martedì 14 ottobre 2014

Il benessere psicologico dei bambini e il gioco

In questi giorni tantissimi amici di facebook, ma anche tante persone che non conosco né virtualmente né nel mondo reale hanno condivido il filmato realizzato da Saverio Tommasi sui parchi giochi inclusivi. Tra queste persone c'è Domenico, un papà che ha accompagnato il video con queste parole: 
"Una delle cose più belle e impegnative della mia giornata è il momento del "facciamo che", il gioco che facciamo con mia figlia, che ha quasi cinque anni, sui personaggi. Lei inventa una storia, una situazione, dà vita ad alcuni peluche, sceglie le battute e poi dobbiamo recitare. Ora io non sono molto portato per la recitazione e sbaglio, mi scordo le battute o me le ricordo più o meno e quindi faccio tutto in modo sommario e lei dopo un po' che mi riprende (è una regista esigente la mia bimba) si arrabbia e mi dice che non sono serio. A volte piange e si dispera e io capisco che non c'è niente di più serio del gioco. Il video di Saverio Tommasi parla del gioco importantissimo per TUTTI i bambini. Con la sua consueta allegria e un po' di commozione che non guasta. Guardatelo c'è da imparare."



C'è una frase che mi ha colpito in maniera particolare ed è "non c'è niente di più serio del gioco". I bambini hanno bisogno di giocare perchè proprio attraverso il gioco scoprono, imparano, crescono. Non ho competenze che riguardano lo sviluppo dei bambini ma sono mamma di un bambino di 7 anni e mezzo e questi lunghi anni ho visto crescere un cucciolo che non sapeva camminare né parlare, ho visto un cucciolo riuscire per la prima volta ad afferrare un oggetto con le sue piccole manine, ho visto un cucciolo lanciare i giocattoli quando non riusciva a compiere un'azione che nella sua mente era ben definita ma le sue mani non volevano collaborare. Ho visto un cucciolo strappare i giochi dalle mani di un amichetto, ho visto un cucciolo avvicinarsi ad altri bambini e con le mani toccare, accarezzare e picchiare. Ho visto il mio cucciolo iniziare ad apprezzare i giochi di ruolo e quindi preparare la pappa per i suoi pupazzi, far finta di aggiustare un oggetto, travestirsi da mago, da fantasma e altro ancora. I bambini imparano tutto attraverso il gioco: a condividere gli oggetti, a usare le parole invece delle mani, a rispettare le regole, a relazionarsi tra di loro, a creare con la fantasia dei mondi fantastici.
Per un bambino è importantissimo giocare, poter giocare sia con i giocattoli che con materiali poveri o di riciclo così da apprezzare gli oggetti, la loro bellezza e l'importanza di averne cura o, nel caso di materiali grezzi, a usare la fantasia per creare oggetti unici. 
É importante per un bimbo anche riuscire a giocare da solo e allo stesso tempo giocare con altri bambini, (da una certa età in poi), perché il bambino in gruppo è costretto ad imparare che a volte si perde, che talvolta bisogna giungere a compromessi ed è necessario rispettare le regole.
Oltre ad essere una grande scuola di vita, il gioco è anche benessere del bambino perché giocando i bambini esprimono emozioni, consumano energia e si divertono. I bambini hanno bisogno di ridere e vivere una vita il più spensierata possibile proprio per questo motivo il diritto al gioco è sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza insieme ad altri diritti fondamentali come avere un nome, una cittadinanza, dei genitori e diritto alla salute.
Se il diritto al gioco è così importante, tanto da essere sancito dalla convenzione sui diritti dei bambini, che ha cuore il benessere dei bambini, sarebbe altrettanto auspicabile che fosse un diritto di tutti.
Purtroppo non tutti i bambini sono uguali e c'è chi ha più difficoltà di altri ad utilizzare ad esempio i giochi dei parchi perché magari è ipovedente, ha lievi difficoltà motorie o utilizza una carrozzina.
Per tutti questi bambini, che ogni giorno si ritrovano a lottare anche per le cose che a noi sembrano semplici, sono nati i parchi gioco inclusivi.
Per il bene di tutti i bambini, non solo quelli con disabilità, sarebbe bello che noi genitori, ma più in generale gli adulti, iniziassero seriamente a pensare al benessere, (psicologico e non), dei futuri cittadini. I bambini sono il nostro futuro e si meritano di vivere in un mondo che offre loro la possibilità di giocare!

Questo post partecipa al blogstorming Tema del mese: il benessere psicologico dei bambini.

7 commenti:

  1. non mi stancherò mai di ringraziare te e Raffaella per tutto quello che fate!
    il video è fantastico, ieri lo abbiamo guardato tutti insieme e anche i ragazzi ne sono rimasti coinvolti ^_^

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    1. Che bello Carla <3 sono davvero contenta che un pezzettino di me, di Samu e della mia amica Raffa e della sua famiglia siano entrati in casa vostra!

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  2. Bellissimo!! Non pensavo nemmeno che esistesse un parco del genere ...è meraviglioso!

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    1. Ciao Anna sai che sono contentissima? Sapere che anche solo una persona in più ha scoperto che esistono i parchi giochi inclusivi mi rende felice!

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  3. Niente di più vero..La mia passione per la creatività ha trovato ispirazione nella creazione di giochi per bambini di tutte le età...Forse perchè è vero che siamo tutti bambini cresciuti che, a fasi alterne della nostra vita, abbiamo bisogno di ritrovare la perduta semplicità di vivere GIOCANDO per imparare....

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    1. Sono perfettamente d'accordo con te Monica! Nei momenti in cui sono più stressata, arrabbiata e ho mille pensieri c'è una cosa mi rilassa e mi permette di liberare la mente: creare! Con la carta, plastica, stoffa, qualsiasi materiale. Progetto, taglio, incollo... e mi sento un pochino meglio. In questo caso non gioco per imparare ma per stare meglio :-)

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  4. Mi spiace che tu non sia riuscita a vedere il video! Provo a mettere il link di YouTube, nel post, sotto al video. Mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensi del video :-)

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