si, un racconto molto tenero in cui Odoardo ricorda spesso la mamma e si augura di riuscire a tornare da lei dopo la guerra. Qui sotto potete vedere un breve estratto del film-documentario e intervista ad Odoardo Magotti.
Non saranno mai troppe le testimonianze di quel periodo tremendo della Storia. Anche se io provo davvero troppo dolore nel leggere libri del genere, anche se magari non sono particolarmente cruenti e scioccanti, sono felice che ci siano tante possibilità di ricordare al Mondo, specie alle nuove generazioni, ciò che è stato e che non deve più ripetersi.
RispondiEliminaSi Maris, non sono libri leggeri ma sono davvero importanti. Questo non è molto crudo, così come non lo sono quelli dedicati ai bambini delle scuole. Però i fatti non cambiano! Si parla di fatti accaduti davvero brutti. In ogni caso è giusto ricordare!
Eliminache bella recensione Claudia, assolutamente preziosa per la rarità del volume e per la delicatezza di cui parli, grazie per la segnalazione! E' un libro sicurente interessante.
RispondiEliminaGrazie Cì. Mi è piaciuto davvero molto questo libro e se lo trovi in biblioteca te lo consiglio!
EliminaOiù che un libro, Claudia, è una testimonianza. Noi siamo lontanti non solo temporalmente dalle guerre (l'ultima non ha attraversato la nostra generazione) ma anche "in linea d'aria". Ci sono le guerre, eccome!, ma sembrano distanti raccontate dai tg (e non sempre) come nulla fosse.
RispondiEliminaBella l'idea che siano stati coinvolti i ragazzi, sensibilizzarli sull'argomento e' importante!
Si Alessadra è proprio una testimonianza. E purtroppo hai ragione: le guerre sono tutt'ora in atto solo che sembrano lontane perchè le vediamo in tv e magari sembrano irreali come i film. Purtroppo sono vere! Anche a me è piaciuto moltissimo il fatto che siano stati coinvolti i ragazzi delle scuole!
EliminaConosco i comuni di Schivenoglia e Ostiglia, ma non conoscevo questa iniziativa dell'Istituto Greggiati. Credo che gli insegnanti siano riusciti a far ricordare ai loro studenti un terribile ma importante periodo della nostra storia con una modalità che sicuramente avrà lasciato il segno. Proverò a cercarlo.
RispondiEliminaGrazie
Sul serio? Sarebbe bello se riuscissi a trovare il libro e leggerlo. Penso anche io che gli incontri con l'autore abbiano lasciato il segno. Altre scuole dovrebbero seguire l'esempio. Sicuramente l'incontro con una persona che ha vissuto un fatto così importante vale più della lettura di 10 libri di storia.
Eliminala sensibilizzazione delle giovani menti è importantissima, l'oblio è sempre in agguato.
RispondiEliminaHai ragione Monica!
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