Il libro che vi suggerisco questo venerdì oggi è già stato proposto da Cì tempo fa ed era nata una bella discussione che potete leggere nei commenti del suo post. Ve lo ripropongo perché in questi giorni diversi episodi mi hanno fatto ripensare a questo libro carino che parla di un bimbo che vorrebbe diventare una principessa e di una principessa che vorrebbe giocare a calcio. Entrambi appaiono diversi agli occhi degli amici che li guardano con sospetto.
Il primo episodio riguarda la consegna dei travestimenti che avevo preparato per i bimbi della scuola che frequenta Topastro.
Una delle maestre mi ha raccontato che il mio regalo è piaciuto molto, che ci hanno giocato tutti, che anche i bimbi dell'altra sezione volevano andare a giocare con i nuovi vestiti, mantelli, gonne,... e che anche i maschi hanno potuto giocare perché c'erano cose per maschi, (mantello, copricapo da giaguaro, cravatta...)
Io ci sono rimasta un pochino male perché Topastro a casa gioca con tutto. E' un maschio e lo si capisce da tante cose: dal suo comportamento, dai cartoni e giochi che predilige... ma spesso gioca con la cucina giocattolo, si mette la gonna per ballare il Can Can, mette e toglie i vestiti fatti con i calzini alle Barbie... Alla maestra ho detto che Topastro a casa la gonna se la mette, che giocare a travestirsi è proprio il momento in cui un maschietto può indossare anche una gonna. Ma la maestra, non so se volutamente oppure no, non mi ha risposto.
Un vero peccato. Avrei voluto sapere cosa pensa riguardo le diversità di maschi e femmine e se concorda con me che certe volte noi genitori esageriamo nel distinguere vestiti, giocattoli, giochi, comportamenti... da maschio e da femmina. Mi piacerebbe che il mio Topastro crescesse libero di sperimentare. Perché nessuno mette in dubbio che lui è un maschietto, ma non voglio che da grande sia convinto che non può sparecchiare la tavola o frequentare un corso di danza perché sono rispettivamente un compito e un'attività femminili.
Noi mamme possiamo fare tanto per cambiare la situazione. Per crescere liberi i nostri bimbi.
Il secondo episodio potrebbe sembrare che non abbia nulla a che fare con questo libro ma secondo me è attinente. Mi riferisco a una mamma che da poco è apparsa in rete con il suo blog e ha conquistato tutti con la sua simpatia e il suo entusiasmo. Ha organizzato uno strano concorso ed è riuscita a coinvolgere tantissime mamme blogger che han preso in mano calzini, ago e filo e han creato delle bamboline stupende! Tutte diverse, uniche e speciali. Speciali come questa mamma che mi ha davvero conquistata e mi ha fatto e continua a farmi riflettere su tanti argomenti, soprattutto sulla diversità.
Se avete voglia, e ancora non l'avete fatto, andate a leggere questi post:
Baby modello con la Sindrome di Down
Barbara, te lo avevo promesso
Che dire di più rispetto a quello che han scritto Barbara e Stima? Che son felice! Sono felice di far parte di questo gruppo di mamme blogger che si confrontano, si sostengono a vicenda e si tengono per mano! Chi ha un monello, un timidino, un bimbo adottato, un bimbo con SdD o un Topastro che certe volte mi fa arrabbiare tantissimo! Chi un bimbo l'ha perso perché è volato in cielo e combatte perché la malattia che ha portato via il suo tesoro lasci vivere altri bimbi.
Siamo tutte mamme: diverse uniche e speciali e sono contenta di conoscervi e di far parte di questa piccola comunità virtuale che ci fa crescere!
Scusate se ho divagato, questo era il post dedicato a un libro, il libro del venerdì. Iniziativa di Paola, HomeMadeMamma.
Scusa Paola, oggi mi sento un po' Zaff :-)
Nei panni di Zaff ISBN: 9788882221263. Scritto da Manuela Salvi ed illustrato da Francesca Cavallaro.
Il primo episodio riguarda la consegna dei travestimenti che avevo preparato per i bimbi della scuola che frequenta Topastro.
Una delle maestre mi ha raccontato che il mio regalo è piaciuto molto, che ci hanno giocato tutti, che anche i bimbi dell'altra sezione volevano andare a giocare con i nuovi vestiti, mantelli, gonne,... e che anche i maschi hanno potuto giocare perché c'erano cose per maschi, (mantello, copricapo da giaguaro, cravatta...)
Io ci sono rimasta un pochino male perché Topastro a casa gioca con tutto. E' un maschio e lo si capisce da tante cose: dal suo comportamento, dai cartoni e giochi che predilige... ma spesso gioca con la cucina giocattolo, si mette la gonna per ballare il Can Can, mette e toglie i vestiti fatti con i calzini alle Barbie... Alla maestra ho detto che Topastro a casa la gonna se la mette, che giocare a travestirsi è proprio il momento in cui un maschietto può indossare anche una gonna. Ma la maestra, non so se volutamente oppure no, non mi ha risposto.
Un vero peccato. Avrei voluto sapere cosa pensa riguardo le diversità di maschi e femmine e se concorda con me che certe volte noi genitori esageriamo nel distinguere vestiti, giocattoli, giochi, comportamenti... da maschio e da femmina. Mi piacerebbe che il mio Topastro crescesse libero di sperimentare. Perché nessuno mette in dubbio che lui è un maschietto, ma non voglio che da grande sia convinto che non può sparecchiare la tavola o frequentare un corso di danza perché sono rispettivamente un compito e un'attività femminili.
Noi mamme possiamo fare tanto per cambiare la situazione. Per crescere liberi i nostri bimbi.
Il secondo episodio potrebbe sembrare che non abbia nulla a che fare con questo libro ma secondo me è attinente. Mi riferisco a una mamma che da poco è apparsa in rete con il suo blog e ha conquistato tutti con la sua simpatia e il suo entusiasmo. Ha organizzato uno strano concorso ed è riuscita a coinvolgere tantissime mamme blogger che han preso in mano calzini, ago e filo e han creato delle bamboline stupende! Tutte diverse, uniche e speciali. Speciali come questa mamma che mi ha davvero conquistata e mi ha fatto e continua a farmi riflettere su tanti argomenti, soprattutto sulla diversità.
Se avete voglia, e ancora non l'avete fatto, andate a leggere questi post:
Baby modello con la Sindrome di Down
Barbara, te lo avevo promesso
Che dire di più rispetto a quello che han scritto Barbara e Stima? Che son felice! Sono felice di far parte di questo gruppo di mamme blogger che si confrontano, si sostengono a vicenda e si tengono per mano! Chi ha un monello, un timidino, un bimbo adottato, un bimbo con SdD o un Topastro che certe volte mi fa arrabbiare tantissimo! Chi un bimbo l'ha perso perché è volato in cielo e combatte perché la malattia che ha portato via il suo tesoro lasci vivere altri bimbi.
Siamo tutte mamme: diverse uniche e speciali e sono contenta di conoscervi e di far parte di questa piccola comunità virtuale che ci fa crescere!
Scusate se ho divagato, questo era il post dedicato a un libro, il libro del venerdì. Iniziativa di Paola, HomeMadeMamma.
Scusa Paola, oggi mi sento un po' Zaff :-)
Nei panni di Zaff ISBN: 9788882221263. Scritto da Manuela Salvi ed illustrato da Francesca Cavallaro.
Che dirti, la maestra mi pare un pochino limitata in quanto a possibilità di espressione dei bimbi! Noi abbiamo un baule a casa che abbiamo chiamato il baule dei travestimenti e dentro c'è di tutto...d'altronde se uno gioca a travestirsi potrà pur impersonarsi in quello che vuole :) !
RispondiEliminaIo ho un bimbo e una bimba e loro giocano tranquillamente insieme con tutto, dai lego, alle bambole, ai dinosauri alla cucinetta e poi come dici tu si vede cmq nettamente che uno è maschio e una è femmina, Chiara adora Pippi...Fede la sopporta per quieto vivere ma preferisce altro! E poi ooops a casa mia io e mio marito cuciniamo apparecchiamo mettiamo la lavatrice ecc alternandoci così come ci risulta più comodo al momento...questa cosa lascia abbastanza sgomento mio papà ;) !
A proposito abbiamo deciso che appena ci capita un momento libero dal lavoro del maritino andiamo all'Italia in miniatura :) !
...eeehm mi sono un pò dilungata!
Si, penso che i nostri genitori, quasi tutti, siano cresciuti con insegnamenti diversi. Ma i tempi cambiano! Una volta quasi tutte le mamme rimanevano a casa con i tanti figli. Ora entrambi i genitori spesso lavorano ed è giusto dividersi tutti i compiti :-) così come è giusto che i bimbi possano travestirsi e diventare principesse o cavalieri o calciatori...
EliminaSpero che Italia in miniatura ti piaccia! Anche se in questo periodo non so com'è... credo che a parte le miniature, tutte le altre attrazioni siano chiuse.
Mannaggia non sapevo che delle attrazioni potessero essere chiuse in questo periodo, allora forse ci conviene rimandare? Grazie della dritta ;) !
Elimina@LaCasettaDelleIdee: secondo me si. Le miniature sono carine ma se visiti il parco quando sono aperte anche le attrazioni è molto più divertente. I pappagalli, le canoe sull'acqua, pinocchio... Tra l'altro ho controllato ora, (http://www.italiainminiatura.com/it/tariffe-info/calendario.html), fino alla fine di febbraio è aperto solo nei fine settimane e alcuni giorni infrasettimanali. Da metà marzo aprono alcune attrazioni e in aprile apertura piena.
EliminaAnche noi pensavamo all'Italia in miniatura... mi sa che ad Aprile ci rivedremo ;) sempre che Topastro abbia voglia di sorbirsi due femmine...
EliminaMa certo che si! Se ritornate veniamo volentieri con voi a Italia in miniatura! E femmine e maschi giocheranno insieme!
EliminaHo letto i post che hai indicato...che dire sono straripanti di meraviglioso senso!
RispondiEliminaInteressante segnalazione, devo farlo leggerlo al mio grande che pur avendo giocato a fare il cuoco e a travestirsi con le mie collane quando era piccolo da che ha iniziato la materna e poi le elementari bolla come giochi da femmina tutte quelle attività in cui non c'è da correre, picchiarsi, inseguire un pallone.
RispondiEliminaLink utilissimi, grazie.
Anche Topastro ha avuto un periodo in cui rifiutava qualsiasi indumento o giocattolo rosa, certi tipi di giochi da fare... perchè sentiva parlare altri bimbi di scuola che appunto dicevano: è da femmina!
Eliminauh Paola mi era sfuggito il tuo contributo. un tassello prezioso!
RispondiEliminasono rimbambita ti ho chiamato Paola (ti associo a HMM). scusaaaaa
EliminaFigurati, avevo capito che avevi confuso il nome perchè avevo parlato del libro del venerdì :-)
EliminaGrazie per questo post, io sono da sempre una che si scontra con le diversità che non sono diversità.
RispondiEliminaGrazie per il suggerimento del libro che sicuramente vorrò sfogliare ma soprattutto grazie di avermi segnalato il post di Barbara, che non conoscevo perchè anche io sono da poco nella rete e devo dire che mi piace molto. Come ti dissi qualche giorno fa si respira una aria di solidarietà e amicizia che da un po non trovo nella vita reale. Spero che in futuro il mio blog mi dia anche l'occasione di diffondere solidarietà come fai tu con le famiglie sma (io ho donato più volte in merito alle tue segnalazioni).Sono donatrice di sangue, volontaria di una associazione che svolge molti servizi a roma e quando riesco collaboro con la croce rossa questo perchè è importante e mi da gioia. Spero un giorno le mie figlie faranno altrettanto.
Hai detto bene dobbiamo far tanto per crescere liberi i nostri figli! :-)
Spero che troverai interessante il libro, a me piace molto. Riguardo l'amicizia e la solidarietà... non so dirti se nella rete è più facile trovarla perchè comunque i rapporti sono limitati. Mi collego quando mi va, vengo a leggerti se ne ho voglia, ti rispondo quando ho tempo... Insomma ci sono differenze rispetto alla vita reale ma anche a me piace moltissimo questo mondo virtuale e spesso ne porto un pezzetto nella vita reale. Racconto a persone che conosco ciò che succede in rete: le mode, le iniziative...
EliminaSono d'accordo: aiutare chi ha bisogno o donare qualcosa quando si puà è bello.
sarah ha un compagnetto che adora helo kitty, e gli danno tutti contro..ma perchè??? La libertà di espressione di un bambino è la cosa più bella che possa esserci .un bacione :)
RispondiEliminaGià... e visto che la loro innocenza dura così poco, perchè vogliamo condizionarli già da piccini? :-)
EliminaCara Claudia, grazie! Questo post è stracolmo sì di senso, quello limpido e concreto che amo tanto. Abbiamo avuto modo di confrontarci e confortarci (a volte prende lo sconforto, è vero!) su questi temi, essendo cari a tutte e due. Hai detto tutto, ti ringrazio di avermi linkata, che altro? Parliamone, parliamone, parliamone! Se leggerete anche voi questo bel libro, o se il tema vi tocca, fatene un post, raggiungeremo sempre più persone e forse qualcuna troverà la chiave per sciogliere dei dubbi ed aiutare i propri bimbi a rileggere in modo critico input sessisti che già dal nido si infilano subdoli nelle loro ingenue menti (ma non nei cuori se arriviamo prima noi!). Possiamo rendere liberi davvero i nostri bimbi se diamo loro gli strumenti giusti. Liberi dai pregiudizi, liberi di essere SEMPRE cosa e come sentono, liberi di essere felici. :-)
RispondiEliminaGrazie a te di avermi fatto conoscere questo libro! E grazie per le tante mail di confronto e conforto. Tu sei sicuramente una delle persone che ho incontrato nel web che mi fa continuamente riflettere su tanti argomenti e che mi costringi continuamente a pensare a chi sono, cosa faccio, come mi comporto. Uno scambio molto ricco il nostro!
EliminaCon imbarazzo e gioia, solo ...GRAZIE!
EliminaScambio - reale - ricchissimo davvero, anche tu mi hai dato e mi dai tantissimi stimoli e amicizia sincera :)
Uao. Quel libro lo voglio e il tuo post è molto bello.
RispondiEliminail libro te lo stra-consiglio!
EliminaCiao Claudia. Tempo fa ho affrontato lo stesso argomento su facebook proponendo ai miei amici una riflessione a voce alta molto simile alla tua. Come ben sai io ho una bambina ed un bambino (di sei e quattro anni e mezzo): a casa giocano moltissimo insieme e giocano con tutto, senza distinzioni. Giocano a fare la mamma ed il papà con le bambole, il principe e la principessa, i ballerini... mettono i grembiulini e vanno a cucinare nel cucinino a loro misura, stendono la biancheria, giocano con la pista delle macchinine e così via. Il tutto senza distinzione alcuna su chi debba fare solo cose da maschio e chi solo cose da femmina. Io li vedo crescere sereni, molto affiatati e davvero in sintonia, ognuno libero di fare ciò che più lo diverte. Poi che la bimba voglia vestire le Barbie mentre il piccoletto gioca con il camion che raccoglie l'immondizia pure ci sta, ci mancherebbe. Ma non è che se il piccoletto vuole vestire le Barbie qualcuno gli dice di no e se la sorellina vuole fare Zorro viene frenata. Attorno a noi, però, c'è chi non la pensa allo stesso modo. Ogni tanto si sentono dire (non in casa mia, però): "No, tesoro... non giocare con le bamboline che sono da femmina. Prendi le macchinine"... "Vieni, piccola, facciamo la pasta, lascia stare le ambulanze e le motociclette"... Loro restano spiazzati perchè non capiscono come mai non possano giocare liberamente con ciò che vogliono. Mi sono anche chiesta se non sia io a sbagliare ma alla fine la conclusione è stata che ogni bambino ha diritto di giocare con ciò che vuole, senza la paura di una possibile "devianza" dovuta al fatto che i maschi giochino con le bambole o le femmine vogliano fare i pirati.... E poi c'è la storia del rosa per le femmine, dell'azzurro per il maschio... insomma... attorno a me trovo qualcuno che la pensa ancora così ma sto cercando, pian piano e con tatto, a far presente il mio punto di vista. Non è facile, però, con chi non la pensa come me... Come noi...
RispondiEliminaQuesta paura di una possibile "devianza" credo sia soprattutto maschile. Spesso sono i papà che non gradiscono che i loro figli maschi usino bambole, pentoline o frequentino un corso di danza. Ma ci sono anche mamme, sicuramente, che preferiscono distinguere bene giochi, ruoli e compiti fin dai primi anni di vita dei loro bimbi. Non è facile, hai ragione, far capire loro che i bimbi vogliono solo sperimentare e che diventeranno in ogni caso maschi e femmine adulti indipendentemente dal tipo di giochi che hanno usato. Per fortuna siamo in tante a diffondere questa idea di libertà! Vado a cercare il tuo post, non ricordo se l'ho letto...
EliminaUn post molto bello e con riflessioni e spunti come sempre interessanti, cara Claudia: hai messo il dito in una piccola-grande piaga della nostra società, dove ci sono ancora pregiudizi stupidi e distinzioni e divieti che trovo davvero esagerati anche io come te e come tante che hanno commentato prima di me.
RispondiEliminaLa mia Raffy quando è col cugino più grande a volte gioca con le sue automobiline e mia nipote che ha 3 anni ha voluto per Natale Manny Tuttofare con gli attrezzi perchè le piace molto il cartone animato...che dire? Nulla, lasciamo liberi i bimbi di esprimersi, appunto, come ribadito più volte nel post e nei commenti :-)
Spero che i nostri bimbi crescano liberi di esprimersi e da grandi crescano altrettanto liberi i loro figli :-)
EliminaDomani parto alla ricerca del libro, mi serviva proprio! Mio figlio ha iniziato a parlare di cose "da femmine" o "da maschi" solo da poco, lo sente dire dai suoi compagni e li segue nei pensieri anche se non gli importa molto. E' che ne ha già abbastanza di sue, di differenze, per opporsi agli schemi del gruppo. Gli ho raccontato proprio oggi della figlia 19enne della mia pettinatrice che è stata scelta da un prestigioso college di Boston per studiare e giocare nella loro squadra di calcio femminile. Lei si è scelta un lavoro nell'immaginario comune prettamente maschile, solo perché le piace ed è brava. Nel descrivere la vicenda ho volontariamente omesso ogni riferimento di genere e mi ha fatto piacere che anche mio figlio non ne facesse. E' rimasto impressionato dal fatto in sè ed è passato l'unico messaggio importante, se metti davvero passione in ciò che ti piace e in cui hai talento, allora otterrai ottimi risultati. Mi andrà bene anche se Alex decidesse di diventare una principessa, ma col dovuto impegno si intende!
RispondiEliminaChe bello Marzia, che tuo figlio non si sia stupito del fatto che una ragazza giochi e sia tanto brava a calcio. Chissà cosa faranno da grandi i nostri bimbi, però concordo con te: spero ci metta tanto impegno!
EliminaCiao Claudia, grazie per il post, il libro, il concorso e il click. Mi sembra molto bello il collegamento che proponi, mi sembra ci voglia dire che la diversità fa parte di tutti noi, così come la lotta contro i pregiudizi.
RispondiElimina:-)
Eliminahai riservato parole affettuose a me, commenti di cuore nel dibattito, hai scritto questo post così piacevole e insieme acuto.
RispondiEliminaC'è dolcezza in tutto quello che fai: credo sia la tua "specialità".
anche io sono felice di essere in questa comunità di mamme tutte diverse, tutte speciali. solo mamme. ;)
Barbara non so quale sia la mia specialità... sono dolce solo quando voglio, se mi arrabbio: aiuto! :-)
EliminaGrazie a te per aver deciso di aprire il tuo blog!
Grazie per questo post
RispondiEliminagrazie per il primo argomento a cui tengo molto e che spesso mi fa arrabbiare
e grazie per il modo in cui ai trattato il secondo
Grazie a te, saraevichi, per essere passata di qui a leggere :-)
EliminaGrazie Claudia!!! Io ho 3 maschietti e loro fanno solo giochi da maschi e una volta il mio grande mi ha detto che apparecchiare non era compito suo.... Anche Barbara notare questo... Al momento mi sento inferiore... ma risorgerò e riemergerò da tutti questi uomini magari regalandogli una casetta di cartone!?! Una bellissima riflessione!!!
RispondiEliminami permetto di intervenire, cara Augusta, cara Pollon.
Eliminaè vero che ti ho detto di leggere il post di Claudia e di riflettere sui giochi solo maschili che ci sono a casa tua. l'ho fatto perchè in questi giorni facciamo riflessioni importanti. Questo non vuol dire che sei inferiore. tu non sei inferiore a nessuno, in niente. Sei una mamma che pensa. :)
Sono sicura, Augusta, che ci sono mille modi divertenti per far capire ai tuoi bimbi che non esistono compiti femminili e maschili. Prova a chiedere loro di aiutarti a preparare una torta :-)
RispondiEliminaCarissime... ci vuole pazienza.... Ma ce la farò!!! ecco il mio buon proposito!!!
EliminaSono la mamma di due maschietti e la proposta di questo libro, insieme alle riflessioni che ne scaturiscono, mette in luce un tema cui purtroppo non si attribuisce l'importanza che merita. Ho letto, da madre di maschi, due libri della Gianini Belotti e della Lipperini, "Dalla parte delle bambine" e "Ancora dalla parte delle bambine", in essi ho visto tutto ciò che non vorrei mai i miei figli diventassero. Il sessismo, attecchisce in modo subdolo, come ogni altra forma di razzismo ed integralismo, ed in quanto tale mi spaventa profondamente. Mi spiace non avere il tempo che vorrei per approfondire un argomento tanto ampio e ricco di risvolti.
RispondiEliminaComplimenti, grazie per il titolo del libro che senz'altro andrò a cercare in libreria ed un grazie speciale per avermi fatto conoscere questa bella iniziativa di cui non ero a conoscenza.
Michela
Michela, ho sentito tanto parlare dei due libri che citi nel tuo commento, mi piacerebe leggerli, ora me li segno! Per fortuna noi genitori siamo attenti a come crescono i nostri bimbi. Possiamo trattare ancora questo argomento con calma, se ti va puoi scrivere un post anche tu :-)
RispondiEliminaQuanti spunti cara Claudia, raccolgo il tuo invito, sicuramente ne scriverò, anche se non so quanto presto riuscirò a farlo!
EliminaGrazie, e a presto.
Michela
Se scrivi un post torna a segnalarlo, così vengo a leggerlo :-)
Elimina...La mia piccola Camilla adora la barbie..le coroncine..le principessine...le fatine...le winx...le collanine..eccetera..eccetera...ma quando andiamo in tavernetta mi dice:"mamma prendiamo lo scatolone dei Trasformers!!!...ho detto tutto! :)
RispondiEliminaciao pollon :)
Evviva la piccola Camilla! E' bello giocare con tutto. Poi si fanno delle scelte, chi preferisce le Barbie e chi gli attrezzi o i trenini. Ma è bello anche sperimentare :-)
EliminaL'anno scorso le mie figlie avevano un appuntamento fisso il giovedì pomeriggio con i figli di una mia amica, avevamo organizzato un playgruop, di un'ora e mezza... 2 maschi e 2 femmine, hanno legato così bene che, a breve i nostri incontri si sono allungati: iniziavano alle 15:30 uscendo tutti assieme dall'asilo e finivano dopo cena.
RispondiEliminaI giochi andavano dalla classica casetta, all'assalto dei pirati, passando per momenti di lavoro creativo e finendo col cucinare tutti assieme la cena.
Quest'anno, per motivi organizzativi di tempi scolastici e appuntamenti sportivi, non siamo riusciti a riprendere i nostri incontri che però ci mancano molto e quando sporadicamente li ripetiamo, i bambini sono pazzi di gioia!
Che bello il tuo racconto. Devono essere stati degli splendidi giovedì. Comunque pure questo dimostra che siamo noi adulti a fare distinzioni e a trasmetterle a i nostri bimbi che altrimenti giocherebbero proprio con tutto!
EliminaI bambini hanno trovato lentamente i loro ritmi e i loro incastri giusti. In primavera, dopo un inverno di playgroup, siamo andati tutti al Sea Life di Jesolo (con anche un'altra amichetta) i bambini avevano una sintonia perfetta... il piccolo Jaky che ha 6 mesi meno di Anna correva a chiamarla ogni qualvolta gli capitasse di scoprire qualcosa di nuovo. Sembrava aver capito che loro erano i piccoletti del gruppo e che in lei aveva una compagna perfetta.
EliminaCapisco e accetto maggiormente le differenze dettate dall'età piuttosto che dal sesso. Per esempio questi bimbi erano 2 all'ultimo anno di materna, una al secondo e uno al primo, Jaky, lui era davvero il piccolino.
Quest'anno che i grandi sono in prima elementare, si nota, a volte un leggero "distacco" dei grandi, che sono attratti da attività più strutturate. Anche se poi corrono a giocare tutti assieme.
Un amichetto di Anna è venuto per la prima volta a giocare qui a casa, c'era anche un'amica di Chiara. hanno giocato con la camera dell'accademia delle barbie (TUTTA ROSA), le due grandi con le barbie e i due piccoli con degli animali di peluche che erano magicie volevano diventare amici delle barbie. Quando è tornato a casa il bimbo ha detto alla mamma "mi son divertito, una volta non ci andavo perchè credevo che non avessero giochi da maschio, invece ne hanno" Domanda: e quale sarebbe stato il gioco da maschio???
Si, anche io sono d'accordo sulle diversità dovute all'età. Topastro gioca con bimbi più grandi e più piccoli ma all'interno di un gruppetto sceglie spesso bimbi della stessa sua età perchè, come scrivi tu, hanno interessi in comune, sono attirati dalle stesse cose... Infatti nel nostro breve incontro Topastro ha subito identificato Anna come la sua amichetta con cui condividere scoperte.
RispondiEliminaChe simpatico il bimbo che ha trovato giochi da maschio in casa vostra, eh eh!
In questo venerdì i libri hanno compiuto davvero il loro compito, non solo presentare una storia, magari ben illustrata, più o meno divertente o emozionante o istruttiva, ma ci stanno permettendo di riflettere insieme e di raccontare e raccogliere le nostre idee. Nostre di mamme, Mi spiace che purtroppo che nel dibattito manchi la componente maschile della famiglia. Famiglia che sicuramente è diversa da quella dei nostri genitori, anche se io devo ringraziare tantissimo mia suocera per aver fatto capire a suo figlio che i lavori in casa si fanno a prescindere dal sesso ma a seconda del bisogno. In casa non abbiamo bambole, ma un sacco di pupazzi di tutte le forme con cui il pupo gioca a costruire una famiglia, c'è il set cucina e il set attrezzi. Adora giocare con le macchinine, ma ieri voleva assolutamente apparecchiare. Quando cucino spesso mi vuole aiutare. Certo a scuola sta arrivando il messaggio femmina-maschio, inizia l'età del riconoscimento e della separazione di genere, i suoi più cari amici sono maschi, ma anche una femminuccia e se siamo in giro con amici, non importa il sesso, se c'è un bimbo/a sa che ci potrà giocare assieme. Sa che a me non piace il rosa, che è da femmina, ma mi piace il blu. Vede che suo papà sparecchia, aiuta a stendere (anche il pupo ogni tanto lo fa) e adesso sta imparando a cucire a macchina (Claudia, mi sa che fra un po' posterò le sue opere di cucito creativo! Se lo convinco) e io uso il trapano a colonna, il martello e le pinze.
RispondiEliminaCome scrivevo da Ci i bambini ci imitano eccome!
E' vero mammozza, quasi nessun papà ha partecipato alla discussione, in rete non ce ne sono tanti :-)
EliminaE sono d'accordo anche che ai tempi dei nostri genitori le cose eran diverse, ma c'erano motivi particolari. Le donne stavano quasi tutte a casa ad accuparsi di mestieri come lavare, cucinare, cucire e badare ai figli, mentre gli uomini lavoravano fuori casa. Ora i tempi sono cambiati, entrambi i genitori lavorano e mi pare normale che ci si aiuti in tutti i compiti :-)
Anche il mio Topo mi aiuta in cucina, a sparecchiare, si diverte con ago e filo si si, ci imitano tantissimo! Dai, posta i suoi lavoretti, sono molto curiosa!!! E' una cosa bella! E poi se ci pensi... i compiti che spesso sono definiti da femmina, cucinare e cucire, spesso hanno rappresentanti importanti: cuchi e stilisti di fama mondiale!
Si Amamà, anche io penso che i bimbi inizino a distinguere cose da maschi da cose da femmine quando iniziano la scuola materna, (anche se in certe famiglie immagino che i bimbi capiscano ben prima quali sono i compiti di mamma e quelli di papà). Però a scuola dovrebbero essere bravi a spiegare appunto le differenze delle parole femminili e maschili e solo quelle. E invece boh, spesso passa il messaggio che ci sono cose solo per femmine e cose solo per maschi. Anche io da piccola adoravo i Lego e pure le macchinine!
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