venerdì 7 febbraio 2014

Noi e la religione

Io non credo in nessun dio. Rispetto profondamente chi è convinto che esista un essere superiore che comanda su tutte le cose, a volte sono anche invidiosa della serenità e fiducia che queste persone hanno. Parlo delle persone che credono davvero, con il cuore.
I miei genitori non mi portavano a messa la domenica, sono stata battezzata in ospedale quando son nata, ho fatto la comunione e la cresima perchè lo facevano tutti e non di certo perchè mi hanno insegnato a credere nel Dio cristiano. Da ragazzina ho fatto parte di gioventù studentesca ma poi piano piano mi sono allontanata dalla chiesa. Attualmente non sono credente e non ho mai parlato a Samuele di Gesù o Dio, non l’ho mai portato a messa e Samuele non è battezzato.
Durante gli anni di scuola infanzia Samuele non è stato particolarmente attratto dai racconti su Gesù che venivano fatti durante l’ora dedicata alla religione cattolica, (ogni tanto mi ha riportato alcune parti ma non è mai stato colpito da questi racconti se escludiamo qualche caso particolare).
Premetto che io non ho assolutamente nulla contro la religione, contro chi crede. Samuele ha frequentato alcuni anni di scuola infanzia in una scuola privata cattolica e le preghiere non mi hanno mai infastidito. Durante i primi mesi di scuola primaria, quest'anno.  Samuele ha scoperto Dio!
Me lo dovevo aspettare ma son rimasta abbastanza stupida dal modo in cui Samuele ha appreso dell'esistenza di Dio, soprattutto dell'importanza che gli attribuisce. Confesso che a me l'insegnante di religione non è piaciuta sin dal primo momento. Si è presentata ai genitori durante la riunione di classe  a inizio anno dicendo che non riusciva a capire il motivo per cui alcuni genitori chiedevano l'esonero da religione visto che lei non faceva catechismo ma semplici lezioni di religione cattolica. Io son rimasta senza parole, (pensate al particolare che io non sono credente), son dall'altra parte della barricata, e l'ho trovata un'affermazione molto presuntuosa. Significa forse che tutti dobbiamo per forza credere in Dio, nel Dio della religione cattolica? Significa che non possono esistere persone che non credono affatto o altre che professano una religione diversa? A me risulta che ci siano famiglie che credono in diversi dei e mi pare normale chiedere l'esonero dalla lezione di religione.
Comunque lezione dopo lezione ho avuto solo la conferma che a me questa insegnante non piace. Capisco, sono razionale e obiettiva, che lei fa semplicemente il suo lavoro, che è appunto insegnare la religione cattolica e non storia delle religioni. Però non mi piace la visione che da ai bimbi del suo dio. Dopo neanche un mese di scuola Samuele ha iniziato a parlare di questo magnifico dio riportandomi ciò che la maestra raccontava in aula: naturalmente solo cose meravigliose. Ogni giovedì Samuele ha portato a casa il quaderno di religione per mostrarmi cosa avevano fatto di nuovo con tanto entusiasmo e io ho cercato di ascoltarlo, di fargli i complimenti...
Forse ho sbagliato io... Avrei dovuto esonerarlo da religione fin dall'inizio dell'anno ma mi dispiaceva escluderlo da questa materia perchè sarebbe dovuto uscire dall'aula, forse sarei dovuta andare a prenderlo prima del termine delle lezioni. Avevo paura si sentisse isolato e messo da parte e non mi pareva carino nei suoi confronti, soprattutto perchè non ho nulla in contrario contro la religione. 
In questo periodo, da circa un mesetto, mi sento spesso dire dal mio bimbo: mamma ma lo sai che Dio...
Un giorno sì e uno no Samuele mi illumina con le sue frasi pronunciate con tanto entusiasmo: mamma lo sai che la pioggia la manda Dio? Mamma lo sai che oggi ho pregato perché Dio mi faccia passare il raffreddore? Mamma lo sai che a me mi ha creato Dio? Mamma guarda che bella giornata di sole che ci ha regalato Dio! Mamma ma te lo sai che la Terra l’ha fatta Dio?
Io sono quadrata, razionale, scientifica. Credo ai numeri, alla matematica, alla scienza, al Big Bang. Ho provato a spiegare a Samuele che lui non è stato creato da Dio ma da mamma e papà, che la Terra, gli animali, la natura sono una conseguenza del Big Bang. Che esiste l'ecosistema e la pioggia nasce, lo hanno studiato anno scorso alla scuola infanzia, dall'acqua che evapora dalla terra e diviene vapore, nuvola e poi torna sulla terra sotto forma di pioggia. Lui però non mi crede. Un giorno mi ha detto:  mamma io non credo al Big Bang, io voglio credere a Dio, la maestra ha detto che queste cose le crea Dio. 
Forse dovevo parlare a Samuele di Dio? In parte credo sia colpa mia se ora lui ha tutto questo amore. Credo si tratti dello stesso processo che si attiva quando si proibisce qualcosa a un bimbo o glielo si nasconde. Vietate ad un bimbo l’uso di armi giocattolo e lui le desidererà tantissimo. Io non gli ho mai parlato di Dio e ora che lo ha scoperto gli pare una cosa meravigliosa.
Mi chiedo se sia giusto che una maestra, (di cui i bimbi hanno una stima profonda. Per Samuele le maestre son sempre state degli esseri supremi che hanno sempre ragione), racconti ai bimbi che Dio crea: cielo, uomini, alberi, luna, uccelli, lago, terra, natura, montagna...
L'uomo invece costruisce: casa, robot, barca, auto, bidone, libri, palla, zaino, gioco..
Lo noto solo che Dio crea solo cose belle, (che i disegni sono di colori vivaci e allegri), mentre l'uomo crea solo oggetti più o meno utili ma comunque oggetti inanimati e scuri?
So benissimo che la religione è un argomento delicato per cui potrei essere attaccata. Forse non potrò dare risposte a chi porrà domande ma siccome io son razionale e logica oso dire che Dio ha creato anche persone cattive, ha creato le malattie, i disastri naturali, (alcuni sono causa dalle azioni dell'uomo ma i terremoti?)... L'uomo è vero che costruisce robot, auto e fabbriche. In alcune fabbriche però si costruiscono oggetti che servono per salvare le persone. Le ambulanze sono auto ma ogni giorno corrono per salvare vite umane. L'uomo ha scoperto come curare tante malattie, l'uomo è in grado di creare opere d'arte meravigliose con le sue mani. 
Potrei fare un elenco lunghissimo delle cose belle e brutte che possono essere attribuite a Dio e all'uomo ma mi fermo qui. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. 
Naturalmente non posso decidere di esonerare Samuele da religione perchè a lui piace tanto e quindi gli farei un grosso torto oltre a quello di tenerlo all'oscuro della storia di Gesù. La conoscenza è sempre bene, la vorrei un pochino più equa ma credo che in questo caso sarà impossibile.

Ho aggiunto poco qui sopra l'immagine, con il programma previsto per l'insegnamento della religione cattolica durante il primo anno di scuola primaria. Non sapevo neppure esistesse... Ora le cose che ho letto sul quaderno sono un po' più chiare ma continuo a pensare che ogni argomento possa essere presentato in tanti modi diversi, alcuni più corretti e altri più simili ad un indottrinamento e siccome son bimbi e son facilmente influenzabili forse sarebbe meglio cercare di essere imparziali. Cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere

32 commenti:

  1. purtroppo è un argomento spinoso...come dici anche tu alla fine hai fatto conunione e cresima e alla fine secondo me passata la novità riuscirai a spiegare a tuo figlio che la religione cattolica come le altre religioni sono una fede e lui sarà libero di formarsi una opinione...magari tra un pò si appassionerà di scienza :)

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    1. Lo spero Barbara, nel frattempo mi tocca impegnarmi tanto per non dargli continuamente torto :-)

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  2. Ciao leggo sempre ma non commento mai.Io e mio marito non siamo credenti e alla scuola materna dopo che la maestra di religione aveva descritto nei minimo particolari la passione di Gesù(con tanto di chiodi che frantumano le ossa e sangue che sgocciola) a mia figlia di quattro anni, abbiamo deciso di esonerarla.Il risultato ottenuto è stato che lei si è sentita discriminata ed è voluta rientrare nel programma di religione.Alla fine quando lei mi racconta le cose che ha fatto Dio spiego semplicemente che ci sono persone che credono anche in un altro Dio e persone come la mamma che non credono che esista.Poi quando sarà più grande sceglierà lei.E spero vivamente che non mi chieda di andare a catechismo perchè ci andranno tante sue amiche...

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    1. Ciao Laretta, grazie per il tuo primo commento!
      Lo sai che è successa la stessa identica cosa nella scuola cattolica che ha frequentato Samuele! Però è accaduto anche in una scuola comunale vicino casa nostra. Io penso che ai bimbi si possa parlare di tutto: morte, catastrofi, guerre... L'importante è raccontare loro solo ciò che sono in grado di capire, non eccedere in particolari troppo crudi che non servono a niente! Anche io allora mi ero chiesta a quale pro raccontare ai bimbi che i chiodi erano stati piantati nelle mani di Gesù. Samuele me lo ha ripetuto per molto tempo... (tra l'altro questo episodio è proprio quello a cui accennavo nel post "Samuele non è mai stato colpito dai racconti durante l'ora di religione alla scuola infanzia se escludiamo qualche caso particolare).
      Anche io penso che non sia giusto esonerare Samuele da religione, gli farei solo un torto e cerco di fare proprio come te: gli spiego che io non credo, che ci sono persone che credono e lui è libero di fare come vuole. Però vorrei per lui informazioni corrette e non solo di parte perchè altrimenti come fa a decidere???

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    2. La penso esattamente come Chiara. Però penso anche che la maestra di Samuele non stia facendo una buona lezione. Anche io sono cattolica e credente. Per ora poco frequentante lo ammetto, un po' per pigrizia. un po' perché credo di più in Dio che nella chiesa in se. Ma questa è un'altra storia. La maestre di relgione di Stefano fa lezione stando più sulla teologia e sulle varie religioni in generale. Ovvero parla anche di altri tipi di religione. E anche a lui ha spiegato la creazione, e in effetti è rimasto un po' spiazzato dal contrasto con un film che avevamo visto sulla preistoria e sull'evoluzione, e io penso come Chiara che il Big Bang alla fine è comunque stato creato da un'entità superiore, come sono convinta che non siamo gli unici esseri pensanti dell'universo.
      Ora non prendermi per pazza però.
      Io forse cercherei a questo punto di spiegare a Samuele che non c'è un unica verità, magari facendoti aiutare da qualche teologo.

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    3. Ciao Elena, siamo due pazze perchè pure io sono fermamente convinta che noi non siamo gli unici esseri viventi e pensanti nell'Universo!
      Mi piace la maestra di religione di Stefano, ecco, io avrei voluto un'insegnante così. Più aperta. Penso che la scuola debba dare ai bimbi gli strumenti per decidere da soli cosa pensare, cosa credere. Magari si tratta di una fase passeggera per Samuele e come è arrivata se ne andrà... L'importante, per me, è che capisca quello che dici anche tu: che esistono tante verità. Poi un giorno lui sceglierà quella che ritiene più opportuna :-)

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  3. Personalmente io credo in Dio, ho ricevuto i sacramenti, e faccio seguire ai miei figli un percorso simile al mio. Ognuno ha il proprio credo. Si può credere semplicemente nell'Uomo. Non c'è altra differenza, per me.
    Da quello che racconti, mi sembra che il nodo della questione sia proprio il taglio che la maestra ha dato alle sue lezioni: mi sembrano più incontri di catechismo che lezioni di religione!!!
    Immagino che tu abbia ben sfogliato il testo di religione: non è (o non dovrebbe essere, mettiamola così) un'espressione della religione stessa, bensì una spiegazione, una panoramica di un punto di vista.
    Personalmente (e lo sottolineo, perché è il mio punto di vista, non ho pretese di verità ^_^ ) io avrei scelto di far esonerare il Samu. Non per tenerlo lontano dalla lezione, ma perché è una materia che viene influenzata molto dal credo dell'insegnate. Troppo, a quanto pare!!!

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    1. Ciao Carla, infatti quello che mi infastidisce è proprio il modo in cui questa insegnante fa religione, non la religione stessa. Non ricordo bene le lezioni di catechismo, sono passati così tanti anni, quindi non saprei. In realtà credo di aver sbagliato nel non chiedere informazioni prima dell'inizio della scuola sul programma di religione, infatti non so nulla di nulla... Colpa mia! Sì in effetti credo che l'approccio possa essere soft o duro a seconda dell'insegnante e io non ho valutato. D'altra parte mi pareva ingiusto escludere a priori una materia, credo che Samuele debba sapere chi è questo Dio, però pensavo glielo presentassero diversamente :-)

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  4. Ciao Claudia, eh sì, questo è un tema delicato e impegnativo.
    Non sono brava con i discorsi, per cui spero di non ingarbugliarmi :)

    Io credo in Dio e sono cristiana cattolica. Parto con una piccola premessa, perché altrimenti credo che le mie sembrerebbero frasi buttate lì a caso. :)

    Io sto capendo solo da qualche tempo cosa sia effettivamente la fede, perché spesso e purtroppo, nemmeno chi dovrebbe spiegarla la sperimenta, nel senso che viene spontaneo pensare che la fede sia credere in Dio e seguire i suoi comandamenti (molto sinteticamente) ed, tristemente, è quello che più spesso si sente anche in Chiesa.

    Fede è anche quello, ma prima di tutto è un avvenimento, l'incontro con una persona: Gesù.
    Senza quell'incontro, tutto il resto è solo liturgia.

    Ma non è facile, almeno per me non lo è per niente... :)

    Spero che le mie parole non sembrino altezzose o diano l'impressione di chi la vuol sapere lunga, però secondo me, anche se Samuele non avesse fatto religione, prima o poi credo che si sarebbe fatto delle domande. E quelle domande sono una cosa bella. Vuol dire che lui è Vivo. Vuol dire che tende all'infinito.
    Noi siamo fatti per l'infinito, infatti tutte le cose ci riempiono per un po', ma poi cerchiamo altro. Perché nessuna cosa di questa terra ci può corrispondere fino in fondo.

    Io, personalmente, certe volte mi accorgo che sono inquieta. Anche le cose che aspetto e che amo di più non mi corrispondono fino in fondo. C'è sempre qualcosa che manca.
    Sono qui nel mondo, ma non sono del mondo e per il mondo, ma per l'Infinito. E questo mi rende felice.

    Mi spiace che non ci sia feeling con la maestra... probabilmente e specialmente per il fatto che tu non credi, se l'insegnante fosse stata più empatica e dolce sarebbe stato più facile.

    Mi ha colpito il discorso dei disegni: natura tutta colorata e oggetti creati dagli uomini tutti scuri.
    E' vero, il creato è meraviglioso, ma l'uomo, come dicevi tu, crea oggetti utili e anche belli. Siamo creature di Dio e abbiamo in noi del buono. Lo esprimiamo anche così. :)

    Sul discorso delle persone cattive e degli oggetti negativi e distruttivi abbozzo solo il discorso del peccato (prima di tutto il peccato originale). Dio ci ama così tanto da lasciarci liberi... anche di sbagliare. Se ci permettesse di fare solo il bene, saremmo delle marionette nelle sue mani.
    Per noi è un padre. E come un padre soffre a vedere cosa combiniamo, ma ci lascia liberi pur cercando di indicarci la strada. Come noi facciamo con i nostri figli. ed è dura... durissima... specialmente quando i nostri bambini saranno più grandi, magari non più bambini.

    Ma non vado oltre altrimenti invece che parlare di religione, mi sembra di fare catechismo! ;)

    E a proposito di Big Bang... qualche settimana fa abbiamo visto con Riccardo un documentario sull'universo. Anche lui fa religione ma ora per lui il mondo non l'ha creato Dio ma si è formato da solo. :) Allora, è vero che noi non c'eravamo per vedere cosa effettivamente è accaduto, è vero anche che gli scienziati stanno studiando e hanno scoperto cose sorprendenti.
    Io, da credente, mi sento di pensare che questo Big Bang ci sia anche stato, ma è talmente straordinario che non può essere stato per caso, ma da Qualcuno che l'ha voluto.
    Questo è il mio pensiero e la mia fede, ed era solo per spiegarti il perché per me è così.

    Lo specifico perché, purtroppo e spesso, ci si sente dire che vogliamo far cambiare idea agli altri. ;)
    Ho solo voluto esprimere quello che di bello sento e vivo, e ti ringrazio per aver ospitato qui la mia esperienza.

    ciao ciao
    Chiara

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    1. Ciao Chiara, la mia prima risposta è per te perchè ho letto con grande emozione il tuo commento e penso che tu sia una bellissima persona. No, a me non pare per niente una lezione di catechismo, semplicemente le tue parole dimostrano che credi davvero con il cuore e che sei una persona sincera. Anche io son convinta che credere significa aver incontrato, chiaramente non fisicamente, un essere supremo. Io questo incontro non l'ho fatto ma non escludo che un giorno possa accadere. Io son felice per Samuele, se per lui questa scoperta è serenità ed entusiasmo, va bene. Mi spiace però che la maestra gli mostri solo le cose belle. Mi spiace se presto o tardi scoprirà altro e rimarrà deluso. Avrei voluto un primo contatto tra lui e la religione più soft, più conoscitivo, più storico... Mi ero dimenticata del peccato originale e del libero arbitrio visto che la religione non è argomento di cui non parlo tutti i giorni, grazie per avermelo ricordato. Capisco il tuo punto di vista sai, davvero, per te è normale che la maestra dica certe cose perchè per te sono vere. Infatti nel mio post lo avevo accennato... la maestra fa semplicemente il suo lavoro, sono io che la penso diversamente e alcune cose mi paiono eccessive o poco giuste. Potrei anche valutare di parlare con lei, e capire che cosa prevede il programma di religione perchè proprio non ne ho idea! Grazie mille a te per aver lasciato qui i tuoi pensieri.

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  5. Noi abbiamo iscritto i nostri bimbi (materna ed elementari) in una scuola cattolica, più per la struttura e i servizi che offriva che per una convinzione religiosa (cioè siamo credenti, ma anche noi non vogliamo che venga fatto loro il lavaggio del cervello). Anche FiglioPig è in prima elementare e penso che abbia lo stesso libro di testo di religione del tuo Topastro: anche io, come te, sono rimasta basita davanti a certe affermazioni sulla creazione (che anche da credente in Dio non mi sento di condividere). Io fin dalla scuola materna ho scelto la sincerità e trasparenza: ho spiegato ai miei figli che andavano in una scuola "particolare" perché c'erano le suore, si pregava, ecc e che c'erano scuole in cui non si parlava di Dio, non si pregava ecc. Gli ho anche spiegato che la creazione del libro di religione è una "spiegazione" che si da' la Chiesa, che in realtà ci sono altre spiegazioni (e gli ho raccontato del Big Bang)... gli ho detto anche che una volta si credeva che la terra fosse quadrata e piatta per fargli capire che gli uomini si danno delle spiegazioni con i mezzi che hanno e poi man mano che studiano e scoprono le cose arrivano a delle nuove conclusioni.... Quindi insomma, senza nulla togliere a Dio (in cui credo), ho cercato di fargli capire che quello che studia nell'ora di religione è solo un'interpretazione....

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    1. Ciao MammaPig, Topastro a scuola non utilizza il libro di religione. L'insegnante ci aveva detto, nella stessa riunione a cui ho accennato nel post, che non lo avrebbe usato perchè troppo simile, in alcune parti, a un testo di catechismo.... Non aggiungo altro!
      Però poco fa ho scoperto che esiste proprio un programma che stabilisce cosa studiano i bimbi durante l'ora di religione in prima:
      O.S.A. scuola primaria religione pagina 4. Quindi immagino che il motivo per cui FiglioPig e Topastro studiano le stesse cose sia il programma in comune :-)
      Mi incuriosisce la tua spiegazione sull'interpretazione, visto che dici che sei credente. Mi aspettavo che tu confermassi a tuo figlio che la nostra Terra è stata creata da Dio :-)

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    2. Credo in Dio ma non sono così bigotta da accettare senza critica ciò che dice la Chiesa (che è fatta da uomini): ad esempio io non discrimino i gay o le coppie di fatto e non condivido tante altre cose della Chiesa. Condivido però ciò che c'è di buono, come il perdono, l'umiltà, il tendere la mano a chi ha bisogno (qualità che hanno anche tante persone non credenti) Credere in Dio secondo me non significa accettare passivamente ciò che la chiesa dice, mossa da sempre anche da interessi politici ed economici Credere in Dio significa credere che esista qualcuno che ci protegge e ci guida, che ci ama e ci perdona.

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    3. Grande MammaPig! Mi piace moltissimo il tuo modo di vivere la religione :-)
      Anno scorso, ultimo anno di scuola infanzia, Samuele ha fatto religione a scuola e c'era un'insegnante che mi era piaciuta tantissimo. I bimbi hanno seguito un percorso incentrato sui valori cristiani adattato alla loro età e quindi: valore dell'amicizia, rispetto, amore, fratellanza. Durante l'ora di religione i bimbi andavano sull'isola dei fuochi d'artificio, un luogo inventato da loro, dove si gioca tutti insieme, non si fa la lotta, si chiede scusa... Inutile dire che è stato meraviglioso!

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  6. Beh la mia storia personale e' simile alla tua, e ora penso che qualcosa che si chiami dio o destino e energia superiore c'e', forse....almeno si spera ;) Anche mia figlia si e' avvicinata a Dio con la scuola materna e gliela lascio vivere, alla sera vuole fare il segno della croce e dire una preghierina....E' ancora tutto molto soft. Non sono ancora nella tua situazione, ma ti posso dire come reagirei ora...rimarrei molto basita..... Credo che il taglio della lezione sia sbagliato, non deve fare opera di 'inculcazione' di Dio. Forse sarebbe bene chiedere un colloquio con la maestra e la responsabile della scuola per avere uno scambio di impressioni. Non si puo' arrivare a dire non credo al big bang ma a Dio...non credo che l'insegnante di scienze ne possa essere felice. Credo stia spingendo troppo, ma hai esperienze anche di altri bimbi della classe di Samuele con lo stesso accanimento? Si puo' insegnare la religione cattolica senza smuovere le sfere emozionali dei bambini in modo cosi' forte, credo sia controproducente e sbagliato da parte di un'insegnante sminuire la realta' scientifica e la razionalita' dell'uomo e presentare un'idea di religione come fonte di unico credo...tipo lavaggio del cervello. Credo sia giusto far conoscere Dio ai bimbi e lasciare che ci credano, ma la scuola in tutto questo deve essere piu' soft se il risultato che ha e' far dire che una giornata di sole e' merito di Dio.

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    1. Ciao Ely, non ho mai parlato della lezione di religione con altre mamme della classe di Samu ma l'insegnante è la stessa della figlia di una mia amica e lei non si comporta come mio figlio. Credo che in parte la reazione di Samu sia dovuta al fatto che io non gli ho mai parlato di Dio, non che volessi tenerglielo nascosto, e ora lui è molto affascinato da questa figura descritta così bene dall'insegnante. Io spero che sia una fase passeggera, magari tra qualche settimana Samu non mi parlerà più di Dio con tanto entusiasmo... Non lo so, proverò ad aspettare e vedere che succede. Comunque pure io preferirei un approccio molto molto più soft!

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  7. Io credo che per Samu sia comunque una scoperta e fonte di meraviglia.Avrà tempo per capire quante cose brutte ci sono attorno a tutti noi.... da quel che letto segue con interesse e meraviglia quel che gli viene detto e sono certa che in questo modo, conoscendo questi discorsi, potrà a tempo debito fare una scelta. Pensa se ne fosse rimasto completamente all'oscuro? Come avrebbe potuto, da grande, valutare e scegliere? Io ho sempre frequentato gli ambienti "della chiesa" grazie ai miei genitori che sono sempre stati credenti e frequentatori di quegli ambienti... ho anche avuto dei periodi di allontamento e di crisi perchè, come ben dici, non è solo tutto bello e tutto buono ciò che ci circonda... quello che non so dirti, però, è se i miei genitori avessero visto in me una certa reticenza nel seguire i loro insegnamenti ed il loro esempio se avrebbero accettato una mia eventuale scelta diversa o se avrebbero imposto la propria... tu sei una brava mamma (e non credo che sia indispensabile credere in Dio per questo), attenta, sensibile e pronta a seguire il tuo Samu con mille attenzioni ma anche a riprenderlo quando fa qualche cosa che non va bene: sono certa che saprai gestire la situazione... al momento magari ti verrà da storcere il naso ma, per quel poco che ti conosco, credo che non priveresti mai tuo figlio di qualche cosa che, a quanto pare, lo incuriosisce... poi le valutazioni "importanti" arriveranno a tempo debito... spero di esseremi spiegata (ti chiedo scusa ma sono davanti al pc con un gran raffreddore che mi fa lacrimare gli occhi e mio marito che sta martellando in corridoio per finire di sistemare un armadio... abbi pazienza con me, se mi sono "incartata").

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    1. Stefania non ti sei incartata :-) ho capito benissimo quello che volevi dire. Mi conosci bene: non potrei mai, in questo momento, chiedere l'esonero da religione. Anche io sono contenta che lui abbia scoperto questo mondo e non sono contro la religione, credimi. Altrimenti non avrei mandato mio figlio in una scuola infanzia privata cattolica, (che poi non mi è piaciuta per mille altri motivi ma le preghiere e i racconti su Gesù non mi davano fastidio), è solo il metodo che usa questa insegnante che non mi fa impazzire. Non mi resta che aspettare e vedere che succede nelle prossime settimane e ascoltare Samuele poi vedremo. Non escludo però il fatto di chiedere spiegazioni all'insegnante perchè penso che le nozioni debbano essere date tenendo conto di rispetto di tutti :-)

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  8. Ciao Claudia, ho letto il tuo post e tutti i commenti... io non mi ritengo una persona credente forse per le tante cose che ho vissuto, ma credo che la parte più importante di una religione sia l'insegnamento del rispetto per gli altri, qualunque religione sia. Anche l'ateismo ! Ho sempre insegnato a mia figlia che prima di volere il rispetto lo deve dare. Non mi piace l'assolutismo che viene insegnato a Samuele perché al mondo esistono realtà diverse. Elena è in quinta ma sta scoprendo ora quante religioni diverse ci siano e si sta ponendo qualche dubbio.Credo che se vorrai far continuare questo percorso a tuo figlio , gli dovrai dare il tempo di capire e metabolizzare le differenze e le scelte che si possono fare nella vita. Forza e coraggio e magari due paroline alla maestra non farebbero male... Un abbraccio grande, Tullia.

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    1. Grazie mille Tullia, mi ha fatto molto piacere leggere il tuo e altri commenti di persone credenti che confermano che non bisogna esagerare nell'imporre le proprie idee. Il rispetto è importantissimo, infatti quando manca nel mondo accadono disastri di ogni tipo. Valuterò sicuramente di parlare con l'insegnante nelle prossime settimane, voglio vedere come procedono le lezioni :-)

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  9. Grazie Valeria, certo che continuerò ad ascoltare mio figlio! Parlerò con lui e magari leggeremo insieme un libro sulla scienza e sulla nascita dell'Universo e uno sulla storia di Gesù. Sono felice che lui abbia scoperto questo mondo, davvero, solo che avrei preferito un'insegnante un pochino più aperta :-)

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  10. Ciao Claudia, non riesco a commentare sempre tutti i post che leggo con molto interesse (ho un bimbo di 19 mesi :-) ma questo tuo meritava decisamente una riflessione maggiore. Io sono cattolica o almeno così sono stata cresciuta, andavo a messa tutte le domeniche, ho ricevuto tutti i sacramenti fino al matrimonio, alla sera la mia mamma mi diceva di fare la croce per evitare i brutti sogni. Adesso che sono decisamente più consapevole di cosa significhi, vivo la religione un po' a "modo mio". In generale, non amo ascoltare la parola dei preti che a mio avviso esulano da ciò che dovrebbe significare realmente la chiesa, sono state davvero poche le volte in cui ho ascoltato con interesse e condivisione.
    Mi trovo spesso a riflettere sull'esistenza di alcune terribili malattie e perché capitino a tante anime innocenti permettimi però di colpevolizzare anche l'uomo per questo, perché l'uomo che ha permesso i progressi della medicina, è lo stesso che ha abusato troppo della natura.
    Natura che per "mano" di qualcuno esiste ma non so darti una certezza, i dubbi fanno parte di me, mi piace però sperare in qualcosa o qualcuno di più grande.
    P.S. Le pazze siamo tre!

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    1. Ciao Cinzia, tre è un bel numero no? Ma secondo me siamo anche in più di tre pazze :-)
      Sono d'accordo con te che alcune malattie sono causa di azioni dell'uomo ma non tutte... Grazie mille per aver espresso il tuo pensiero. Penso che ci siano tante persone credenti che si allontanano dalla chiesa per colpa dell'uomo. Intendo gli uomini e donne che lavorano nella chiesa. Come per le altre religioni, sono state imposte regole che secondo me sono in contrasto con ciò che predicava Gesù. Siamo umani, ci piace metter becco ovunque. Felice week end!

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  11. Guarda secondo me hai fatto bene ad iscrivere a tuo figlio all'ora di religione, adesso è preso dall'entusiasmo della novità, magari la maestra è brava a fare il suo lavoro e riesce a coinvolgerlo. Alle medie imparerà la storia delle religioni e quando sarà grande deciderà in cosa credere ma se almeno prima non lo sai non puoi scegliere no? Anche questa è conoscenza, buona domenica

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    1. Certo supermamma, infatti secondo me è giusto che i bimbi frequentino l'ora di religione. Vorrei solo capire se questa insegnante esagera oppure no. Ma penso che in gran parte sia Samu ad essere esaltato perchè è una cosa nuova

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  12. Io sto riscoprendo la mia spiritualità ma sono molto lontana dalla struttura del cattolicesimo. Non sono praticante da almeno 25 anni e ho battezzato mio figlio per far piacere ai nonni. Ci ho riprovato un paio d’anni fa, al momento di iniziare il catechismo, visto che mio figlio frequenta una scuola cattolica (scelta ovviamente per tutt’altro genere di ragioni). Mio figlio è un razionale puro, mi ha chiesto esplicitamente di poter non credere in Dio e odiava quelle lezioni in cui stava in mezzo a decine di bambini incontrollati a far tutto tranne che parlare di religione. Quando una sera mi ha riferito che lo avevano invitato ad allenarsi a fare il segno della croce con la mano destra – lui è mancino (!) – ho deciso di interrompere. Quindi mio figlio non proseguirà con i sacramenti cristiani ma allo stesso tempo, a scuola e grazie ad una brava insegnante, conosce bene la storia di Gesù e del suo periodo storico.
    Credo fermamente che esista un’energia superiore che ci include e ci supporta ma non mi piace come tutto questo sia stato usato per millenni dagli uomini per gestire il potere. Non mi piacciono i riti e non li ritengo essenziali per credere, seppure io rispetti chi invece ne trova giovamento.
    Cerco di spiegare a mio figlio cosa significa per me Dio, senza forzarlo a cambiare idea ma proponendogli un’alternativa in cui anche l’anima abbia la sua parte. Soprattutto vorrei che credesse nel suo potere di “creare” la realtà che desidera, che non esiste qualcuno che tutto fa e tutto decide indipendentemente da noi … e in questo ci troviamo d’accordo, lui ama avere il controllo delle cose!

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    1. Ciao Marzia, che bello il tuo commento! Anche io auguro a tuo figlio con tutto il cuore di riuscire un giorno a creare la realtà che desidera. Ogni mamma lo desidera per il proprio figlio

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  13. Cara Claudia, vorrei dirti tante cose, ho scritto e cancellato più volte! ; ) Parlo da cristiana felice e da innamorata, che vorrebbe che tutti fossero felici e innamorati come lei! ; ) La cosa più importante però è camminare insieme e i non credenti, le loro critiche, aiutano i credenti a migliorare, a correggere l'incoerenza, che spesso è ciò che allontana le persone dalla fede. é che tutta la bellezza, tutto l'amore, tutta la profondità di cui godo nonostante il mio essere piccolina, vorrei che li godessero tutti (e per inciso so che sono disponibili per tutti). Leggendo quello che racconti del tuo Topastro, non so che impressione ti fa sentirtelo dire, ma a me sembrano cose bellissime! è entusiasta, è contento, sta scoprendo cose belle e buone (a proposito del Creato, per esempio, Big Bang e Creazione di Dio non sono in contraddizione, ma è un discorso un po' lungo, se vuoi ne riparliamo). Ma tu di cosa hai paura? Chiediamoci questo quando i nostri figli ci spiazzano: "cosa mi fa paura? che minaccia sento?" a volte scopriamo che c'è un pericolo reale, a volte invece è qualcosa di nostro e rischiamo di caricare pesi nostri sulle spalle dei figli. Se posso darti un consiglio, elabora prima tu la cosa, dentro di te, trova risposte per te e sarai più serena con tuo figlio. Molti non credenti non parlano di Dio ai figli perché non voglio influenzarli, "sceglierà lui", poi quando il bambino manifesta interesse per Dio si preoccupano e lo ostacolano, questo mi fa chiedere: c'è un vero desiderio di libertà per il figlio o piuttosto una preoccupazione personale? E poi questo "sceglierà lui" quando avviene? A sette anni è troppo presto? Perché? E allora a che età? Credo valga la pena porsi queste domande, non solo per la religione ma per tante cose in cui nostro figlio differisce da noi e ci pone in discussione! Mi ha colpito una tua frase: "In parte credo sia colpa mia se ora lui ha tutto questo amore". Letta così sembra una contraddizione! Per quel poco che conosco di te credo invece che sia "merito" tuo se tuo figlio è "capace di amore"! è merito della tua cura e di tutto il nutrimento che offri alla sua persona. è merito tuo se tuo figlio ha un cuore sensibile e vivace, capace di riconoscere il bello, il buono e il vero che c'è intorno a lui di amarlo. non deraglierà verso il fanatismo, non sarà un esaltato, perché ha una mamma razionale che gli trasmette la capacità di rimanere con i piedi per terra. Sai, ho tante paure anche io per mia figlia e molte sono legate a "che madre sono? come la sto crescendo?" mi capisci no? Il fatto è che influenziamo i nostri figli, nel bene e nel male, ma dobbiamo fare continuamente lo sforzo prima di tutto di accoglierli, perché sono una "novità" per il mondo e per noi. Non vorrei che mia figlia fosse il mio clone, vorrei che fosse pienamente il "messaggio per il mondo" che lei deve essere, eppure a volte la paura mi spinge a fare in modo che pensi e si comporti come me, perché è più facile e mi fa sentire più sicura! tu invece sei bravissima perché in questo caso hai tutelato la libertà e la peculiarità di tuo figlio. Continua a farlo!!! Non so, mi viene in mente per esempio che se conosci un credente che ti ispira fiducia con cui confrontarti e chiacchierare su Dio, sulle cose che ti dice tuo figlio, potresti provare a farlo, così, tanto per chiarirti alcune idee e poterti confrontare meglio con il piccolo. Quando si parla di queste cose si rischia di sembrare cattedratici, spero di non averti dato questa impressione! il tema è appassionante e coionvolgente e io parlo ... da innamorata! e se ti fa piacere chiacchierarne ancora ... mi inviti a nozze!!! ; ) un abbraccio

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    1. Ciao Tiziana... che riflessioni importanti! Certo che mi fa piacere chiaccherare riguardo questo argomento, soprattutto con le persone aperte al confronto. Ora non posso risponderti, ho un Topastro da prendere a scuola e portare a hip hop :-)
      Ti rispondo al più presto!!!

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    2. Ciao Tiziana, eccomi! In parte anche io son felice che Samu abbia fatto questa scoperta e non sono per nulla contraria alla sua istruzione religiosa, (tanto che ha frequentato sia il nido che i primi due anni di scuola infanzia in istituti con impronta religiosa). Sei anni o sette non sono pochi perchè lui possa scegliere in cosa credere, mi va benissimo! L'unica cosa che mi infastidisce è questa insegnante che a parer mio è troppo di parte. Non mi spaventa, semplicemente mi infastidisce. Però ci ho riflettuto parecchio in questi giorni e i commenti mi son serviti tanto, tutti. Ho anche parlato con una persona, mia cugina, che è molto credente. Lei è una persona di cui mi fido ciecamente e ci sentiamo regolarmente al telefono, (ci vediamo poco perchè lei vive in Brianza), e insomma son giunta alla conclusione che forse son io che mi ero fatta un'idea sbagliata riguardo l'ora di religione a scuola. Non so cosa mi aspettavo, sapevo benissimo che non sarebbe stata storia delle religioni ma proprio religione cattolica però chissà... forse mi aspettavo che l'insegnante facesse paragoni con la scienza? Mi aspettavo che raccontasse semplicemente la storia di Gesù senza fare accenni alla creazione? Non so darti una risposta precisa. Però rimane il fatto che, non avendo io mai parlato a Samu di Dio, speravo ricevesse informazioni a scuola, informazioni un po' più aperte, non so come spiegarmi. Poi naturalmente ho capito che è quasi impossibile visto che il programma di prima è quello che ho trovato e successivamente aggiunto in fondo al post e mia cugina mi ha spiegato la differenza tra la materia religione e il catechismo. Non voglio ostacolare le scelte di Samuele ma vorrei che ricevesse informazioni sia sulla religione cattolica che su altre religioni e pure sulla scienza. In questo momento lui è innamorato di una cosa che tutti gli presentano come bella e credo sia giusto, ma come fa a decidere se nessuno gli dice che esistono anche altre religioni? La frase che riporti "In parte credo sia colpa mia se ora lui ha tutto questo amore" l'ho scritta perchè penso che spesso i bimbi si innamorano delle cose nuove, di ciò che racconta loro la maestra (che ha molto più fascino di un genitore eh eh) e il fatto che io finora lo abbia tenuto all'oscuro gli fa sembrare questa scoperta proprio bellissima. Ecco perchè l'ho scritto :-)
      anche se in realtà io non l'ho tenuto completamente all'oscuro visto che nella scuola infanzia ha pregato e ascoltato davvero tantissimi racconti del Vangelo.
      Mi sa che non ho risposto a nessuna delle tue domande, è un argomento davvero delicato e non è neppure facile parlarne o spiegarsi bene, io non ci riesco.
      Concordo con te sul fatto che, volendo o non volendo, in parte influenziamo i nostri figli. Se io fossi stata credente Samuele sarebbe cresciuto dicendo preghierine, andando a messa e conoscendo bene Gesù e invece le mie scelte hanno condizionato la sua vita religiosa.

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  14. grazie per la risposta, così lunga e bella, grazie! l'argomento maestre è un altro mare magnum. qualche giorno fa ho fatto le due di notte con mia cognata (la mia mentore con tre figlie grandi!) a parlare di maestre, di come lasciare che Chiara faccia il suo percorso serenamente con loro, tra alti e bassi, "innamoramenti" e delusioni, cose giuste e ingiuste ... come lavorare con lei, per lei che affronta il mondo e non direttamente agedno sul mondo al posto suo, sostituendomi a lei, ma non è facile, almeno per me, la tentazione è forte. Ieri per esempio, all'ennesima cosa che una sua compagna di classe (sempre lei) "si è dimenticata" di restituirle ho sbottato: domani le dici che se non te la riporta la richiedo io a sua madre!!! Credo proprio di aver sbagliato! Va beh, la prossima volta andrà meglio, sperando che mia figlia non scelga che è meglio non dirmi niente!!! Tu sei così appassionata e nello stesso tempo equilibrata e aperta, che tuo figlio ne trarrà tanto beneficio! un abbraccio

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    1. Non mi devi ringraziare, risponderti mi pare sia il minimo visto che tu hai lasciato un lunghissimo commento. Anche per me è davvero difficilissimo non intromettermi nella vista scolastica di mio figlio, (non ricordo quanti anni ha la tua bimba, forse ha un anno in più di Samuele?), e certe volte proprio non ci riesco. Ad esempio poco tempo fa Samuele è tornato a casa con gli spallacci dello zaino tutti rovinati, se vuoi leggere tutta la storia la trovi in un post, e io sono andata a parlare con la maestra. Non ci vado tutti i giorni e non mi lamento spesso ma penso che per i bimbi di prima sia davvero difficile abituarsi a grandi cambiamenti nel giro di poco tempo. Sarò anche equilibrata e aperta ma fare il genitore è davvero difficilissimo e si tira avanti tra cose fatte bene e sbagli. Grazie e un abbraccio a te!

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