martedì 2 marzo 2021

PER FAVORE, FATELI TORNARE A SCUOLA

È una storia che tristemente si ripete, che tanti speravano di non dover rivivere eppure a distanza di un anno esatto qua in Romagna ci ritroviamo allo stesso identico punto di partenza ovvero con le scuole chiuse, tutte. Elementari, medie e superiori. O se preferite: scuola primaria, scuola secondaria di primo e secondo grado. 
Com'era lo slogan che girava in rete lo scorso agosto? La scuola riapre in sicurezza! Banchi distanziati (nuovi, con le rotelle), orari di ingresso e uscita scaglionati, mascherine distribuite gratuitamente, percorsi di ingresso e uscita differenziati tramite colori, regolamenti severi: non si possono prestare oggetti di cartoleria, non si possono toccare a vicenda, niente scambio di merende, apertura finestra per cambio aria a intervalli regolari, misurazione della temperatura prima di uscire da casa, ...
Un protocollo di sicurezza che a distanza di circa un mese dell'inizio della scuola, nonostante i banchi distanziati, ha obbligato gli alunni a indossare la mascherina per tutte e 5 le ore, 8 per chi frequenta il tempo pieno.
C'è qualcosa che non torna... Forse 2 + 2 non restituisce sempre 4 come risultato.
Se davvero era tutto a posto, se il protocollo garantiva davvero la sicurezza, (e io ci credo), perché i nostri bambini e ragazzi sono a casa con conseguente grande, enorme disagio sia loro che dei genitori?
Io non metto in dubbio che i contagi stiano crescendo, consulto i dati su siti seri tutti i giorni ma:
- gli adulti continuano ad andare al lavoro
- industrie, aziende ed attività commerciali sono aperte, (compresi bar e ristoranti che possono offrire il servizio di asporto)
- gli adulti possono uscire per fare spesa, per andare a comprare un paio di scarpe, dal parrucchiere, per andare in banca o all'ufficio postale, in un negozio di giocattoli, libreria, comperare le sigarette, un giornale, un caffè da asporto...

E i bambini e ragazzi? Quegli esseri umani sotto ai 18 anni che non hanno soldi di proprietà da gestire? Loro sono chiusi in casa. Non  possono andare a scuola, non possono fare sport, non possono andare al parco, non possono fare un giro in bicicletta se non nei pressi della propria abitazione.
A loro, come nel marzo dello scorso anno, è rimasta la DAD o DDI, chiamatela come volete... sempre davanti a un pc sono. A volte un tablet e in alcuni casi solamente uno smartphone dal quale è difficile spostarsi da Meet a Classroom quando servono contemporaneamente e non è semplice caricare i compiti. I più fortunati continuano a far sport, si allenano in quanto atleti agonisti e poi il nulla: il letto, la televisione, i videogiochi, il lusso (non per tutti) di una cameretta personale in cui rifugiarsi. 
Bambini e ragazzi che a scuola rispettano le regole loro imposte senza protestare, sono stati puniti per l'ennesima volta. 
Io non ci sto, sono arrabbiata e sento fortissima dentro me questa ingiustizia e sabato sicuramente scenderò in piazza a protestare. Non capisco il motivo per cui gli adulti possono continuare ad andare in ufficio mentre i ragazzi non possono frequentare un luogo nel quale non imparano solamente nozioni ma molto di più: un luogo dove imparano a vivere, a confrontarsi tra di loro e con gli adulti, uno dei pochi luoghi in cui possono vedere nel rispetto delle regole altri bambini e ragazzi.
Vogliamo dare la colpa ai mezzi di trasporto? Ma se pure quelli, con molto ritardo e tanta fatica sono stati incrementati rispetto al numero iniziale di settembre.
Non ci sono scuse: i bambini devono ritornare a scuola. Devono riprendere possesso dei loro spazi perché un loro diritto ed è diritto dei genitori poter andare al lavoro.
Come può una famiglia con due o tre figli sotto i 10 anni gestire questa situazione? Chi sarà il genitore che utilizzerà le proprie ferie o permessi (retribuiti o non) per restare a casa ad accudire i figli in DAD? 
I nonni? Dite che possiamo chiedere aiuto ai nonni? (per chi li ha)
Ma certo che possiamo e trovo quasi indecente che sia specificato nelle FAQ, nero su bianco:
"Gli spostamenti dei nonni che devono accudire i nipoti in DAD sono consentiti? Sì, gli spostamenti per ragioni di cura sono sempre consentiti."
Non facciamo altro che ripetere che le persone anziane sono molto più a rischio di complicazioni da covid-19 e poi ufficializziamo che possono accudire i nipoti in DAD...

Che tristezza, anzi scoramento, fortuna che la scuola doveva essere l'ultima a chiudere... Abbiamo perso un'altra volta.

Claudia

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