giovedì 31 marzo 2011

Primavera in Romagna

Finalmente la primavera sta scaldando le giornate e possiamo stare all'aperto anche verso sera! Alcuni giorni fa abbiamo percorso una strada di campagna e incontrato tanti alberi da frutto in fiore e un trattore guidato da un signore anziano che trainava un carretto su cui erano posati tanti piccoli tronchi e sopra di essi un altro signore con la classica camicia fantasia scozzese e un cappello in testa. Questa è la Romagna!
Sulla spiaggia invece si possono osservare i bagnini che ridipingono con colori vivaci le cabine. I gabbiano gridano, ce ne sono tanti. Le ruspe sistemano la sabbia e i bimbi si divertono a giocare e correre. Al sole si sta benissimo senza il giubbino e dopo le tante giornate fredde è davvero una sensazione bellissima!
La sera innaffiamo i vasi in cui abbiamo piantato fiori e ortaggi e quando ceniamo fuori è ancora giorno! Mi piace la primavera! E mi piace vivere in Romagna! Ho una gran voglia di andare a Santarcangelo e al Parco Naturale di Cervia!

lunedì 28 marzo 2011

Frittata e uovo al tegamino

Come ha scritto Mariaelena in questo post curare una piantina di ortaggi o frutta può aiutare i bimbi ad assaggiare alimenti che altrimenti rifiuterebbero. Topastro, l'ho scritto altre volte, ha un rapporto molto particolare con il cibo e non assaggia quasi mai nulla di nuovo. Guarda la pietanza, decide e pronuncia il verdetto: si o no. La scorsa estate sul balcone avevamo tante piantine, soprattutto cetrioli. Ero convinta li avesse mangiati visto che li aveva innnaffiati e visti crescere.
Ha voluto scegliere il cetriolo da mangiare, lo abbiamo tagliato e sbucciato. Non ricordo se gli ha dato un piccolo morsino ma non lo ha mangiato :-(
E mi ha "fregato" diverse volte annunciando che avrebbe mangiato proprio quello piccolo, quello grande, quello in alto... staccavamo il cetriolo dalla pianta e poi... lo mangiavo io! Con la frittata è andata diversamente. L'avevo proposta a Topastro in passato diverse volte e lui non aveva mai voluto assaggiarla.
Ora che è diventato grande mi aiuta parecchio quando cucino: taglia la mozzarella, stende la sua piadina con il mattarello, mescola l'impasto dei muffin... Alcune settimane fa gli ho proposto di prepararsi da solo la frittata. Io ho aperto le uova e le ho messe in una tazza. Lui ha sbattuto le uova con la forchetta, aggiunto sale e pepe e ha messo anche la sottiletta sulla frittata. Io ho messo la frittata nel piatto e Topastro lo ha portato in tavola. Ultimamente vuole fare il cavaliere, (cameriere), perchè i bimbi mezzani della sua scuola lo fanno mentre lui non può ancora perchè è piccolo. Topastro si è seduto a tavola e ha mangiato la frittata! Non so se si tratta di un caso, perchè altre volte ho provato a coinvolgerlo nella preparazione dei cibi, senza risultati.
Se avete un bimbo che non mangia volentieri, provate a proporgli di preparare da solo un piatto semplice. Questa sera Topastro ha addirittura rotto l'uovo. Metà è finito sul piano della cucina e tra le sue dita, ma ci vuole pratica per imparare bene :-)
I wurstel sono nel piatto di Topastro perchè li ha visti al supermercato e ha voluto comprarli. Lo so che non sono un cibo molto sano ma io non posso dire NO se il mio bimbo vuole assaggiare un cibo nuovo! Comunque non gli sono piaciuti. Ne ha messo in bocca un pezzettino e ha dichiarato che non erano buoni. I gatti sono stati felici.
Visto che parliamo di uova, ultimamente ho realizzato altre uova al tegamino da regalare. Si realizzano in pochissimo tempo e mi piacciono come accessori per le cucine giocattolo.
Qui sopra Topastro gioca con i mitici chiodini! Non sono belli? Anche io ci giocavo da piccola. Abbiamo preso quelli della Quercetti. Non è pubblicità, ve lo segnalo solamente perchè a me questa marca di giocattoli piace moltissimo. Abbiamo diversi giochi: Georello, Migoga, Tubation... a Topastro piacciono molto. Sono tutti giochi educativi con si può creare con la fantasia e non ci si stanca di giocare.

sabato 26 marzo 2011

Primavera e giardinaggio

Nelle ultime due settimane io e Topastro siamo stati spesso fuori casa. A trovare un'amichetta che ogni tanto viene in Italia, al mare, al parco... Inoltre ero un po' preoccupata per colpa dell'orticaria. Insomma, poca ispirazione per scrivere e aggiornare il blog. A Rimini è stato freddino, nuvole e vento freddo alternati a qualche giornata di sole. Da martedì, finalmente, la temperatura ha iniziato ad alzarsi!
Topastro si è divertito sui giochi al mare. Sulla spiaggia ci sono tanti bei giochi con scivoli, altalene, tubi... E anche in inverno rimangono sulla spiaggia così, quando arriva la primavera e i bagnini non hanno ancora iniziato a mettere i paletti per gli ombrelloni e se non è troppo freddo, approfittiamo e andiamo a giocare! La sera un bel bagnetto per lavar via tutta la sabbia e una spalmata di crema idratante. Abbiamo anche dato il via ai lavori di giardinaggio. Un paio di settimane fa ho rastrellato un pezzetto di giardino e Topastro, come sempre, ha voluto aiutarmi. Così quando ho visto che al Lidl c'erano in offerta gli attrezzi da giardino per bambini, ho comprato un bel rastrello verde per il mio Topastro.   
Abbiamo iniziato a dare nuova veste al giardino. Abbiamo rastrellato un po' di foglie secche e rametti, piantato cetrioli, piselli e zucchine. Poi è stata la volta dei fiori. Siamo andati all'ipermercato a comprare terriccio e vasi e li abbiamo posizionati sul vialetto di ingresso, semi di tagete. Li avevo piantati sul balcone la scorsa estate e mi erano piaciuti tantissimo! Inoltre sono fiori molto resistenti, non hanno avuto bisogno di particolari cure. Insieme a questi bellissimi fiori abbiamo messo qualche semino di alisso, un fiorellino bianco piccino ma molto profumato.
Voglio piantare anche i girasoli, non quelli classici ma la specie "bellezza autunnale" che hanno dei bellissimi colori. Li pianto ogni anno e sono stupendi, con i loro colori caldi rosso-arancione, potete vederne uno qui e uno qui. Crescono bene sia nella terra che in vaso. Ho anche pulito il balcone e trasferito una delle passiflore in un vaso più grande. Non ho ancora finito, devo sistemare anche il rosmarino che ormai da un paio d'anni è in un vaso un po' troppo piccolo. Voglio mettere qualche pianta di cetriolo anche sul balcone di Topastro. Questa estate voglio mangiare tantissime insalate!
In questo fine settimana, se le condizioni meteo lo permettono, cercherò di ultimare i lavori di giardinaggio e magari farò un pochino di shopping. Servono indumenti più leggeri, sperando che la temperatura si alzi ancora un po'. Questa notte spostiamo le lancette dell'orologio un'ora avanti, quindi da domani, giornate con tanta luce fino a sera! Finalmente si sente aria di primavera.

domenica 20 marzo 2011

Come glielo spiego?

Sabato sera Topastro mi si è avvicinato e mi ha detto:
"lo sai che il Giappone sono morte le mamme?"
Sono rimasta a bocca aperta e non sono riuscita a dire niente di più di un : "ah si? E chi te lo ha detto?"
Alcuni giorni fa avevo letto il post di Claudia, La casa nella prateriaGiappone: la catastrofe spiegata ai bambini ma non mi aveva sfiorato il pensiero che le maestre potessero aver parlato del terremoto in Giappone nella scuola di Topastro. È una scuola dell'infanzia e lui frequenta la prima classe, quella dei piccoli. E invece Topastro mi ha detto che la maestra G. nel salone ha detto che il Giappone sono morte le mamme. Lì per lì non ho approfondito, anche perché voglio chiedere alla maestra cosa è stato detto di preciso. Quando siamo andati a letto ho fatto qualche altra domanda a Topastro, cercando di non fargli capire che mi interessava molto sapere cosa lui sapesse dei fatti accaduti in Giappone, e mi pare di aver capito che i bimbi abbiano recitato una preghiera per le mamme morte in Giappone. (Vorrei precisare che mi fido ciecamente delle maestre e non sono preoccupata che abbiano detto al mio bimbo cose brutte o troppo forti, ma vorrei sapere cosa è stato detto!). Ho anche capito che Topastro non aveva idea di cosa fosse "Giappone" perché ha iniziato a parlare della scimmietta George, di peli, di naso... Magari ha confuso la parola Giappone con una simile, o si è ricordato di un episodio di Curioso come George in cui si parlava del Giappone, mah?! Certe volte  mi piacerebbe entrare nella sua testolina e vedere e sentire le cose che entrano e capire come vengono interpretate.
Fino ad ora non mi ero posta neppure il dubbio se parlare o meno a Topastro della morte. In tv lui vede solo i canali di Sky dedicati ai bimbi, e non tutti, solo alcuni. Quando lui è davanti allo schermo non guardo mai il telegiornale perché vengono proiettate immagini troppo crude, secondo me anche per gli adulti. Tempo fa c'era un uccellino morto in giardino e l'ho spostato con un piede vicino a dei rametti perché lui non lo vedesse.
Io non lo so se è giusto oppure no parlare ai bimbi della guerra, della morte, delle malattie gravi e del dolore. A me il mio Topastro pare così piccino. Tra l'altro lui non chiede, non fa domande riguardo la vita. È un bimbo solare e con tanta fantasia. Vive ancora nel suo piccolo mondo fatto di pinguini, di favole e macchinine. Quando gli ho cucito il drago cinese mi ha chiesto: "come facciamo a spegnere il fuoco del drago? Lui va nel cielo...". Dopo pochi minuti ha trovato la risposta da solo: "si mamma, andiamo all'Iper, compriamo le ali e poi voliamo fino al drago e spegniamo l'incendio come i pompieri". Spesso va a dormire con un pinguino infilato nella maglietta, a contatto con la pancia. La mattina si sveglia e mi dice: "guarda mamma sta per nascere un pinguino". Fa parlare i suoi pinguini continuamente, tanto che ormai sono davvero parte della nostra famiglia. I pinguini vogliono giocare con lui, hanno fame, vogliono venire con noi a fare la spesa e fino alla settimana scorsa lo hanno accompagnato all'asilo e sono stati con lui a giocare, fare lavoretti, mangiare e riposare. Spesso Topastro mi chiede se io sono sua amica e quando piange perché lo sgrido per un capriccio tra una lacrima e l'altra, con la vocina singhiozzante mi dice: "però te mi vuoi bene lo stesso". Si, la mamma ti vuole bene anche quando fai i capricci e sei birichino! Il suo mondo è fatto di principesse che cadono morte ma si risvegliano con il bacio di un principe. Nonne che escono dalla pancia del lupo. E confesso che fino allo scorso autunno non avevo mai raccontato le favole classiche al mio bimbo. Pensavo fossero troppo forti, piene di lupi, cacciatori, streghe, bimbi che muoiono al freddo... Non ho mai impedito a nessuno di raccontargli queste favole, ma io non lo facevo. Alla fine di ottobre 2010 Topastro ha iniziato a dormire a scuola, il riposino pomeridiano. Quando i bimbi sono sulle brandine, pronti per riposare, la maestra racconta una favola, ogni giorno una diversa: Cappuccetto Rosso, Biancaneve e i sette nani, Cenerentola, I sette capretti...
Quando l'ho scoperto, Topastro ha iniziato a parlare dei personaggi di queste favole, mi sono chiesta se non avesse paura e ho capito che le favole non lo spaventavano, anzi gli piacevano molto. Abbiamo anche scaricato tantissime favole in formato MP3 e lui le ascolta spesso con il suo cellulare. Però sono quasi sicura al 100% che lui non sappia cos'è la morte. Mi è capitato spesso di sentirlo parlare con i suoi pinguini di persone che muoiono e poi si svegliano!
E allora che faccio? Come faccio a spiegargli, anche se non so ancora se voglio farlo, che ci sono persone che muoiono e non si svegliano più? Io non sono neppure credente, non me la sento di dirgli che queste persone vanno in un posto dove staranno bene, insieme agli angeli. 
Da una parte vorrei che il mio bimbo continuasse a vivere nel suo mondo protetto, fatto solo di cose belle. Ma non so se sia giusto.
Mariaelena mi ha scritto su Facebook: "...dire ad un bimbo che le mamme possono morire scardina tutte le sue certezze..." mentre Francesca mi ha fatto notare che: "...credo che proteggerli sia anche garantire loro che certe cose le apprendano da noi..."
E il problema è che sono d'accordo con entrambe. Vorrei proteggere il mio bimbo, lasciare che ancora per un po' si goda un mondo un po' finto: solo cose belle, per quanto possibile. Non mi piace l'idea che lui abbia pensieri che lo rendano triste o preoccupato. Ma non voglio neanche che scopra che esiste la morte dalla quale non ci si sveglia per mezzo di altre persone.
Come glielo spiego? A un bimbo che ancora non capisce il concetto del tempo? Sa che lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì si va a scuola, ma ieri e domani sono solo cose passate e future. Passate da due ore come da due anni, per lui è uguale. Pochi giorni fa mi ha salutato davanti alla porta della scuola dicendo: "ciao, vieni a prendermi lunedì".
Non lo so, ci devo pensare.... Devo capire se è il momento giusto per spiegare al mio bimbo certe cose oppure aspettare che sia lui a domandare. Difficile!!!

sabato 19 marzo 2011

La fugaràza

La fugaràza è un'antica tradizione contadina della Romagna. La sera del 18 Marzo si bruciavano le potature per salutare l'inverno e dare il benvenuto alla bella stagione sperando che i campi producessero tanti e buoni frutti. I falò si accendevano nei campi, ora non ne sono rimasti molti perchè sono stati costruiti tanti condomini. Quando ero piccola a Viserba c'era tantissimo verde, molti campi, di fuochi di San Giuseppe se ne accendevano tantissimi.  
Si può dire che chiunque avesse un piccolo pezzo di terra si adoperava nei giorni precedenti alla fogheraccia per raccogliere della legna e vecchi oggetti da bruciare e la sera del 18 Marzo festeggiasse con amici e parenti davanti al fuoco.
Oggi alcune delle fogheracce che vengono accese sulla spiaggia sono organizzate dal comune o dal comitato turistico. A Viserba ieri sera c'era una bella luna quasi piena, negozi aperti che offrivano ciambella, vino e altre cose buone, tante ciotoline con candele accese sul marciapiede del lungomare. Musica, fuochi artificiali e tanta allegria.
La strada principale e la spiaggia erano affollatissime: anziani, giovani, famiglie e bambini. Chiacchiere, girotondi, balli. La spiaggia buia illuminata dal chiarore intimo del fuoco era davvero bellissima. Bimbi che si divertivano a salire sulle montagnette di sabbia e poi a scendere correndo veloci. Altri che si sono rotolati della sabbia come cotolette nel pangrattato Topastro ha corso, ballato, fatto girotondi e trenini dalle 21.00 alle 22.30, ora in cui ha dichiarato che gli facevano male le gambe ed è voluto andare a casa a riposare :-) 
Era completamente ricoperto di sabbia dalla testa ai piedi. Ripulito e impigiamato ha impiegato 30 secondi ad addormentarsi.
La spiaggia è stata illuminata ed animata, oltre che dalla musica, dai petardi, fuochi d'artificio e dalle piccole scintille dei bastoncini accesi dai bimbi. Il tempo è stato clemente, l'aria era tiepida e si stava proprio bene fuori!
Benvenuta primavera!!

mercoledì 16 marzo 2011

Storia: Italia 150 anni

Su uno scaffale della nostra cameretta-studio-stireria, in mezzo a libri, riviste, giornali e tanto altro c'è il mio quaderno di Storia di IV superiore che ha più di 20 anni... Incredibile quanti anni sono trascorsi da quando frequentavo la scuola e studiavo.
Il periodo precedente all'Unità d'Italia è stato uno di quelli che aveva suscitato il mio interesse, infatti il quaderno è conservato in casa e non nel garage dei miei genitori. Contiene appunti, fogli con immagini e schede incollati sulle pagine.
20 anni fa ero ancora sui banchi di scuola. Poco meno di 40 anni fa ero appena nata. 150 anni fa grazie a persone che hanno combattuto nasceva l'Italia. Ci sono tante cose che non funzionano nel nostro Paese, tante cose che non mi piacciono, ma oggi è un giorno in cui voglio ricordare, come ha suggerito Sybille solo cose belle.
Le meravigliose coste del Sud, le città d'arte con i palazzi antichi, i castelli, i monumenti che risalgono ai Romani.... Le nostre tradizioni, i dialetti, le persone oneste. Con un giorno di anticipo: AUGURI ITALIA!
Anche questa foto è parecchio vecchia ma non ricordo a quale anno risalga. Probabilmente degli anni '90.  Scattata dalla mia vecchia reflex, forse a Rimini o Cervia..

lunedì 14 marzo 2011

Visita oculistica bambini

Topastro ha fatto la sua prima visita oculistica a tre anni. Aveva un calazio che non voleva sparire e per sicurezza la pediatra ha consigliato di farlo vedere da un oculista. L'oculista, visto che Topastro ha molti parenti che hanno diversi difetti della vista, ha consigliato di fare una visita completa, in modo da correggere eventuali difetti il prima possibile. Io porto gli occhiali da quando avevo sette-otto anni e mi ricordo ancora le tante visite oculistiche. E ricordo anche che all'ospedale di Rimini avevano un tabellone per misurare la vista con dei disegni: automobiline, uccellini... Nelle righe in alto erano grandi e in quelle in basso piccoli piccoli. L'oculista dove vado ora, e dove ho portato Topastro, ha un pannello luminoso con tutte le lettere per i grandi e uno solamente con le "E" per i piccoli. 
 
Ho scoperto che i cartelli che si utilizzano per misurare la vista si chiamano ottotipi e io ne ho realizzato uno per giocare, qui sopra. Questo qui sopra non è lo stesso che avevo realizzato lo scorso anno, quello era fatto con delle letterine adesive riciclate incollate su un cartoncino. L'oculista infatti mi aveva avvertito che non è facile misurare la vista a un bimbo che non abbia ancora compiuto almeno quattro anni e mi ha suggerito di giocare con Topastro la settimana prima della visita. Bisogna ritagliare qualche "E" da un cartoncino o da un pezzo di plastica, noi ne avevamo fatte diverse, una di cartone, una con un pezzo di tappetino morbidoso e una di spugna. Il gioco consiste nell'indovinare da che parte sono rivolte le zampette della "E".
La letterina può essere posizionata dritta, con le zampette rivolte verso destra, oppure può essere essere ruotata di 90° verso destra e in tal caso ha le zampette rivolte verso il basso. Se la ruotiamo di altri 90° verso destra avrà le zampette rivolte verso sinistra. Topastro non sapeva riconoscere la destra e la sinistra e quindi si aiutava con le braccia e le mani. Io posizionavo la letterina sul tavolo e lui doveva indovinare da che parte erano rivolte le zampine. Se erano rivolte verso destra lui indicava la destra con il braccio, spostandolo appunto verso destra, se erano rivolte verso l'alto lui alzava un braccio. Questo è il gioco che ci ha proposto l'oculista. Noi, per completare il tutto, abbiamo costruito un ottotipo e ci siamo esercitati anche con quello. Il giorno della visita oculista Topastro era prontissimo e quando l'oculista ha acceso il pannello luminoso con le "E" ed ha iniziato a chiedergli da che parte fossero rivolte le zampine lui si è ricordato del gioco  che avevamo fatto a casa e si sbracciava a destra e sinistra pronuciando a voce alta: di là, di qua, su, giù!!!
Se dovete portare il vostro bimbo dall'oculista, chiedetegli quale ottotipo utilizzerà durante la visita e magari potete fare come noi, giocare a casa per prepararsi al controllo della vista :-)

venerdì 11 marzo 2011

Eye Spy Bag... che scoperta!

Ho scoperto cosa fosse una Eye Spy Bag grazie a Voglio Una Mela Blu. Bellissima! Ignoravo l’esistenza di questo “gioco” così semplice ma accativante e anche rilassante! Pochi giorni dopo aver letto questo post ho preso ago, filo, qualche ritaglio di tessuto, piccole cianfrusaglie e mi sono messa al lavoro mentre Topastro riposava. Purtroppo anche io sono dovuta ricorrere a materiali alimentari come riso e cous cous per riempire questi simpatici sacchetti con una finestra trasparente.
Funzionano benissimo ugualmente, l’unico inconveniente è che non si possono lavare. Forse il sacchetto con il riso si… ma non ho provato. Immagino che vada lavato velocemente e messo subito ad asciugare al sole o sul termosifone per evitare che i chicchi di riso rimangano bagnati per troppo tempo e diventino molli e appiccicosi. Io avevo così tanta fretta di avere nelle mani un sacchettino con finestra che non ho pensato a creare nessuna forma particolare. Quindi niente luna o altra forma divertente; ho optato per un semplice rettangolo di tessuto.
Ho usato un pezzo di sacchetto di nylon per la finestra, di quelli che solitamente contengono pigiami o altri capi di abbigliamento intimo. Ha uno spessore maggiore rispetto ai semplici sacchettini trasparenti e non si rompe con facilità. Per sicurezza ho usato due fogli trasparenti, uno sopra l’altro. Vi lascio solo qualche immagine, il tutorial potete trovarlo qui. A Topastro il gioco è piaciuto abbastanza, a me invece tantissimo :-)
Ogni tanto perendo uno dei sacchetti e con le mani lo schiaccio, faccio scorrere il riso a destra, a sinistra, in alto, in basso... è davvero rilassante! Compare un dinosauro, una piccola automobile, il tappo di un pennarello, una chiave, un bottone... E mi diverto a cercare la monetina, che è davvero difficile da trovare. Vi consiglio davvero di provare a fare una eye spy bag per i vostri bimbi! Con il tessuto pile è davvero facile, bastano meno di 30 minuti, anche senza macchina per cucire.

mercoledì 9 marzo 2011

Burattini per dita

Lo so che in rete ci sono tanti burattini per dita più carini dei nostri . Ma questi sono nati così... Il primo, rosso, Franceschino, il giorno che stavo cucendo il gilet per Topastro. Avevo un ritaglio di tessuto rosso in mano e in cinque minuti ne ho fatto un pupazzetto che Topastro ha voluto chiamare Franceschino.
Poi sono arrivati gli altri, uno alla volta. Topastro li fa parlare tra di loro e si diverte mentre io cucio. Alcuni sono proprio bruttini ma i bimbi hanno i loro gusti e qua nessuno si è lamentato :-)
Per aiutarmi nella decorazione di occhi e bocca ho infilato il burattino in un pennarello. Naturalmente ho usato solo ritagli di tessuti vari, fili, qualche perlina... Tutte cose riciclate.

lunedì 7 marzo 2011

Emilia Romagna - Rimini: fiocchetti di carnevale

Carnevale ormai volge al termine, domani andremo alla festa mascherata e poi riporremo nell'armadio costumi, mascherine e coriandoli. Durante il periodo di Carnevale ho fatto una sola volta le castagnole e una i fiocchetti. A Rimini si chiamano così perchèi hanno la forma di un fiocchetto. Io ho usato questa ricetta:
120 gr. farina
1 uovo
1 cucchiaio colmo di zucchero
buccia di limone grattugiata
un pochino di lievito e un pochino di olio
Topastro non ha voluto aiutarmi a prepararli, strano perchè a lui piace pasticciare in cucina. Però non si è fatto ripetere due volte l'invito a mangiarli...
Ne ho preparati pochi perchè sono croccanti, dolci, uno tira l'altro... Meglio non averne troppi a disposizione. E avete visto? Finalmente ho comprato una vera rotella per la pasta e non devo più chiedere in prestito quella di plastica al Topastro.
Dopo aver creato dei fiocchi pizzicando l'impasto nella parte centrale del rettangolo si mettono nell'olio bollente per pochissimo tempo e dopo averli passati su una carta assorbente si spolverano di zucchero a velo. Qui invece trovate la nostra ricetta, dello scorso anno, delle castagnole, altro dolce tipico romagnolo che si prepara a Carnevale.
Questa qui sopra invece è la cartolina che ho ricevuto dalla famiglia di Sybille! Grazie è bellissimo questo prato fiorito con quelle bellissime montagne sullo sfondo. Sybille ha organizzato uno scambio di cartoline tra le Regioni d'italia per mettere in evidenza tutte le cose belle che fanno parte del nostro Paese: Italia 150: Solo cose belle! Qui invece trovate il post dedicato a Rimini: Le cose belle dell'Emilia Romagna.

venerdì 4 marzo 2011

Allacciare e camminare

Sto leggendo "La scoperta del bambino" di Maria Montessori. Era da un po' di tempo che volevo leggere questo libro perchè mi piacciono molti dei "giochi" che fanno parte del metodo Montessori e mi era piaciuto molto anche il libro "I bambini hanno bisogno di fiducia". Ero curiosa di leggere qualcosa scritto da Maria Montessori e devo dire che il libro mi piace. Sono arrivata quasi a metà del libro, ne leggo qualche pagina ogni giorno e salto le parti troppo tecniche o che trattano argomenti troppo difficili per me. Ho anche sottolineato alcune parti e quando lo avrò finito, forse gli dedicherò un post. Oggi invece volevo mostrarvi gli ultimi giochini creati, tratti dal libro. Io non seguo il metodo Montessori e mio figlio frequenta una normale scuola dell'infanzia. Quando in rete o sui libri trovo qualche cosa di interessante che sono sicura interessa al mio bimbo, creo!
Non applico nessun metodo particolare nell'educazione del mio Topastro, seguo quasi sempre il mio istinto, spesso leggo qua e là di tecniche per arginare i capricci, per far mangiare i bimbi, si magari traggo spunto dalle cose che mi ispirano, e così è con Montessori. Faccio mio quello che mi piace e soprattutto nel momento in cui mi serve. Ultimamente Topastro è attratto dai bottoni e cerca di infilarli nelle asole, così ho creato alcuni telai delle allacciature, con materiali riciclati!
Ho preso una vecchia maglietta ormai piccolina ma che mi dispiaceva buttare via e ho ritagliato la parte del collo e del petto con tre bottoni colorati. Volevo un materiale lavabile e non troppo rigido per assemblare questo kit per imparare ad allacciare ed ero indecisa tra un pezzetto di tappeto-puzzle morbidoso o un pezzo di tappetino di gomma per fare ginnastica. 
Il nostro tappeto-puzzle ha le letterine che si tolgono e mettono al centro di ogni piastrella e non si riusciva a ritagliare un pezzetto quadrato abbastanza grande, così ho ritagliato tre rettangoli dal tappetino di gomma blu. Gli altri due ritagli li ho usati per gli altri due kit. Ho cucito la parte di maglietta attorno alla gomma, in meno di 30 minuti avevo creato il piccolo telaio per allacciare i bottoni.
Visto che avevo cominciato un lavoro... ho pensato di fare altri due kit: uno con dei gancetti metallici e uno con un laccetto per scarpe.
Ho usato del pile rosso per il kit con i gancetti metallici e un pezzo della piscina gonfiabile che ho ritagliato perchè aveva più di un buco!
Devo dire la verità... pensavo che questi kit piacessero al mio Topastro. Invece ci ha giocato dieci minuti e poi ha continuato a provare a infilare i bottoni nelle asole usando il suo grembiulino per l'asilo :-)
Un altro gioco che ho proposto al Topastro in questi giorni è caminare su una linea a forma di ellisse. Abbiamo usato il nastro isolante blu per creare la linea, (la nostra somiglia più ad un cerchio un pochino schiacciato), e Topastro si è divertito un bel po', dopo che gli ho mostrato come fare, a camminare scalzo sulla riga blu. Lui non riesce ancora a mettere i piedini perfettamente sulla linea ma il gioco gli è piaciuto! Lo ha fatto anche con un piattino di plastica che conteneva fagioli perchè non ho osato dargli un bicchiere colmo di liquido colorato...
Quando si è stancato di camminare ha iniziato a ballare intorno ala linea e poi a roteare su stesso all'interno dell'ellisse, fino a quando ha detto: perchè la casa gira? Si è inventato anche il gioco del lancio del fagiolo e lancio della boccia magica. Si è messo al centro dell'elisse e lanciava, facendola strisciare sul paviemento, una delle sue bocce magiche. Con i fagioli invece ha fatto il gioco opposto: lanciare i fagioli al centro dell'elisse. Inutile che io dica che a casa nostra i fagioli sono ovunque: sul pavimento, sotto i letti e i divani, nel bagno...
Sempre con i fagioli, Topastro mi ha proposto di giocare a indovinare in quale pugno ne aveva messo uno e mi fa tanta tenerezza. Apre le manine davanti a me, sistema il fagiolo e poi mi dice: indovina dov'è!
Telai allacciature - Mammafelice
Scarpina di feltro - Il sorriso dei miei bambini

giovedì 3 marzo 2011

Casetta di cartone per orsettino

In casa nostra le scatole di cartone, grandi e piccole, si trasformano spesso in giochi. Abbiamo realizzato una mini cucina, una fotocamera digitale, la capanna per il presepe, un teatrino delle ombre, un trenino e diversi altri giochi.
Un gioco semplicissimo che non ho mai postato qui sul blog è la casetta. Topastro e Pollo, il gatto maschio di casa, se la sono contesa per un po' perchè anche a Pollo piacciono molto le scatole di cartone e se ne vede una ci salta subito dentro. Ma Topastro voleva una casetta per il suo piccolissimo orsetto e io l'ho aiutato a cercare oggetti per arredarla.
Abbiamo recuperato una piccola scatolina che è diventata un tavolino, ricoperto da un pezzettino di stoffa gialla che funge da tovaglia. Un piccolo rotolo di cartone è diventato il wc e un pezzettino di pile rosso un tappeto.
Una vecchia scatolina di legno che conteneva the si è rivelata perfetta come lettino! Ho ritagliato una porticina e con un gancetto ho creato anche la maniglia.
La casetta fatta con la scatola di cartone girava per casa da diverso tempo quando mi sono ricordata di questo post di Piccolalory e ho chiesto a Topastro di scegliere delle figure per arredare ulteriormente la casetta dell'orsetto. Topastro ha scelto tre orolori e alcuni mobili :-)

mercoledì 2 marzo 2011

Muffin per il Santa Lucia

Questa ricetta è quella che uso solitamente per preparare i muffin, niente di speciale negli ingredienti. E non si tratta neppure della ricetta originale, a me piace farli così, sono buoni, soffici e con pochi grassi. Di speciale c'è invece un'iniziativa, lanciata da Caris, per mettere in evidenza il fatto che il reparto di neuro-fisiologia della Fondazione Santa Lucia di Roma probabilmente verrà chiuso per mancanza di fondi.
E così Caris ha mobilitato il mondo dei blog per creare un passaparola. Chissà che tante persone tutte insieme non possano far cambiare idea le persone che hanno il potere di decidere se chiudere o meno un reparto del genere.
Nel frattempo Caris vuole raccogliere tante ricette allegre e colorate e regalarle al reparto citato sopra. Ed eccoli qua i dolcetti che preparo molto spesso, a volte con scaglie di cioccolato, altre volte con uvetta oppure farina di cocco, insomma con l'aggiunta di ciò che vi piace di più.
Ingredienti principali:
300 gr farina
200 gr zucchero
80 gr olio di semi di mais
1 vasetto piccolo di yogurt alla vaniglia
1/2 bustina di lievito per dolci, (8 grammi)
2 uova
il succo di due arance (oppure un altro vasetto di yogurt)
Si amalgamano gli ingredienti fino a ottenere un composto piuttosto morbido, della consistenza di uno yogurt denso. Io aggiungo più o meno succo di arancio per creare la giusta densità del composto. In alternativa potete mettere due vasetti di yogurt invece di uno solo. Anche perchè tra poco di arance non se ne troveranno più. La maggior parte delle volte io li preparo semplici, non li coloro. Questa però è un'occasione speciale e un pochino di colore ci vuole! Si divide l'impasto in bicchieri o scodelline e si colora con poche gocce di colorante alimentare. Azzurro, rosso, verde, giallo... Magari anche del cacao :-)
A questo punto potete aggiungere scaglie di cioccolato, uvetta, nocciole... Si mettono i pirottini di carta dentro la teglia con gli appositi buchi e si riempiono con l'impasto, fino a circa un centimetro dal bordo di carta. Per i muffin colorati ho messo dell'impasto di tre colori diversi a strati e ho ricoperto con granella di zucchero.
I muffin si cuociono in forno a 180° per circa 20 minuti, io utilizzo sempre uno stecchino di legno per controllare che siano cotti alla perfezione. Non vanno cotti troppo, altrimenti perdono la loro morbidezza. Purtroppo bisogna aspettare che si raffreddino per gustarli, e magari tagliarli a metà e farcirli con crema di cioccolato!
Ed ecco il banner dell'iniziativa, qui sopra. Se volete partecipare anche voi e regalare una ricetta nuova o vecchia, da pubblicare o già postata, andate a leggere
qui.