giovedì 3 gennaio 2013

Compiti per le vacanze

No... Topastro non frequenta la scuola primaria ma l'ultimo anno della scuola per l'infanzia e i compiti non sono per lui ma per me! Le maestre hanno chiesto ai genitori di svolgere un compito per le vacanze. Ogni mamma o papà deve scrivere un racconto che abbia come tema l'acqua riferito alla nostra infanzia. Un ricordo bello o brutto in cui sia presente l'acqua...
Io ci ho pensato e ripensato ma non ricordo molto di quando ero piccola. I miei ricordi più lontani sono pochi: qualche episodio accaduto all'asilo, qualcun altro delle elementari e di giochi fatti in casa con mia mamma e mia sorella. Però l'acqua... Umhh... Io sono nata e cresciuta qui, vicino al mare. Ho sempre  vissuto a Viserba e mi ricordo che mia mamma portava me e mia sorella in spiaggia la mattina presto quando c'era la bassa marea e l'acqua del mare era bassa bassa. Dentro all'acqua, vicino alla battigia, ma non troppo, c'erano delle altalene. Non come quelle di oggi che sono di plastica, a forma di animaletto o con il seggiolino avvolgente che possono essere utilizzate anche dai bimbi piccoli. Erano delle tavolette di legno lunghe e strette a cui erano fissate due catene di corda o metallo che erano appese a dei pali di metallo, come quelli di una porta da calcio. In alto, a volte, c'era un piccolo cartello pubblicitario. A me piaceva, vicino alla riva, riempire il secchiello con acqua e sabbia, ci immergevo dentro le mani e poi creavo, sulla spiaggia, delle bellissime guglie. A volte facevamo delle passeggiate sulla battigia e in corrispondenza del Sourcion l'acqua era fredda fredda!
Quando sono diventata grandicella i miei genitori mi hanno iscritto a un corso di nuoto estivo in spiaggia. L'insegnante faceva salire me e altri bambini sul moscone e poi ci portava vicino agli scogli. Io avevo molta paura e quella volta non ho imparato a nuotare, in realtà neppure oggi so nuotare bene pero so stare a galla e nuotare a cagnolino.
Un'altro ricordo che ho sull'acqua è la doccia. A casa mia, quando ero piccola, si faceva la doccia. Avevamo anche la vasca, nel bagno più grande, ma per far prima e sprecare meno acqua usavamo la doccia del bagno piccolo. Mia mamma mi metteva il mastello per lavare i panni, (un grande secchio di plastica alto almeno 50 centimetri), proprio sotto al getto della doccia e io ci entravo dentro. Il mastello si riempiva e io mi lavavo. Poi sono cresciuta e  nel mastello ci entravo ancora ma l'acqua mi arrivava alle ginocchia.
Un bel gioco che mi ricordo riguardo l’acqua riguarda una mia amica di infanzia e la sua nonna che aveva una casetta in Via Sacramora, (la stessa via in cui c’è la famosa fonte d’acqua dove ogni tanto, armati di bottiglie di vetro, andavamo a prendere l'acqua buona). La nonna della mia amica aveva dei campi in cui coltivava frutta e verdura, galline e conigli. Io andavo insieme alla mia amica a giocare a casa della sua nonna che aveva anche un’enorme vasca di acqua davanti a casa. Lì dentro a volte ci tenevano al fresco i cocomeri mentre io e la mia amica fingevamo fosse la piscina delle nostre Barbie. Era molto divertente farle nuotare in quell’acqua freddissima. 
L'ultima cosa che riguarda l'acqua e i miei giochi di bambina sono i pasticci in balcone. Come tutti i bambini anche io da piccola avevo un set di pentolini e piattini e mia mamma mi permetteva, in estate, di paciugare sul balcone. Mettevo l'acqua nel pentolino, una manciata di spaghetti che spezzettavo con le mani e mettevo a cuocere al sole. L'acqua si scaldava e gli spaghetti piano piano diventavano mollicci. Una volta pronti potevo servirli alle mie bambole. 

Niente a che vedere con questo post ma su Pianeta mamma potete leggere la mia intervista: Liberi di esplorare.

10 commenti:

  1. Che bello però crescere al mare!

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    1. E' molto bello mammadisera. E ormai sono abituata ai rumori e odori di mare, non potrei mai allontanarmi da qui :-)

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  2. Eheheh anche a me piaceva tanto paciugare da piccola! I Viserbesi sono fortunati. Nell'acqua ci sono nati e non solo in quella del mare. Penso alla fonte Sacramora, alla sorgente del Sourcioun, al fatto che ognuno in giardino ha la sua fontana che pesca direttamente dalle falde. E come facevi tu, anche oggi l'acqua andrebbe risparmiata, è un bene troppo prezioso! ;)

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    1. Ciao Danda... grazie! Il tuo commento mi ha fatto tornare in mente altri ricordi di bimba sull'acqua e li ho aggiunti al post. Me lo ricordo il Sourcion sai :-)
      L'acqua è preziosa, hai ragione!

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  3. sì ma io potrei morire se avessii compiti!!! hehehehe....
    comuque invidio chi è cresciuto al mare, davvero.
    Ora che vivo in una specie di città di mare mi ritrovo a passeggiare sulla spiaggia e penso che sono proprio fatta per questa vita!

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    1. Per fortuna questi compiti erano facile e, devo dire... pure divertenti!
      Vivere vicino al mare è veramente stupendo. Poter ammirare il mare tutto l'anno in ogni sua sfumatura: odore, rumore, onde, il paesaggio... beh non c'è niente di più bello della natura

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  4. Buon anno a te e al Topastro !!! ti mando un pensierino virtuale : in realta' pensavo di averti scritto stamattina, ma quslcosa evidentemente non ha funzionato...so' stordita!!!! lo trovi qui: http://www.inviaggioconnina.blogspot.it/2013/01/sono-diventataaffidabile.html?m=1
    Spero ti faccia piacere :-)

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    1. Grazie mille Nina! Certo che mi fa piacere!!! Felice anno a voi!

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  5. Che bella questa bimba tra le sdraio di legno!
    Anche io ho svolto il compito di Natale: un racconto per il giornalino. Che meraviglia queste scuole per l'infanzia. Buon Anno Claudia!

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    1. Eh si, oggi lettini e ombrelloni sono in alluminio ma una volta erano di legno! Anche tu compiti per le vacanze? Che bello! Sai che anno scorso, o quello prima, nella scuola comunale che frequenta ora Topatro hanno invitato i nonni pe raccontare come era la vita tanto tempo fa? I bimbi hanno ascoltato i racconti e costruito i giochi di una volta!

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