martedì 31 marzo 2015

Di nuovo in fiera a mangiar libri con gli occhi

Fortunatamente le vacanza di Pasqua sono vicine perché è solo martedì ma io sono stanchissima e avrei voglia di riposare, rilassarmi, non andare al lavoro e fare ogni cosa con calma. Lo scorso sabato sera musical Pinocchio a Riccione, la notte cambio orario, domenica tutto il giorno al week end dei giovani lettori a Bologna con la socia, i bimbi, (ormai son ragazzini), e mammozza. Ieri la sveglia ha suonato prestissimo, altra giornata trascorsa in fiera a Bologna ma questa volta per la Children's Book Fair.
Due parole sul week end del giovani lettori: non mi è piaciuto per niente l'allestimento del padiglione 22. Anno scorso si arrivava alla grande libreria internazionale attraverso una specie di tunnel con pareti coperte di illustrazioni, all'interno c'era un pavimento vero, le poltrone di cartone, e anche alcuni tavoli erano di cartone dal caratteristico color nocciola. Tanti scaffali a forma di triangoli, alcuni erano solo scenografici, (all'interno c'erano delle immagini), le sagome posate in terra con lettere e figure, un tappeto con cuscini su cui stendersi o sedersi per leggere libri... Insomma l'atmosfera era molto più calda ed accogliente e, questo però è solo una mia personale impressione, mi è sembrato pure che ci fossero meno libri, sia come quantità di copie per titolo che come proposte diverse.
Vero che erano stati scelti alcuni argomenti: A come Alice e alfabeti, B come Best, C come Cina, D come disabilità... però ho sentito la mancanza di tanti titoli importanti per ogni lettera, avrei voluto vederli sui tavoli. Quest'anno la sala in cui è stata allestita la libreria era abbastanza spoglia, pavimento grezzo di cemento, una sottile striscia di moquette su cui sedersi, qualche poltrona bianca. I laboratori si svolgevano lungo una delle pareti, tutti in fila... Secondo me anche l'occhio vuole la sua parte. Per quanto riguarda gli eventi invece nulla da dire anche se noi abbiamo assistito solo allo spettacolo di Pippi Calzelunghe che è stato davvero bello ma in programma c'erano tanti eventi interessanti!
E ora un breve racconto delle impressioni sulla fiera vera e propria. Sveglia prima delle 6, preparazione del trolley con panino, acqua, portafoglio, fotocamera e poco altro. Abbandonato il figlio alle 7:30 a casa di un'amica, (che ringrazio tanto!), e partita con il cuore che batteva fortissimo, eccitata ed agitata. Quando sono giunta in tangenziale e la fila di aiuto si muoveva a passo d'uomo mi son spaventata, (era previsto sciopero dei mezzi pubblici), ma per fortuna alle 9 in punto ho avvistato le bandiere dell'ingresso principale della fiera e dopo aver mostrato il biglietto, (per cui devo ringraziare tantissimo Angela Catrani de Il Mosaico Cooperativa - Bacchilega Junior), al lettore di barcodes, mi sono immersa nel mondo dei libri. 
Purtroppo una giornata è poca e non si riesce a vedere bene tutto quello che si vorrebbe ma purtroppo non potevo tornare a Bologna un secondo giorno quindi ho cercato di vedere il più possibile. Ho scelto solo due eventi a cui partecipare: la presentazione del libro edito da Bacchilega "La mia famiglia", di Gianna Braghin e Vessela Nikolova, e la conferenza IBBY. Il resto del tempo l'ho trascorso tra gli stand di libri cercando di individuare tesori e libri sconosciuti. Distratta dai rumori, dalla gente, da quell'atmosfera internazionale bellissima. Rumore di trolley trascinati per i lunghissimi corridoi ove erano posizionati gli stand, voci di persone che parlavano lingue diverse, risate, abbracci, ...
La cosa che più mi piace della fiera sono le persone, le persone di tutto il mondo che interagiscono tra loro, uomini, donne, giovani, anziani, italiani, americani, arabi, cinesi... Tutte persone accomunate dall'amore per il libri e la cultura che insieme promuovono progetti, novità, presentano autori, illustratori, libri freschi di stampa. Persone che per tre giorni e mezzo vivono in fiera, mangiano qualcosa mentre lavorano o si concedono dieci minuti per un gelato o un caffè per poi tornare ai libri. Vero che ognuno promuove la propria casa editrice ma c'è entusiasmo, passione, non sono persone fredde che tentano di far conoscere libri, sono persone che li amano e vogliono convincere i visitatori a dare una possibilità al loro libro, mettetelo su uno scaffale e proponetelo ai lettori: vedrete che piacerà! 
Ci son conferenze di ogni tipo e mi sarebbe tanto piaciuto ascoltarne alcune ma il tempo era poco, e poi che belle le migliaia di illustrazioni, pure quelle le ho solo intraviste. La corsa ai pannelli bianchi su cui tutti gli illustratori possono lasciare il loro personale messaggio: piccoli poster, cartoline, biglietti da visita e piccoli ma grandi capolavori di creatività per presentare il proprio lavoro. Non è facile spiegare le emozioni che si vivono in un ambiente così ricco, in certi momenti si può provare anche una sensazione di piccolezza per le tanta cultura in cui ci si ritrova immersi. Ve li immaginate 1000/1200 espositori di tutto il mondo? Ci sono gli stand degli editori ma in fiera si possono incontrare autori, illustratori, professori... Un ambiente davvero stimolante!
Io mi sono limitata a girare tra i vari stand trascinando il mio trolley tra le tantissime persone, verso ora di pranzo c'era davvero tantissima gente, e alcuni stand erano diventati quasi irraggiungibili, altri semivuoti. Ho anche fatto un giretto nel padiglione DiDEA ma son rimasta abbastanza delusa. Circa una ventina di espositori e nessun visitatore. Peccato perché dedicare un padiglione a espositori che si occupano di educazione scolastica di ogni grado mi è parso interessante e attinente ai libri. 
Nei padiglioni 25 e 26 mi son divertita a camminare, (tantissimo!), annusare, osservare e comprare. Mi son persa circa 3 volte e per la pigrizia di non voler cercare la mappa nel trolley ho camminato in direzione contraria fino quando sono arrivata in fondo al padiglione e mi son accorta che l'uscita che cercavo era sul lato opposto! Ho portato a casa  Alice nel meraviglioso mondo di Oxford, La mia famiglia, Il mio primo giorno in Italia, Noi, Il re dell'asteroide e qualche regalino, (quadernini, blocc notes e un librettino con abiti da bambolina da ritagliare), per un'amica. In valigia ho anche messo alcuni cataloghi interessanti de Lo Stampatello, Topipittori, Babalibri, Editoriale Scienza, Lapis, Carthusia... 
Mi sono fermata a salutare le ragazze allo stand Lo Stampatello e ho regalato loro alcune delle spille-libro che avevo preparato dopo aver letto la notizia del "rogo di libri" organizzato a Milano. Cosa di cui eviterò di parlare per il semplice motivo che queste persone non meritano la mia attenzione. Spero che la notizia sparisca nel nulla, che venga sommersa da mille altre notizie che riguardano i libri che trattano il tema della diversità/unicità, del rispetto, dell'intercultura. Penso che in futuro mi impegnerò ancora di più nel promuovere libri sul rispetto di ogni tipo di persona e famiglia. 
Le altre spille che ho creato erano per lo stand Bacchilega dove c'era Angela e le simpatiche librarie che accoglievano i visitatori. Un lavoro che mi ha visto impegnata per tante ore ma è stato divertente e gratificante e mi ha fatto piacere vedere le spille appuntate su maglie e magliette. Nei prossimi giorni vi parlerò di un libro che mi ha colpito davvero tanto. La mia famiglia di Gianna Braghin che io non conoscevo. I libri mi emozionano tanto e alcuni in particolare, questo mi ha colpito al cuore e la presentazione è stata davvero bella ma non voglio svelarvi nulla per ora.
Quasi mi dimenticavo! È stato bellissimo anche incontrare Ana e le altre ragazze di LIA e incrociare persone che fino ieri conoscevo solo virtualmente. 
Hanno raccontato di emozioni, incontri, scoperte in fiera: 

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