Lo condivido nuovamente perché per me questo spot è bellissimo! Amo i visi sorridenti di questi tre bambini, le emozioni che trasmettono le scene di questi brevissimi 30 secondi. La mia preferita è quella in cui Caterina intreccia le dita delle sue mani attorno alla vita di Cristian. Un gesto che io interpreto come "ti tengo stretto, non ti lascio, fidati". E i piccioni che si alzano in volo per sfuggire ai tre bambini che corrono nel parco ridendo?! Gioia, libertà, voglia di correre e divertirsi spensierati: quello che dovrebbero poter fare tutti i bambini!
Amo questo spot perché Samuele, Cristian e Caterina si sono impegnati tantissimo: insieme ad Aldo Bisacco e allo staff della produzione hanno lavorato per una giornata intera per mostrare a tutti che in un parco giochi inclusivo tutti possono giocare insieme! Amo questo spot perché nell'ormai lontano, (ma non troppo), 2012 non avevo la più pallida idea di cosa fosse un parco giochi inclusivo ma poi, per puro caso, ho conosciuto Raffaella e ho scoperto che non tutti i bambini possono andare al parco giochi insieme ai loro amici.
Nel 2014 è nato per gioco il blog Parchi per Tutti che ha tolto spazio a questo blog personale perché il tempo è prezioso e limitato per tutti: o scrivo qui o scrivo di là :-P
Sono contenta di aver conosciuto la socia, sono contenta di aver contribuito a far conoscere i parchi inclusivi in tutta Italia e son contenta di aver incontrato alcune persone che hanno a cuore il diritto al gioco, purtroppo sono poche ma buone! Naturalmente le ringrazio tantissimo perché in questi anni mi hanno insegnato tante cose e mi hanno fatto riflettere su argomenti che per me erano del tutto nuovi e difficili da comprendere. Grazie di cuore!
Ed infine son contenta che UILDM abbia deciso di sostenere un progetto che a tante persone potrà sembrare un "di più", una cosa superflua e non necessaria. I bambini con disabilità non dovrebbero accontentarsi di cure, assistenza, educatori, infermieri e ausili? No, non è così! I bambini hanno bisogno di giocare! Rubo le parole a Daniela Beccari che durante un convegno disse: "Quando un bambino gioca non sa spiegare perché lo fa, però sta bene, si diverte; fa delle cose che in altri ambienti istituzionalizzati non sarebbero riproducibili. Un bambino in un'area gioco prova e riprova senza subire nessun tipo di sanzione, prova e riprova in un ambiente libero che gli consente di essere se stesso, di sfidarsi, di mettersi alla prova."
Che altro dire? Son contenta :-) e se volete rendermi ancora più felice potete donare 2 euro inviando un sms al 45542 fino al 19/04/17 per sostenere il progetto "Giocando si impara"
Ringrazio anche Monja che ha speso parte del suo tempo insieme a Caterina per partecipare a questa "avventura" e che ha scoperto, come è successo a me anni fa, che non tutti i bambini possono andare al parco giochi! Grazie anche alla maestra di Caterina che ha deciso di spiegare ai bambini cosa sono i parchi gioco inclusivi e di far conoscere loro il "nostro" serpente magico Tuiotù!
Sono contenta di aver conosciuto la socia, sono contenta di aver contribuito a far conoscere i parchi inclusivi in tutta Italia e son contenta di aver incontrato alcune persone che hanno a cuore il diritto al gioco, purtroppo sono poche ma buone! Naturalmente le ringrazio tantissimo perché in questi anni mi hanno insegnato tante cose e mi hanno fatto riflettere su argomenti che per me erano del tutto nuovi e difficili da comprendere. Grazie di cuore!
Ed infine son contenta che UILDM abbia deciso di sostenere un progetto che a tante persone potrà sembrare un "di più", una cosa superflua e non necessaria. I bambini con disabilità non dovrebbero accontentarsi di cure, assistenza, educatori, infermieri e ausili? No, non è così! I bambini hanno bisogno di giocare! Rubo le parole a Daniela Beccari che durante un convegno disse: "Quando un bambino gioca non sa spiegare perché lo fa, però sta bene, si diverte; fa delle cose che in altri ambienti istituzionalizzati non sarebbero riproducibili. Un bambino in un'area gioco prova e riprova senza subire nessun tipo di sanzione, prova e riprova in un ambiente libero che gli consente di essere se stesso, di sfidarsi, di mettersi alla prova."
Che altro dire? Son contenta :-) e se volete rendermi ancora più felice potete donare 2 euro inviando un sms al 45542 fino al 19/04/17 per sostenere il progetto "Giocando si impara"
Tuiotù è nato dalla fantasia del designer Fabio Casadei. Tuiotù vive nell'area giochi inclusiva di Rimini "Tutti a bordo!". Tutti a bordo significa "nessuno escluso": un parco privo di barriere architettoniche con giochi accessibili anche a bambini con disabilità.
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