mercoledì 18 giugno 2014

Truffa ai danni dei piccoli editori

"Perchè truffare un piccolo editore? Il caso Fondazione Arcobaleno e la solitudine degli editori in Italia
Truffare un piccolo editore è come rubare una caramella a un bambino, anzi, ancora peggio: provate a rubare a un bambino una caramella, come minimo potrebbe arrivarvi un calcio sugli stinchi.
I piccoli editori in Italia sono un numero spropositato: si parla di circa 2.400 piccole case editrici che pubblicano da 5 a 50 titoli all’anno (fonte AIE). Libri che, spesso, non arrivano mai sugli scaffali delle librerie, non supportati, non conosciuti, dimenticati."
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Più di 200 case editrici coinvolte, migliaia di libri spariti nel nulla. Chi mi conosce sa che io amo i libri, adoro ascoltare storie, mi incanto davanti ai disegni degli illustratori, posso esaltarmi per un testo ben scritto come se avessi vinto la lotteria e andare in biblioteca o libreria per me è sinonimo di bella giornata.  
In questi giorni sul web le brutte notizie sono tante e, pur non volendo citarne nessuna, (alcune sono davvero tragiche), potreste pensare che dare visibilità a una notizia che parla di truffa ai danni di piccoli editori è rubare attenzione a fatti più importanti. Io credo che ogni notizia meriti di essere letta e in questo caso spero anche che chiunque la legga si metta in guardia da future simili truffe.
Io non lo so come è potuto succedere... Tantissimi editori, che con amore continuano a pubblicare libri e cercano di venderli, hanno subito un grosso danno; perdere il guadagno di centinaia di libri, (parliamo di piccole case editrici), mette a rischio l'esistenza stessa della casa editrice. Sono arrabbiata con chi ha ben organizzato questa grande truffa e dispiaciuta per le persone che ogni giorno con tanto impegno scelgono i titoli da pubblicare, curano la promozione del libro, cercano di farlo conoscere e sperano che abbia successo. Io conosco Angela Catrani, Il Mosaico, e adoro scambiare due chiacchiere con lei tramite facebook, leggere i post che pubblica, soprattutto quelli dedicati ai libri. Non posso dire di conoscerla benissimo ma per me chiunque si occupa dei libri che amo è come fosse un lontano cugino e quindi parte della mia famiglia. Hanno fatto un torto a me, a mio figlio, (anche lui ama i libri), a tante persone che amano i libri, che lavorano con i libri... Hanno fatto male alla cultura. Hanno fatto male ai libri! Ora magari vi sembro pazza ma non posso dire una bugia: non sapere che fine hanno fatto questi libri mi rende nervosa, dispiaciuta, arrabbiata e triste. Meglio bruciati che venduti in nero? Meglio accantonati in qualche magazzino che buttati in una discarica? Letti da chi li ha rubati? Chi lo sa... 
I libri sono parte della mia vita. Ogni libro, dal primo all'ultimo che ho letto, abbandonato, comprato, regalato, amato oppure odiato mi ha insegnato qualcosa e mi ricorda un periodo della mia vita bello o brutto. Spero che i colpevoli vengano puniti così come spero vivamente che fatti del genere non accadano più. Soprattutto mi auguro che tutti i piccoli editori coinvolti si riprendano e non smettano di pubblicare i loro piccoli grandi tesori.

Altri articoli che parlano della truffa: 
Orecchio Acerbo 13/05/14

4 commenti:

  1. Oh! che spreco, che tristezza...
    Come te amo i libri, lo sai bene, e davanti a questa notizia sono rimasta davvero male.
    Non ne sapevo nulla, fino alla lettura di questo tuo post.
    Mannaggia! Spero che scoprano i colpevoli e che li puniscano.

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    1. Lo so che anche tu ami i libri Maris e quindi so che comprendi quanto sia triste scoprire che sono state truffate persone che amano i libri. Speriamo davvero che i colpevoli siano puniti!

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  2. Che tristezza! Come ben sai, con me sfondi una porta aperta... anzi un portone! Provo un gran senso di impotenza davanti a notizie come questa... per chi promuove la tettura in ogni modo apprendere ciò è un colpo al cuore....

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    1. Eh sì Stefania, so benissimo che pure tu hai un amore folle per i libri! Ma noi non ci arrendiamo, continuiamo a promuovere la lettura, a frequentare biblioteche e sostenere piccoli editori :-)

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