giovedì 26 marzo 2020

Babbone

Ciao babbone, è da ieri sera che voglio scrivere il mio saluto ma non so ancora trovare le parole. Sei stato un bravo babbo, sicuramente assente quando ero bambina perché sempre al lavoro ma poi hai recuperato. Nel mio cuore lo sapevo che ci avresti lasciato presto per via dei tuoi tanti problemi di salute ma nonostante questo non ero pronta. Non so come farò senza di te, in questo momento sono devastata dal dolore, ho il cuore a pezzi e piango, piango, piango. La vita non è giusta, secondo me meritavi di restare ancora qualche anno su questa terra accanto alla tua famiglia e ai tuoi amici e invece te ne sei andato senza neppure avere qualche affetto vicino.  
Io però in questi ultimi 10 giorni ti ho pensato forte, fortissimo, spesso la notte ti accarezzavo la testa con i capelli ormai bianchi e ti tenevo stretta quella mano grande. Sono certa, certissima, che tu hai sentito la mia vicinanza così come quella di tutte le altre persone che hanno pregato per te, ti hanno mandato una canzone, ti hanno spedito da lontano pensieri belli e positivi. 
Mi sforzo di ricordarti per tutte le cose belle che abbiamo vissuto insieme, per i momenti divertenti, voglio che di te resti impresso nel mio cuore il tuo bene immenso per me, il tuo essere una persona buona e all'antica che sapeva  apprezzare una cena in compagnia, le chiacchiere in allegria. Voglio sempre sempre ricordare le vacanze nei villaggi turistici con te da ragazzina, le cene al capannone con gli amici e i parenti. 
Quella volta che ti ho chiamato perché usciva acqua dal muro in cameretta di Samu; ero incinta e volevo la mensola accanto al fasciatoio, Sergio ha bucato il muro con il trapano per montare la mensola e ha beccato proprio il tubo di scarico... Non me lo ricordo bene cosa hai detto quando sei venuto ad aggiustare il tubo ma sicuramente avrai imprecato. 
E i giochi con il tuo unico nipotino quando era piccino e ti venivamo a trovare al residence Cigno nel primo pomeriggio. Tu gli facevi fare il giro sulla sedia con le ruote come fosse un treno, facevi il cavallo e ti sdraiavi sul tappeto per giocare con lui. Che splendidi ricordi pieni di amore.
Le cene degli ultimi anni a casa tua base di tortellini in brodo e le scenette buffe con Samu quando gli parlavi in dialetto, le camminate sul lungomare o fino al bar per fare colazione la domenica mattina, i fiori che ogni compleanno mi portavi a casa mentre io ero al lavoro e mettevi con cura in acqua dentro una pentola perché di vasi a casa non ne ho. Tu che ti presentavi sotto casa e suonavi il citofono perché per l'ennesima volta avevi messo nella lista nera il numero di telefono di casa senza volere e avevi bisogno di aiuto per sbloccarlo. Ma non eri stato tu eh, era colpa del telefono. Tu che provi il monopattino che hai regalato a Samu per il compleanno due anni fa e non sapevi usare il freno, gli abbracci, i messaggini su whatsapp tutti sbilenchi perché dopo ogni parola mettevi almeno 2 o tre spazi o il punto e quindi la parola successiva aveva sempre la prima lettera maiuscola. 
Il cocomero e il melone, o la macedonia, che ci portavi in spiaggia a volte insieme alla mamma, per fare merenda con la Raffa e la sua famiglia e in agosto con i parenti e gli amici della Brianza. Tu che reciti i canti della Divina Commedia. E adesso chi mi chiederà se voglio un goccio di vino o assaggiare il risotto al pesce? Stringimi forte da qualunque posto ti trovi ora, ne ho tanto bisogno. Io voglio credere che tu sia accanto a Lino che è stato tuo amico e socio per oltre 50 anni, aggiustate bene i tubi che perdono e tenetevi compagnia.
Claudia

7 commenti:

  1. Un abbraccio immenso cara Claudia, ti sono vicina con tutto il mio cuore

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  2. Ciao Claudia in questo momento vorrei asserti vicino, ma siccome fisicamente non si può lo sono almeno con la mente. Condoglianze da parte di tutti noi. R. I. P.
    Maurizio Ornella Eleonora Camilla

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  3. Ciao Claudia, questa lettera è veramente bellissima, piena di tutti i momenti belli che avete passato insieme, mi hai commossa profondamente e neanche lontanamente riesco ad immaginare il dolore che provi ora, ma sei riuscita a scrivere qualcosa di stupendo.. il video mi ha lasciata a bocca aperta, che saggio che era!
    Ti mando un abbraccio forte e spero di poterti vedere un giorno..
    -Tania-

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  4. ciao CLAUDIA in questa lettera hai descritto GIORGIO benissimo ,guardando il video della recita con SAMUELE mi sono commosso tantissimo a sentire la sua voce,abbiamo avuto la fortuna di avere tu un babbo stupendo, ed io altrettanto un fratello che porterò nel mio cuore tutte le sere prima di addormentarmi. LINO

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  5. [27/3, 11:59] Cinzia Roberti: Bellissimo Cla! Ho pianto mentre leggevo ogni parola, e mi hai fatto venire in mente tanti ricordi: il caminetto acceso il 15 agosto, le sue pacche sulla spalla che mi facevano vacillare, la sua allegria "romagnola" così contagiosa, la sua capacità di sdrammatizzare tutto e di concludere con una battuta ironica un discorso che magari andava verso la tristezza, la sua franchezza nel dirti come la pensava su alcune cose, la generosità immensa ( mi ricordo quando mi ha fatto provare il macchinone) e il "sentire" che su di lui si poteva contare, la sua semplicità che però nascondeva una cultura che tirava fuori "a sorpresa", la passione per il suo lavoro, il volere bene a ciascuno per com'è, l'empatia che riusciva a creare!
    [27/3, 12:02] Cinzia Roberti: Grazie zio per tutto quello che mi hai regalato, ringrazio Dio per averti conosciuto,salutami mia mamma con cui eri in sintonia..fai sorridere tutti gli angeli del paradiso..e continua a far sorridere anche noi! Ti voglio bene Cinzia

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  6. Le mie più sentite condoglianze,un abbraccio.Olga

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