sabato 11 giugno 2016

Non ti bagnare, altrimenti ti porto a casa!

Lungi da me il voler giudicare le regole imposte dalle mamme ai loro figli: in ogni casa e in ogni famiglia ci sono regole diverse e vanno comprese e rispettate. In questi ultimi mesi siamo andati molto spesso al parco ed è interessantissimo osservare il comportamento dei genitori, talvolta anche quello dei bambini ma i più interessanti sono i genitori!
Ci sono genitori presenti e assenti: chi segue con lo sguardo il figlio, chi lo accompagna sui giochi, chi lo pedina e non si allontana di un metro dal luogo dove gioca e chi si siede sulla panchina a chiacchierare, leggere un libro o usare il modernissimo telefono cellulare. C'è chi porta il bimbo al parco per farlo giocare con altri bambini, chi per farlo sfogare dopo una mattina trascorsa a scuola, seduto composto sulla seggiolina, chi per rilassarsi un attimo visto che tanti bimbi in casa, da soli, si annoiano e chiedono ai genitori di fare qualcosa insieme. Va bene tutto, siamo tutti diversi :-) 
C'è solo una cosa che mi intristisce un pochino: i genitori che ricordano ogni cinque minuti ai figli di: non sporcarsi, non farsi male, non correre, non sudare, non bagnarsi! Nel "nostro" nuovo e bellissimo parco inclusivo Tutti a bordo! c'è un gioco d'acqua... Un gioco con l'acqua vera, mica finta. Una pompa, una vasca, una ruota e una zona a terra in cui confluisce l'acqua. Addirittura si riesce a creare un piccolo laghetto. La maggior parte dei genitori odia questo gioco, io li sento parlare tra di loro, si domandano chi mai abbia deciso di installare un gioco simile nel parco ;-)
Fino a poche settimane fa la temperatura esterna non era tanto calda, una primavera mite, senza temperature eccessive, e le mamme gridavano continuamente ai figli: "non ti bagnare, sennò andiamo a casa". Scelte personali, mio figlio ha sempre avuto il permesso di giocare attorno all'acqua ed effettivamente a volte è tornato a casa con i vestiti un pochino bagnati ma non ha mai preso il raffreddore. Ora però le temperature sono salite di parecchio e fuori si sta benissimo in pantaloncini e maglietta corti ma tante mamme continuano a gridare: "vieni via di lì, non ti bagnare, sennò andiamo a casa".
E il bambino è costretto ad allontanarsi da quel gioco che attira tanto i bimbi, specialmente quelli tra i 3 e 6 anni. Ma perché non lasciate che si bagnino un pochino? Non fa freddo, il rischio di prendere il raffreddore è davvero basso. 
Non lo dico perché ora mio figlio ha nove anni, capisco che le mamme dei bambini più piccini possano essere un pochino più apprensive ma vi assicuro che ogni età ha la propria criticità. Ad esempio Topastro ieri ha deciso di lanciarsi dall'altalena a cestone mentre dondolava in maniera un pochino troppo sfrenata con dei bambini più grandi di lui. Si è letteralmente spiaccicato sulla pavimentazione in gomma, io lo stavo osservando seduta non troppo lontano da lui, ed ho sentito il rumore della caduta: splat! Per fortuna, a parte la paura, non si è fatto nulla. Si è rialzato, è corso da me ed è rimasto seduto per quasi cinque minuti mentre mi raccontava che non sapeva perché lo aveva fatto, che è atterrato sull'avambraccio destro e che, cosa importante, non aveva pianto. 
Insomma: grandi o piccini, hanno diritto a divertirsi al parco, altrimenti cosa li portiamo a fare? Per osservare gli altri giocare? Lasciamoli liberi di sperimentare, sporcarsi, bagnarsi, cadere. I parchi gioco sono luoghi sicuri, noi genitori possiamo osservarli, intervenire se si mettono in pericolo, ma diamo loro la possibilità di sentirsi liberi. Liberi di correre, dondolare, scivolare, bagnarsi, sporcarsi. 
Ieri al parco era caldo, non soffocante ma molto caldo e dopo un'oretta Topastro correva a petto nudo, (la maglia era completamente bagnata e quindi l'aveva tolta), e scalzo per il parco. Dopo aver recuperato una maglietta vecchia in auto ed essersi asciugato i piedi che aveva messo nel laghetto del gioco d'acqua, si è rivestito ed ha continuato a correre. Altri bambini avevano pantaloni lunghi, maglia a maniche lunghe e scarpe. E non avevano il permesso di giocare con l'acqua o di scivolare con il sedere sulle rampette che servono a riportare la carrozzina alla base dello scivolo. A Samuele piace tanto fare questo gioco e quando gli altri bimbi lo vedono divertirsi facendo diventare i pantaloni neri, lo imitano. Ma non tutti i genitori permettono ai figli di scivolare lì. Si può scivolare solo sull'apposito scivolo e mi raccomando: non ti bagnare che sennò andiamo a casa! 
Vi invito a leggere questo post di Mamma Felice: giochi Montessori all’aperto con i 4 elementi naturali. "Giocare all’aperto permette ai bambini di acquisire consapevolezza del proprio spazio, dei propri movimenti e del proprio corpo... Il gioco migliore è sempre il gioco libero: appropriarsi degli spazi, sporcarsi, scoprire i materiali naturali senza limitazioni."
E non dimenticate che il gioco, per i bambini, è molto, molto, molto importante! "Lasciateli giocare" - Peter Gray.
Altre immagini del divertentissimo gioco d'acqua del parco Tutti a bordo! qui: giocare con la ghiaia e con l'acqua a dimostrazione del fatto che i bambini all'aperto si divertono e imparano!
Se vuoi approfondire l'argomento gioco & disabilità visita il sito Parchi per Tutti: http://www.parchipertutti.com/

13 commenti:

  1. Brava Mamma Claudia! Insistiamo sui giochi all'aperto, sui parchi che propongono anche l'acqua, sul recupero della conoscenza degli elementi attraverso la pelle, l'udito, il gusto, oltre che gli occhi e il naso! Quanto è importante per i bambini e anche per il futuro del pianeta, se vogliamo pensare in grande! Grazie di questo bel post!

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    1. Grazie mille per il tuo commento. Credo fermamente in ciò che ho scritto e mi dispiace che i giochi d'acqua nei parchi italiani, siano pochissimi :-)
      Lasciamo liberi i bambini di giocare e sporcarsi!

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  2. Andavo tutti i pomeriggi al parco, dopo aver preso Giulia alla materna e con due gemelli nel passeggino!e c"erano due frasi che mi faceva facevano diventare matta!!! Non correre e non sudare!!
    Io ero davvero giovane e forse , come mi dice oggi mi figli, anche un po' incosciente! Ma i miei bimbi tornavano a casa felici, rilassti, stanchi morti di stanchezza bella....poi li lavavo e capivo di aver portato a casa i figli giusti!!!!
    Emanuela

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    1. Perché incosciente? I bambini possono correre e sudare, se si ammalano spesso è sufficiente cambiare loro la maglietta, oppure ogni tanto farli riposare perché si riprendano... Ma impedire loro di correre no!

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  3. Quando parlo di sana incoscienza non mi riferisco a questo, più in generale a volte penso di aver dato loro molta libertà,anche se questo devo dire, ora che sono adulti,che ha dato ottimi frutti!
    Emanuela

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  4. Quando parlo di sana incoscienza non mi riferisco a questo, più in generale a volte penso di aver dato loro molta libertà,anche se questo devo dire, ora che sono adulti,che ha dato ottimi frutti!
    Emanuela

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  5. Come non condividere il tuo punto di vista? Qualche anno fa siamo stati in un parco a Mannheim, stavo riguardando le foto proprio in questi giorni: ricordo la meraviglia e l'entusiasmo dei miei bambini quando hanno potuto giocare in una sabbiera gigante, con pompe per creare con l'acqua torrenti e laghetti, e piccole ruspe meccaniche di metallo da manovrare. Fermarli non solo non si poteva ma non aveva senso. E poi tanto lo so che mi si ammalano di più a stare chiusi tutto il giorno in classe tra i vari virus di stagione! :-)

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  6. Che meraviglia V1MB!!! Purtroppo in Italia non esistono aree gioco progettate come quelle bellissimi che si trovano in altri Paesi ma semplici parchi dove vengono installati dei giochi acquistati consultando un catalogo o su consiglio della ditta che li vende. Un vero parco giochi è come quello che descrivi tu: un luogo dove i bambini possono fare delle esperienze. Concordo con te che spesso si ammalano di più i bimbi che stanno chiusi in casa ed escono ogni tanto.

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  7. Condivido pienamente!!! Io sono la classica mamma apprensiva che ha il terrore che il figlio si spacchi i denti o la testa con la sua spericolatezza e vivo malissimo ogni sua "uscita" senza la mia presenza ma tengo il problema per me.... cioè soffro in silenzio e lo lascio libero di sporcarsi e giocare.... urlacchio solo se si dimentica l'educazione o commette qualche "torto" ecco lì intervengo subito.... se no vigilo da parte ;)

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  8. Il mulino (lui lo chiama così) è il gioco preferito di Yoseph.
    Noi togliamo anche i sandali e quando diventa bianco (perchè avendo la pelle marrone lui diventa bianco se si sporca con la ghiaia) usiamo l'acqua del gioco per lavarci.
    Da piccola la mia mamma mi rimproverava se mi sporcavo e, forse anche per questo, per me vedere i miei figli un po' inzaccherati è liberatorio.
    Michela

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    1. Ciao Michela, anche io ricordo che la mia mamma da piccola mi ripeteva spesso di non sporcarmi! E anche io, siccome ricordo che non era bello vedere gli altri bambini giocare senza preoccuparsi di sporcare i vestiti, concedo a mio figlio di tornare a casa ricoperto di polvere, sabbia, fango, ... anche se ieri, dopo l'ennesima visita al parco ho pensato che avrebbe sporcato tutto il sedile dell'auto ma, idem come sopra: il sedile si lava e lui si è divertito davvero tantissimo! Magari un giorno ci diamo appuntamento al parco e vediamo chi si sporca di più :-)

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