lunedì 30 gennaio 2012

Giocare con i bottoni

Vi ho parlato di storie di bottoni e in tante avete commentato che da bambine giocavate con la scatola dei bottoni della mamma o della nonna. Anche Giorgio Gallavotti ha scritto nei commenti che era un gioco molto comune e che oggi sta scomparendo.
Visto che siamo in tante ad amare giochi semplici e creativi voglio elencare in questo post le attività che si possono fare con i bottoni e gli usi diversi da quello principale che è tenere uniti due lembi di tessuto. Io ho usato i bottoni come occhi per pupazzi: pinguiniconigliettibamboline, follettifacce a cui crescono i capellimostri per Halloween... 
Si possono creare dei telai delle allacciature Montessori con materiale casalingo. Io ho usato una maglietta con bottoni colorati che Topastro non poteva più indossare perchè ornmai troppo piccola. 
Si possono realizzare delle decorazioni natalizie molto carine e a costo zero. Io ho usato vecchi cd, ritagli di tessuto, nastri e bottoni. Mammafelice ha decorato degli alberelli di pannolenci e fatto una ghirlanda di bottoni. Di ghirlande in rete se ne trovano altre, di tutte le dimensioni. Anche la palla per l'albero è carinissima.
Se avete una bimba potete creare insieme dei bellissimi elastici per capelli personalizzati. Supermamma ha creato anche mollette chiudi pacco, portachiavi, spille e cerchietti utilizzando dei bottoni con forme simpatiche: coccinelle, casette, fiorellini...
Io e Topastro abbiamo usato i bottoni pure per dare una forma diversa dal solito ai nostri biscotti. E' stato divertente premere i bottoni sull'impasto. Paola invece ha cucinato dei biscotti a forma di bottoni ispirandosi al libro "Coraline". 
Tempo fa avevo preparato anche un piccolo memory che va benissimo per giocare al ristorante mentre si aspetta la pizza. Se non volete incollare i tappi potete semplicemente nasconderli sotto ai tappi di plastica delle bottiglie del latte o succhi di frutta.
Ho usato i bottoni anche per realizare i pomelli della cucina fai da te per Barbie. In questo caso di tratta della parte posteriore dei bottini mettalici per jeans. Sempre con gli stessi bottoni ho creato una bacchetta magica-sonaglio
Se avete bimbi non troppo piccoli, o magari sotto la vostra stretta supervisione, (per evitare che qualche bottone venga incidentalmente ingerito), potete dare una scatola di bottoni ai vostri bimbi. 
Topastro ha subito trovato diversi modi per giocare con i bottini senza bisogno di suggerimenti da parte mia. Gli ho messo a disposizione un vassoio, un foglio, vasetti dello yogurt e un cucchiaio. I bottoni sono stati usati come pappa per le bambole o per i travasi spostandoli da un contenitore ad un altro con l'aiuto di cucchiai e mestolini. 
Si possono creare collane  o braccialetti infilando i bottoni in un filo di lana. Si possono dividere i bottoni per colore, dimensione, fare disegni, lettere, e imparare a contare... Si può improvvisare un gioco delle pulci o una dama, i maschietti disporranno i bottoni in una lunga fila dichiarando che si tratta di un trenino :-)
Ai bimbi più grandi potete insegnare a cucire i bottoni su un pezzo di tessuto per formare un bel quadro da appendere. Molti di questi giochi che ho elencato sono molto divertenti e, come dice Yummymummy, stimolano la coordinazione oculo manuale, affinano la motricità fine e aiutano la concentrazione.
Insomma sono giochi perfetti da fare in casa in queste lunghe giornate fredde e sono a costo zero. Ricordatevi di togliere i bottoni agli indumenti che sono diventati inutilizzabili prima di buttarli via. Così la vostra scatola dei bottoni diventerà sempre più ricca.
Vi segnalo anche un post di Mammafelice che elenca altri modi creativi per l'utilizzo dei bottoni: decorare cornici per le foto, metterli in una ciotola trasparente a scopo decorativo, creare un vasetto di fiori, lettere o figure geometriche con l'aiuto di un filo di metallo, ...
Anche Linda ha scritto un post con alcune idee: creare con i bottoni. Qui sotto potete sorridere del metodo inventato da Topastro per trasferire i bottoni da un contenitore ad un altro, un metodo "per fare prima" :-) 
Io e Topastro abbiamo anche fatto una gara di torri di bottoni. E' piuttosto difficile impilare bottoni, specialmente se si usano bottoni non completamente piatti, provare per credere! 
A turno di posa un bottone sulla torre e chi la fa cadere perde. Oppure si creano diverse torri, vince chi riesce a farla più alta o ad usare più bottoni. 
Al momento non mi vengono in mente altre idee per l'utilizzo alternativo dei bottoni ma potete lasciare i vostri suggerimenti nei commenti :-)
Qui sopra il Topastro ammira la collana che ha pazientemente creato infilando più della metà dei bottoni contenuti nella nostra scatola.
Vi segnalo infine il video di Lindacome fare un bottone personalizzato con il kit di il Crea Bottoni. Sembra molto facile da usare, poco costoso e si possono creare bottoni con tessuti che abbiamo in casa :-)

sabato 28 gennaio 2012

Sacchettini

Oggi ho cucito questi sacchettini con tessuti e nastrini riciclati. Non sono carini? Inizialmente ne avevo fatto uno, per Topastro, poi non sono riuscita a smettere di cucire :-)
Il sacchetto di Topastro è bianco con i pallini neri e naturalmente è stato riempito di bottoni. 
In questi giorni Topastro ha scoperto tanti giochi usando i miei bottini in tanti modi diversi. 
Lunedì il post con i giochi...

venerdì 27 gennaio 2012

Venerdì del libro: giorno della memoria

Oggi poche parole. Una pila di libri, che sono solo alcuni di quelli che ho letto riguardanti lo sterminio di ebrei, zingari, omosessuali... Sono passati tanti anni dai giorni in cui tutte quelle persone, che non avevano fatto nulla di male e non avevano colpe, sono state torturate ed uccise. Per qualcuno forse i ricordi non sembrano così lontani, magari c'è qualche nonno che può ancora raccontare ai nipoti gli orrori a cui è sopravvissuto.
Tutti gli altri dovranno accontentarsi di leggere sui libri queste tristi storie, sforzarsi per immaginare cosa hanno provato le persone che hanno vissuto in un campo di sterminio come Birkenau. Quando guardo le scene di uno dei tanti film riguardanti questo tema faccio davvero fatica a convincermi che si tratta di fatti realmente accaduti.  Eppure è così. E purtroppo l'uomo fatica ad imparare dai propri errori. Se così fosse oggi non ci sarebbero guerre, sterminii e atti di violenza verso minoranze, generi...
Io ci spero, soprattutto per mio figlio, che questo giorno della memoria serva a far capire all'uomo che tutti possono scegliere se compiere buone azioni o cattive azioni.

Diario - Anna Frank ISBN: 9788806275570
Piepel - Ka-tzetnik 135633 
Comandante ad Aushwitz - Rudolf Höss ISBN:  9788806173845
L'amico ritrovato - Fred Uhlman ISBN: 9788807810541
Quando Hitler rubò il coniglio rosa - Judith Kerr ISBN: 9788845235429
Il bambino con il pigiama a righe - John Boyne ISBN: 9788817022538
Se questo è un uomo - La tregua - Primo Levi 
Il libro di Edith - Edith Velmans ISBN: 9788876845727
L'uomo dalla giacca blu - Odoardo Magotti 

mercoledì 25 gennaio 2012

Portagiochi e salvasedile per auto

Quando Topastro era piccino avevo un piccolo pannello con tre tasche attaccato sul retro del sedile del passeggero, in auto. Ci tenevo giochi, fazzoletti di carta, libricini... Poi Topastro è cresciuto e i suoi piedoni hanno iniziato a dare calci fuori dal pannello e anche se so che ne vendono di tutti i tipi, materiali e colori, ho deciso di fare un portaoggetti e salvasedile con le mie manine.
Il solito tessuto blu che avevo in casa, sintetico e molto resistente, tanto che per fare due portaoggetti ho rotto due aghi! Qui sotto, se vi interessano, le misure. Il mio pannello ha due tasche in alto e due più in basso. Ho rifinito i bordi, anche quelli delle tasche, facendo due risvolti al tessuto. Ho attaccato dei lacci creati con lo stesso tessuto piegando una lunga e sottile striscia di tessuto. Prima i due lati lunghi verso l'interno e poi a metà.
I lacci per legare il portaoggetti al poggiatesta sono lunghi circa 40 cm mentre quelli in basso 50/60. Io li ho legati sul davanti del sedile. Non saranno tanto estetici ma a me va benissimo così. Nelle taschine Topastro ha: fazzoletti di carta, manopoline bianche fatte da me, (la mattina quando entriamo in auto è freddo e lui può infilare in fretta queste manopoline), automobiline, libricini, macchina fotografica usa e getta non funzionante, un labirinto come questo, pupazzetti, un videogioco con le batterie scariche, carte e non so che altro! 
Il portaoggetti è un oggetto comodissimo. Permette a Topastro di avere a portata di mano giochini per non annoiarsi in auto ed evita al mio sedile di diventare di una strana fantasia fatta da pedate di bimbo :-)
Che coincidenza, pochi giorni fa anche su questo blog è stato pubblicato un post con un salvasedile fai da te: CreaFamily.

lunedì 23 gennaio 2012

Storie di bottoni

Sabato pomeriggio sono stata in luogo un po' magico, dove vivono tanti personaggi della storia. Ho trascorso un'ora e mezzo, quasi due, ad ascoltare storie di bottoni. Poco interessante? Tutt'altro! Sinceramente non pensavo ci fossero così tante storie dietro a questi piccoli oggetti rotondi. 
E così ho scoperto che ci sono bottoni di ogni forma, con due buchi, quattro buchi, un anello sul retro e anche con tre buchi. Ho scoperto che ci sono bottoni di mille materiali diversi. Che esistono bottoni poveri, bottoni preziosissimi, piccoli, grandi, per diverse occasioni, incisi, dipinti... ma tutti hanno una cosa in comune: raccontano storie! 
Non avevo mai pensato che i bottoni potessero raccontare la storia dell'umanità. Non posso che consigliare la visita al Museo del bottone soprattutto ai ragazzi che vanno a scuola! A tal proposito vi segnalo che c'è anche un bottone forse ispirato dall'opera svolta da Maria Montessori, bottone che non ho fotografato, potete ammirarlo qui, (pagina facebook del Museo). Il bottone risale al 1910 circa e veniva usato per abiti da lavoro. Chissà se chi lo ha creato pensava a tutti i bimbi a cui Maria Montessori ha insegnato a leggere e scrivere grazie all'alfabeto mobile fatto di lettere in legno. 
In contrasto con il semplice e umile bottone con le lettere ci sono tanti bottoni preziosi, in oro o diamanti che i nobili usavano per ornare i loro vestiti. Solo pochi di essi servivano per abbottonare il vestito, gli altri erano solo decorativi, per mostrare quanto era ricco chi li portava. Ad esempio Francesco I re di Francia, per mostrare la propria ricchezza, si fece cucire un abito con 13.600 bottoni d'oro!
Anche i servi dei nobili portavano bottoni "importanti sulle loro divise. Questi avevano lo stemma del casato. A seconda della ricchezza del casato si potevano vedere abiti con tanti bottoni in materiale prezioso oppure con pochi bottoni in materiale più povero. Anche le corone incise sul bottone avevano un significato: con cinque punte Duca, con sette punte barone, con nove punte uguali Conte... Incredibile quanto si poteva capire osservando un semplice bottone. 
Io non posso raccontarvi tutto quello che Giorgio, con tanto entusiasmo, ha narrato quel pomeriggio, ma ho davvero capito che ogni epoca, evento storico, scoperta,... si rispecchia nei bottoni dei vestiti! Qui sopra un bottone dedicato alle prime automobili. Volevo mostrarvi i bottoni vittoriani, che ho fotografato ma l'immagine è proprio bruttina. Si tratta di bottoni neri ma finemente lavorati e dalle sfaccettature luccicanti che sono stati voluti dalla Regina Vittoria d'Inghilterra per essere indossati in segno di lutto per la morte del marito, (1861).
Il bottone qui sopra, racconta Giorgio, è stato trovato nel campo Birkenau e a causa del fuoco, (forse quello che è stato appiccato dai tedeschi per nascondere al mondo le prove di quello che succedeva nel campo di concentramento). Questo bottone era in vetro, con decorazioni in oro. Ed ecco come è diventato per colpa delle cattive azioni di alcuni "uomini".
Qui sopra invece un bottone degli anni 1970 molto bello, Giorgio dice che è uno dei suoi preferiti. Sul metallo sono incisi i simboli di USA e URSS, vicini, a simboleggiare la fine della tensione tra due grandi potenze. La pace.
Sempre degli anni 1970 il simpatico bottone qui sotto. Un bottone in piombo per camicia da donna.  
Qui sotto due bottoni dedicati al telefono! Un'importante mezzo di comunicazione, così come lo sono i bottoni :-) Al Museo ci sono bottoni con miniature di personaggi storici, bottoni con fiori, mosaici, simboli di Paesi, (boomerang, Tutankamon, casette africane, draghi, ...), e di partiti politici. E poi personaggi di favole, come il lupo che vedete un po' più sotto, Biancaneve e i sette nani, Pinocchio, marchi di stilisti famosi... 
Ho anche scoperto che uno dei materiali che si usano per fare bottoni, (oltre a legno, corno, vetro, metallo, madreperla, ...), è un semeo tropicale che si chiama corozo. Questo seme ha le stesse caratteristiche dell'avorio. E' resistente e inoltre può essere tinto in vari colori.  
Un altro materiale strano usato per fare bottoni è la galalite. Una "plastica" ricavata dalla caseina, (proteina del latte). Anche questo materiale può essere tinto e lo si può lavorare facendogli assumere le venature di materiali naturali come legno, tartaruga...
Concludo il post raccontando la mia storia dei bottoni. La prima foto di questo post, quella quadrata, con tanti bottoni anonimi riposti in un un mobiletto porta lavoro per cucito l'ho scattata a casa mia. Avete presente quei mobiletti di legno a due o tre piani, con manico e rotelle? 
Quello qui sotto era della mia nonna Palmira e lo conservo con amore in camera mia. Quando ero piccola andavo a trovare la nonna ogni domenica, a volte i miei genitori mi portavano da lei il sabato e tornavano a prendermi la domenica. Mia nonna cuciva, con una Singer degli anni 1930, (se qualcuno sa darmi qualche informazione riguardo questa macchina da cucire...), aiutava la sarta che abitava nella casa di fronte alla sua. A me piaceva giocare con i bottoni.
A volte la nonna mi dava un lungo filo di lana in cui infilava un ago e mi permetteva di fare una collana di bottoni! Sono dei dolci ricordi! Se questo post vi è piaciuto dovete ringraziare Giorgio che ogni giorno racconta a tutti coloro che entrano nel suo Museo queste belle storie con tanto entusiasmo!
Altre info le potete trovare qui: bottoni di Giorgio Gallavotti e qui: Nuovo Museo. Il Museo si trova a Santarcangelo di Romagna in via Della Costa 11. In inverno è aperto dal martedì alla domenica 10-12 e 15-18 mentre in estate 10-12 16-18,30 21-23,30. Lo trovate anche su facebook
A proposito: il museo, che inizialmente ospitava 8.500 bottoni, oggi ne ha circa 11.000 grazie alle donazioni di tanti privati. Quindi se avete qualche bottone particolare di cui non sapete che fare...
Qui potete vedere le foto e qualche racconto dei bottoni di Sandra: I BOTTONI.

venerdì 20 gennaio 2012

Venerdì del libro: Canzoncine in inglese

Anche oggi partecipo al venerdi del libro di Paola. Con un libro di canzoncine in inglese. Io e Topastro ascoltiamo canzoncine in inglese da ormai due anni e ce ne sono davvero di molto molto carine! Questo libro non contiene le nostre preferite, credo abbiano scelto delle canzoncine molto facili, in cui si ripete diverse volte lo stesso ritornello e si aggiunge qualche parola nuova nella strofa successiva. Insomma proprio un libretto adatto per imparare qualche parola in inglese. 
Le canzoni contenute nel cd sono:
Tommy Thumb -- London bridge is faling down  -- One, two, buckle my shoes  -- Hickory Dickory dock  -- Ring-aring o' roses  -- Head, shouldes, knees and toes  -- Let's all clap hand together  -- Baa, Baa, black sheep  -- The wheels of the bus
All'interno del libro ci sono i testi delle canzoni e delle belle illustrazioni. Le canzoncine, che potete ascoltare anche su youtube, (Tommy Thumb - London Bridge is falling down - Head, shoulders, knees and toes - Baa, Baa, black sheep ...), hanno un ritmo abbastanza lento e le parole son scandite in modo che si riescano a capire. Insomma molto carino!
Canzoncine in inglese. Con CD audio ISBN: 9788809768062

giovedì 19 gennaio 2012

Grazie

Questo è un post di ringraziamento. Per tutti gli auguri che ieri hanno invaso la mia bacheca facebook, i commenti al post E oggi son 40!, i messaggi sul cellulare, le tefonate e le mail!
Ieri mi sono svegliata e come prima cosa ho scoperto di aver vinto il giveaway di WorldWideMom. Grazie! Non vedo l'ora di ricevere i souvenir da Las Vegas! Sono andata al lavoro e tanti mi hanno mandato i loro messaggi di auguri tramite skype. Ho ritirato il pacco con il libro vinto al giveaway di Elegraf. Grazie! Del libro ne parlerò sicuramente in seguito perchè  è molto molto carino!
Rientrata a casa ho trovato mio babbo che mi aspettava per consegnarmi dei fiori e poco dopo ho letto questa bellissima mail che condivido, dopo aver chiesto l'autorizzazione, con voi:


Ciao Claudia
Oggi compi quarantanni. Incredibile a mio avviso potevi arrivare al massimo ai trenta, complimenti.
Ieri sera quando ho chiuso il Museo D'Artagnan  mi ha incaricato di farti i migliori auguri di buon compleanno. A lui naturalmente si sono associati Lorenzo il Magnifico, Maria Terera d' Austria, la seconda moglie di Napoleone, Maria Antonietta oltre a tutti i personaggi presenti nel Museo, ma anche tutti quei bottoni che apparentemente sono anonimi, ma raccontano la storia dell' umanità perchè sono stati in tutti i posti del mondo: dai palazzi dove si decidevono i destini dei popoli alle carceri dove venivano martoriati i detenuti.
Hanno deciso in comune accordo, ed io mi associo, di scriverti questo: “.... ti  auguro che il tuo mondo futuro sia pieno di sorrisi, allegria, speranza, amore, pace nell’ anima con la gioia nel cuore … “
Mi piace aggiungere una frase dello psicologo Daniele Canini“Se possiamo sentire la nostra positività, la nostra fragilità e la nostra tenerezza, il mondo ci apparirà tenero. Se sentiamo la nostra durezza e la nostra rigidità, saremo sempre in lotta con il mondo”.
Di nuovo AUGURISSIMI
Giorgio Gallavotti
P.S. un bacio al  ... TOPASTRO
Io non so commentare con le giuste parole questi auguri così belli e sinceri... Però do un consiglio a voi: ogni volta che andate a Santarcangelo fermatevi  al Museo del bottone, presentatevi al signor Giorgio Gallavotti e chiedetegli di raccontarvi una storia! Se abitate troppo lontani, beh... la prossima volta che andrò al museo mi farò raccontare una storia e chiederò il permesso di pubblicarla sul blog :-)
Nel pomeriggio è venuta a trovarmi un'amica con il suo bimbo. Abbiamo mangiato i muffin e bevuto il the. Ho anche spento la candelina, messa sopra  ad un muffin. Questa amica mi ha portato un regalino graditissimo: un cestino con spolete di filo, spilli e toppe per abiti da bimbo! Grazie!!
Ed ora veniamo al vincitore del mio giveaway. Avete partecipato in tantissimi e questa volta invece dell'estrazione con un biglietto per ogni commento ho chiesto a Topastro di scegliere un numero e lui ha detto: 13. Il tredicesimo commento è quello di Violette. Congratulazioni! Spero che gradirai il mio regalino. Aspetto il tuo indirizzo per spedire gonna, mantello e copricapo!

mercoledì 18 gennaio 2012

E oggi son 40!

Pollon72, ovvero mamma Claudia, oggi compie ben 40 anni! Mamma mia...
Acciacchi vari a parte, (e in questi ultimi mesi mi son fatta mancare poco o niente), io non me li sento. Sono ancora una bambina, quella della foto qui sotto, in quel passeggino antico con l'ombrellino parasole. Non ho idea di dove sia stata scattata la fotografia.
Tutte le foto di questo post, tranne l'ultima, provengono da un album con la copertina di finta pelle lavorata, di quelli con le pagine leggermente adesive su cui si posava la fotografia prima di richiudere la pellicola di plastica trasparente che proteggeva le immagini. Le ho scannerizzate anni fa e ogni tanto mi piace guardarle. 
Questa panchina era davanti a casa della mia nonna Palmira. Non so se è ancora lì.  La prossima volta che io e Topastro andiamo a raccogliere castagne matte controllo! Stranamente indosso abiti che sembrano comprati in qualche negozio ma la gonna, quella forse potrebbe essere stata fatta a mano. Mia madre cuciva, lavorava con uncinetto, ferri e una macchina-maglieria. Realizzava abiti, maglioni, sciarpe, astucci per la scuola...
Qui sopra sono nel "giardino" della casa in cui ho vissuto per quasi tutta la mia vita da figlia tranne, mi pare, il primo anno di vita. Attorno a casa non c'era nulla! Solo cantieri di case in costruzione. E la via era chiusa, in fondo c'era il prato. Ora è aperta e dall'altra parte c'è il polo scolastico di Viserba. Mentre frequentavo la terza elementare la scuola fu portata a termine e noi ci trasferimmo a metà anno in quella scuola bellissima. I primi due anni e mezzo di scuola li ho passati in aule ricavate da vecchi appartamenti in una palazzina poco lontano dalla scuola vera. Il vestitino nero ce l'ho ancora! Lo indossa ogni tanto una bambola molto grande che mi hanno regalato quando avevo sicuramente più di 12 anni.
Qui sopra di nuovo davanti a casa della nonna, non so quanti anni avevo, nell'album non ci sono date, nessuna scritta, neppure dietro le foto. 
Qui sotto, stesso posto, con abitini fatto dalla mamma. Mi pare che mia madre lo abbia fatto, uguale, per me, mia sorella e alcune altre bimbe. Mi pare di aver conservato pure questo. E' molto bello. Di tesuto bianco con particolari a fiori e decorato con una farfalla ricamata e tanti nastrini di diversi colori.
Penso che tutte le foto siano state scattate con la macchina fotografica qui sotto. Una vecchissima Bencini Koroll II, italiana che monta pellicole di medio formato, (120). L'ho usata anche io da ragazzina. Non ha un gran valore ma è un caro ricordo! Questa sera alle 22:30 si chiude il mio giveaway e nei prossimi giorni annuncerò chi sarà il fortunato che riceverà gonnellina, copricapo e mantello!
P.S.: visto che è il mio compleanno me lo fate un regalino? Cliccate qui per aiutare Famiglie SMA a salire nella classifica? Le prime tre organizzazioni riceveranno una donazione :-)
...il post era pronto per essere pubblicato, magari in tardi mattinata, e come ogni mattina mi preparo il cappuccino che bevo mentre leggo le mail e gli aggiornamenti su FB, sui blog. Scorro le prime mail di auguri, (grazie!), e poi trovo quella di Elena in cui mi annuncia che ho vinto il suo giveaway. Degli oggetti carinissimi marchiati Las Vegas! Potete vederli qui. Grazie Elena per questo regalo di compleanno!!! 

lunedì 16 gennaio 2012

Mantello per Carnevale

Manca poco a Carnevale e Topastro continua ad affermare che lui si vestirà d Ben 10... va a finire che mi tocca creare un costume identico a quello dell'anno scorso! Lo avevo fatto molto su misura, senza la macchina per cucire, e ora è veramente troppo piccino per essere indossato! Però quest'anno ho la macchina per cucire e quindi spero di poter accontentare le richieste di Topastro, qualsiasi esse siano!
Nel frattempo ho realizzato un mantello, da aggiungere alla gonna al copricapo, un regalo per il mio giveaway, (avete tempo fino a domani sera per partecipare).
Il mantello è facilissimo da realizzare e per carnevale è un accessorio che si adatta a tanti travestimenti a seconda del colore di tessuto che si utilizza e dei dettagli. Un mantello da re, principe, pirata, mago, cavaliere, Superman, Batman, Zorro e tanti altri personaggi... 
Se qualcuno ha voglia di cucirne uno... è proprio facile. Vi lascio le misure che uso per un bimbo di 3/4 anni. Bisogna aggiungere un paio di centimetri per ogni lato per realizzare gli orli e la coulisse attorno al collo. Io di solito uso del tessuto dorato, argentato o comunque luccicante per rifinire i tre bordi laterali e quello in fondo. Sul lato in altro creo una coulisse in cui inserisco un elastico. Aggiungo due fettucce per legare il mantello al collo e dettagli vari come cuori, stemmi...
Qui potete vedere alcuni degli altri mantelli che ho cucito:
mantello per principe azzurro
mantello blu con stemma
mantello per re
mantello per mago
Ne ho fatto anche uno bianco con un cuore, per una piccola regina, ma non ho foto!