Ho iniziato a leggere La scoperta del bambino alla fine di febbraio ma non sono ancora riuscita ad arrivare all'ultima pagina. Ho spiegato cosa penso dei vari metodi educativi e degli estremismi in questo post e il mio pensiero non è cambiato. Il fatto che mi piaccia vivere in una zona neutrale non vuol certo dire che io non tragga spunto da materiali Montessori o che non sia curiosa di approfondire l'argomento. Purtroppo il tempo è tiranno e tra lavoro, Topastro, faccende domestiche, giochi, lavoretti e blog, il tempo per leggere è pochino. O meglio: da quando ho iniziato a leggere questo libro sono riuscita a terminare altri due o tre libri ma si trattava di romanzi. Storie che si possono leggere in giardino, sotto l'ombrellone in estate... Leggere un libro un pochino più impegnativo è diverso. Richiede concentrazione. Mi piace sottolineare le parti che mi colpiscono, capire bene cosa c'è scritto in qualche capitolo che mi interessa particolarmente, e così la lettura scorre piano piano. Però avevo promesso a me stessa di dedicare un post a questo libro e visto che non volevo aspettare altri due o tre mesi, eccolo qui! Su Maria Montessori, oltre ai vari post che mi era capitato di leggere su diversi blog, (mi erano piaciuti tanto quelli di: La casa nella prateria e Yummymummy), avevo letto solamente I bambini hanno bisogno di fiducia. Un libro davvero ricco di spunti e suggerimenti per una casa a misura di bambino secondo il metodo Montessori. Ma nulla di più. Ero davvero curiosa di leggere informazioni più precise e dettagliate sul famoso metodo di questa grande donna conosciuta in tutto il mondo. Ho visto la fiction andata in onda in tv anni fa e un bellissimo documentario che qualcuno mi aveva segnalato. Insomma, mi sono immersa in questo libro con tanta curiosità ed entusiasmo e non mi ha per nulla deluso.
Qui sotto alcune delle parti che ho sottolineato:
Qui sotto alcune delle parti che ho sottolineato:
Ho fatto costruire dei tavolini di varia forma in modo che non fossero soggetti a tremolio, ma leggerissimi così che due piccoli bambini di quattro anni potessero facilmente trasportarli. Ho fatto fabbricare delle seggioline, alcune impagliate e altre di legno, leggere, e possibilmente eleganti, che non fossero però una riproduzione piccola delle sedie dell'adulto ma proporzionate alla forma del corpo infantile.
Fa parte del'arredamento un lavabo molto basso in modo che il piano sia accessibile a un bambino di tre o quattro anni d'età, con piani laterali, tutti bianchi e lavabili, per tenervi saponi, spazzolini e asciugamani.
I bambini, muovendosi, rovesceranno sedie e tavoli producendo chiasso e disordine; ma codesto è un pregiudizio. ... Così in iscuola crediamo ancora necessario che esista il banco pesante quasi inchiodato in terra. Tutto ciò riposa nel concetto che il fanciullo debba crescere nella immobilità e sullo strano pregiudizio che per subire un'azione educativa debba tenere una speciale posizione del corpo. I tavoli, le sedie, le poltroncine leggere e trasportabili, permetteranno al bambino di scegliere la posizione più gradita: egli potrà accomodarsi anzichè sedersi al posto: e ciò sarà insieme un segno esterno di libertà e un mezzo di educazione. Se una mossa sgraziata del bambino farà cadere rumorosamente una sedia, egli avrà l'evidente prova della propria incapacità: la mossa medesima, tra i banchi, sarebbe passata inavvertita. Così il fanciullo avrà modo di correggersi, e quando si sarà corretto ne avrà le prove palesi, evidenti: le sedie e i tavoli resteranno fermi e silenziosi al loro posto; allora vorrà dire che il bambino avrà imparato a muoversi.
Disegnata una linea a forma di lunga ellisse sul pavimento (o con un gesso o verniciandola perchè rimanga per molto tempo) vi si cammina mettendo il piede interamante sulla linea, cioè in modo che questa sia lungo l'asse del piede. La collocazione esatta del piede è la prima cosa che bisogna mostrare: la punta ed il tallone sono entrambi sulla linea. Avanzando successivamente i piedi in questa posizione, chiunque ne faccia la prova ha l'impressione di cadere. E' dunque uno sforzo che bisogna fare, conducente ad assicurare l'equilibrio della persona. Quando il bambino comincia a camminare con sicurezza, gli si insegna a superare una ulteriore difficoltà: i piedi devono avanzare in modo che l'anteriore posi il tallone a contatto con la punta dell'altro piede. L'esercizio comporta non soltanto lo sforzo di mantenere l'equilibrio ma esige da parte del bambino una intensa attenzione per dirigere i piedi nella posizione dovuta. Ne risulta l'utilizzazione ordinaria di quell'istinto che tutti hanno constatato nei bambini, di camminare sopra una trave, o una barra qualunque; e ciò spiega l'interesse intenso che i fanciulletti prendono ai nostri esercizi sul filo, e lo sviluppo che questi hanno avuto nelle nostre scuole.
Se si vogliono preparare oggetti che servano p. es. a far distinguere i colori, bisogna costruirli della medesima sostanza, forma e dimensione; e farli differire solo nel colore. O, volendo preparare oggetti con lo scopo di far rilevare i vari toni della scala musicale, è necessario che essi siano perfettamente uguali all'apparenza, come p. es. le campane che usiamo nel nostra sistema: esse hanno la medesima forma e dimensione e appoggiano tutte sopra un identico sostegno: ma, percosse con un martellino, danno suoni diversi e questi suoni sono l'unica differenza percepibile ai sensi.
Infine, un altro principio comune a tutti i "mezzi materiali" costruiti per l'educazione, è il seguente, finora assai poco compreso, e pure del più alto interesse pedagogico: cioè che il materiale deve essere "limitato in quantità".
Crediamo erroneamente che il bambino più "ricco di giocattoli", più "ricco d'aiuti" possa essere il meglio sviluppato. Invece la moltitudine disordinata di oggetti, è essa che aggrava l'animo di un nuovo caos e lo opprime nello scoraggiamento.
Le lezioni per iniziare i bambini alla educazione dei sensi sono individuali. La maestra fa un quasi timido tentativo di avvicinamento al bambino che ella presume pronto a ricevere la lezione. Si siede al suo fianco e reca un oggetto che ella crede capace di interessarlo.
Il bambino può prendere un materiale soltanto dal luogo dove esso "è esposto alla libera scelta" e, finito che abbia di usarlo, deve rimetterlo al posto nella stessa condizione in cui l'ha preso.
Cioè nessun fanciullo può finire soltando con la soddisfazone del proprio impulso; ma deve continuare il lavoro fino alla fine, con uno sforzo volontario per rispetto dell'ambiente e delle regole che lo dirigono. Mai un fanciullo può cedere il suo materiale a un compagno: nè quindi prenderlo da lui.
In tal modo, fin dall'inizio si elimina ogni competizione. L'oggetto che non è esposto non esiste per colui che cerca. E se lo desidera intensamente, non può far altro che pazientare, aspettare che il compagno abbia finito d'usarlo e l'abbia riposto nel luogo di esposizione.
Se la maestra vede usare il materiale in un modo che ne renda inutile lo scopo, cioè che non porti nessun benefizio allo sviluppo della intelligenza infantile, deve impedire di farlo: però con la più grande dolcezza se il bambino è tranquillo e in buona disposizione di animo: invece se il fanciullo dimostra una volontà di disordine, la maestra lo impedirà seccamente e con energica esortazione, non in modo che possa apparire un castigo al chiasso o al disordine, ma una autorevole affermazione della maestra sul bambino.
L'altro errore è dettato da cattiva volontà, da incuranza degli insegnamenti, come p. es. tirare tutto l'incastro solido come un carrettino; o costruire casette con le spole di seta dei colori, o camminare sulle aste messe in fila, o mettere un telaio da allacciature intorno alla testa come una collana e via dicendo. Un uso abusivo del materiale che risponda ad un disordine, o ai bisogni diversi da quelli che il materiale può soddisfare, lo inutilizza: e ne conseguono dispersione di energia, chiasso: tutte azioni che allontanano il bambino dalla possibilità di concentrarsi, e quindi dal fine di migliorare e di svilupparsi.
Mi fermo qui. Sia perchè questo post sta diventando lunghissimo, e non ho ancora espresso la mia opinione, sia perchè sono arrivata solo a pagina 174.
Cosa penso di questa metà del libro che ho letto? Bello. Mi piace molto e sto scoprendo tantissime cose che non conoscevo sia su Maria Montessori che sul metodo che porta il suo nome. Continuo a pensare che è una grande donna e che ha rivoluzionato l'idea che si aveva del bambino, ricordo che il libro è stato pubblicato, (se non erro), nel 1948. Mi piace l'idea del mondo a misura di bambino, del rispetto per il bambino come piccolo uomo. Mi piace l'idea di dare ai bambini gli strumenti per poter fare da soli le cose che solitamente noi adulti, per pigrizia, per non sprecare tempo e mille altri motivi, facciamo al posto loro. Penso che insegnare ad un bimbo a mangiare da solo, usare il coltello, mescolare gli ingredienti per un dolce, indossare pantaloni e maglia da solo, salire e scendere le scale, farsi la doccia... sia davvero un gesto di rispetto. Di rispetto verso un bambino che trarrà una grandissima soddisfazione nel constatare che ha imparato a bere dal bicchiere senza fare cadere l'acqua. E sicuramente si sentirà orgoglioso e acquisterà fiducia in se stesso. Certo occorre tempo, pazienza e forza di volontà. Tante volte quando Topastro impara a fare qualcosa di nuovo mi avvicino a lui e cerco di aiutarlo. La maggior parte delle volte lui mi allontana e dice: no, voglio fare io!
Sono davvero di aiuto i piccoli tavolini, le seggioline, i lavabi posti ad altezza di bimbo. Perchè permettono davvero al bambino di poter fare da solo tante cose. Prima di leggere questo libro non avevo così chiara l'idea che il metodo fosse teoria e pratica legate così strettamente. Ci sono davvero tante cose che mi piacciono del metodo Montessori e credo di averne parlato in altri post. Oggi però volevo dire che grazie a questo libro ho scoperto anche cose che non mi piacciono. Cose che rafforzano la mia decisione di voler vivere secondo il mio istinto, senza seguire troppo "religiosamente" un metodo o uno stile di vita particolare.
Sono davvero di aiuto i piccoli tavolini, le seggioline, i lavabi posti ad altezza di bimbo. Perchè permettono davvero al bambino di poter fare da solo tante cose. Prima di leggere questo libro non avevo così chiara l'idea che il metodo fosse teoria e pratica legate così strettamente. Ci sono davvero tante cose che mi piacciono del metodo Montessori e credo di averne parlato in altri post. Oggi però volevo dire che grazie a questo libro ho scoperto anche cose che non mi piacciono. Cose che rafforzano la mia decisione di voler vivere secondo il mio istinto, senza seguire troppo "religiosamente" un metodo o uno stile di vita particolare.
L'ordine. Il silenzio. L'individualità delle lezioni. La quasi assenza della maestra. Sono solo a metà del libro ma già mi ha colpito il fatto di quanto spesso si parli di ordine e silenzio. Io non dico che preferirei una classe di bambini che gridano e corrono in mezzo al disordine. Ma occorre così tanto ordine e silenzio? Quando penso ad una scuola dell'infanzia mi vengono in mente bimbi che talvolta alzano troppo la voce, corrono, si divertono. Qualche giocattolo sparso sul pavimento. Un bimbo che piange, la maestra che incoraggia un bimbo che sale sullo scivolo e che abbraccia un bimbo che cerca la sua mamma. Immagino due bimbi che giocano insieme con lo stesso giocattolo. Topastro che crea treni con qualsiasi tipo di materiale, alcuni giorni fa ne ha creato uno con i suoi pennarelli. Un treno lunghissimo. Non voglio giudicare! Sono una mamma e non so quasi nulla di questo metodo nè come sia strutturato il programma di una moderna Casa dei bambini, visto che il libro è stato scritto molti anni fa. Però leggendo il libro mi è venuta un po' di tristezza. A pensare a questi bimbi che mantengono in ordine la loro aula, che sono capaci di lavorare in silenzio. La maestra che spiega l'uso di un materiale ad un bimbo per volta e visto che i materiali sono unici, un solo bimbo lo può utilizzare. E non si possono usare i materiali in maniera inappropriata. Topastro verrebbe espulso dopo un'ora :-)
Mi viene quasi da pensare che il metodo dia ai bambini una formazione sensoriale eccellente ma che ne venga un po' penalizzata la creatività e l'umanità. Forse quello che scrivo è assurdo. Ma la creatività non è anche usare gli oggetti per creare qualcosa di nuovo? Se non posso sperimentare, usare i materiali secondo la fantasia ma solo seguendo le regole imposte dal metodo... la mia mente non imparerà a seguire questarigidità anche in futuro? Avrò ancora quel pizzico di pazzia da pensare di usare un calzino in mille modi diversi? E perchè non si parla mai di giochi da fare tutti insieme? Il contatto tra bambini mi pare che sia molto importante. Topastro ama giocare con i suoi amichetti e con quelli più cari c'è un contatto fisico che si ripete continuamente per trasmettere affetto o rabbia. Topastro e un suo amichetto del nido sono stati amici per due anni e tutt'ora quando si incontrano giocano molto volentieri insieme. Quando erano piccoli si stuzzicavano a vicenda. Piccoli dispetti reciproci che sfioravano il punto massimo di non ritorno. Si, talvolta forse hanno litigato, ma la maggior parte delle volte sapevano quando fermarsi per non far arrabbiare l'amico. Perchè la lunga frequentazione e l'esperienza aveva insegnato loro i limiti. Perchè se il mondo è fatto di tante persone e siamo costretti a vivere in comunità, la maggior parte degli esercizi Montessori sono individuali? Non mi devo esercitare anche a condividere oggetti, sentimenti, esperienze?
Mi viene quasi da pensare che il metodo dia ai bambini una formazione sensoriale eccellente ma che ne venga un po' penalizzata la creatività e l'umanità. Forse quello che scrivo è assurdo. Ma la creatività non è anche usare gli oggetti per creare qualcosa di nuovo? Se non posso sperimentare, usare i materiali secondo la fantasia ma solo seguendo le regole imposte dal metodo... la mia mente non imparerà a seguire questarigidità anche in futuro? Avrò ancora quel pizzico di pazzia da pensare di usare un calzino in mille modi diversi? E perchè non si parla mai di giochi da fare tutti insieme? Il contatto tra bambini mi pare che sia molto importante. Topastro ama giocare con i suoi amichetti e con quelli più cari c'è un contatto fisico che si ripete continuamente per trasmettere affetto o rabbia. Topastro e un suo amichetto del nido sono stati amici per due anni e tutt'ora quando si incontrano giocano molto volentieri insieme. Quando erano piccoli si stuzzicavano a vicenda. Piccoli dispetti reciproci che sfioravano il punto massimo di non ritorno. Si, talvolta forse hanno litigato, ma la maggior parte delle volte sapevano quando fermarsi per non far arrabbiare l'amico. Perchè la lunga frequentazione e l'esperienza aveva insegnato loro i limiti. Perchè se il mondo è fatto di tante persone e siamo costretti a vivere in comunità, la maggior parte degli esercizi Montessori sono individuali? Non mi devo esercitare anche a condividere oggetti, sentimenti, esperienze?
Era da molto che volevo scrivere questo post, senza nessuno scopo particolare. Senza cercare per forza approvazione. Questa è solo una mia riflessione.
La scoperta del bambino ISBN: 9788811675044
Questo post partecipa all'iniziativa I venerdì del libro di HomeMadeMamma. Qui sotto i link degli altri partecipanti:
Baby Green
Cara Lilli
creargiocando
GioCoLanDia
Il Mondo di Cì
Libri ed emozioni
L'officina delle favole
MadreCreativa
MammaMoglieDonna
mimangiolallergia
Su e giu per la Pianura Padana
supermamma
unconventional mom
un non.blog con il minimo sforzo
Un viaggio qui,... un viaggio là...
La scoperta del bambino ISBN: 9788811675044
Questo post partecipa all'iniziativa I venerdì del libro di HomeMadeMamma. Qui sotto i link degli altri partecipanti:
Baby Green
Cara Lilli
creargiocando
GioCoLanDia
Il Mondo di Cì
Libri ed emozioni
L'officina delle favole
MadreCreativa
MammaMoglieDonna
mimangiolallergia
Su e giu per la Pianura Padana
supermamma
unconventional mom
un non.blog con il minimo sforzo
Un viaggio qui,... un viaggio là...
Come hai scritto, il libro è stato pubblicato nel 1948: che rivoluzione per quei tempi! Non voglio entrare nello specifico del metodo Montessori, non ne sarei in grado. Anch'io faccio come te: mi informo, leggo, ma con il mio personale spirito critico. Certe letture sono importanti per gli spunti che mi danno. Alcune cose cerco di metterle in pratica. Alcune cose sono in sintonia con il mio modo di essere mamma, altre no. Alcune cose sono in sintonia con il temperamento di uno dei miei figli, altre no. Comunque anch'io do grandissima importanza alla fantasia e all'inventiva. Insomma, procedo a zig zag, ma con buona volontà e amore e rispetto per le piccole persone che sono i miei figli. Grazie per il tuo post.
RispondiEliminagrazie claudia del tuo post..anche io come 6 cuori e una casetta ti dico che il libro è stato scritto nel 1948...e i bambini erano quelli del 1948..io è 17 anni che lavoro alla scuola dell'infanzia e ti assicuro che nel corso degli anni li trovo cambiati, diversi..così come i genitori..la montessori è stata rivoluzionaria, la adoro..ma come te, credo che non si possa sposare una sola fede...occorre informarsi, scoprire,aggiornarsi, individuare nuove progettualità, nuovi modi di lavorare e nuove tecniche didattco-educative...soprattutto nel mio mestiere (e anche come mamma )mi piace avere sempre un occhio critico e un pensiero indipendente. ti abbraccio!
RispondiEliminanon potevi scrivere post più bello!!
RispondiEliminasono d'accodo con te...via libera alla creatività e alla fantasia, alla socializzazione, anche ad imparare a contendersi un gioco...è così che imparano le regole di convivenza.
Mi piace il tuo modo di riflettere, sai centrare il punto e ci metti tutta la passione di una mamma. baci
Ciao Claudia, pochi giorni fa ho scritto un post dove parlavo dei giocattoli waldorf e della mia intenzione di togliere al picci i giochi di troppo. Come te, non mi piace schierarmi, anche se ultimamente sono molto presa dalla pedagogia steineriana perché da quello che ho capito, a differenza della montessori, lascia al bambino la libertà di dare diversi significati ad oggetti e cose. COndivido le tue riflessioni sulla rigidità del metodo montessori così descritto nei libri, e benchè io abbia accennato a Steiner, non mi sento di condividere in pieno nemmeno quel genere di pedagogia. Siamo nel mezzo, siamo mamme e prendiamo il bene di quello che ci propongono. Sono contenta che tu abbia scritto questo post:) BUona giornata
RispondiEliminamamma claudia, come sai, da pedagogista e da mamma, sono contraria a ogni tipo di metodo educativo a priori, nel senso che non utilizzo un solo metodo nè a casa nè a scuola, sarebbe riduttivo secondo me. Però posso dirti che ordine e silenzio non sono intesi come noi li intendiamo. L'ordine è un ordine interiore e ognuno ha il suo. A casa mia, ad esempio, vige il caos totale perchè io in quel caos ho il mio ordine interiore e ritrovo tutte le cose. Quando metto a posto con la classica concezione non trovo più niente! il bambino deve trovare il suo ordine interiore ma non può farlo in un ambiente confuso. Il silenzio, invece, come ho scritto anche nel libro, è una pratica di concentrazione in cui il bambino impara a sentire rumori che altrimenti non vengono uditi. Non è "il gioco del silenzio" ma una pratica che affina concentrazione e fa riscoprire ai piccoli che ci sono cose che possono essere ascoltate solo stando in silenzio!
RispondiEliminaBello questo post, anche io sto leggendo lentamente questo libro, mentre ho letto più velocemente "i bambini hanno bisogno di fiducia".
RispondiEliminaTrovo che Maria Montessori possa dare ancora molti spunti validi anche ai giorni nostri.
P.S. è in arrivo la nuova linea di abiti per la Barbie...
;)
@6cuorieunacasetta: anche io faccio come te: applico ciò che sento rispecchi il mio modo di vivere e spesso mi scontro anche con i gusti di Topastro!
RispondiElimina@sly: certamente: si tratta di idee di quasi 100 anni fa. So che le scuole per l'infanzia sono ben diverse, mio figlio ha frequentato due anni di nido e da settembre è un piccolo della scuola materna. Mi piacerebbe vedere come è oggi una Casa dei bambini!!!
@mamamsorriso: grazie
@Debbie: a me piace molto stare nel mezzo e scegliere il bene(secondo il mio giudizio) di quello che vedo in giro! Questo libro, forse non l'ho specificato nel post, mi ha fatto molto molto riflettere sul fatto di quanto nei blog si scriva di Montessori, specie dei materiali e giochi in maniera scolleggata rispetto al metodo. Devo confessare che io mi ero fatta un'idea davvero diversa riguardo al metodo Montessori! Pensavo ad una libertà che Montessori lascia al bambino, diversa da quella descritta nel libro. E sono davvero contenta di aver approfondito con questa lettura, ora penso di capire molto molto meglio cosa è MONTESSORI. Prima avevo solo una vaga idea del pensiero di questa grande donna.
@yummumummy: grazie mille per i chiarimenti! Come sai io sono solo mamma e non credo di poter capire al 100% quello che è spiegato in questo libro perchè non ho studiato nessuna delle materie che immagino studino le educatrici, insegnanti, pedagogiste... Come ho risposto a Debbie, sono rimasta sorpresa da questo metodo perchè leggendo i vari post in rete non credo che ci si possa fare un'idea esaustiva. Spesso si sente dire: io adoro Montessori, seguo il metodo Montessori, io educo come diceva Montessori. Ma queste persone hanno letto i libri di Maria Montessori? O leggono solamente I bambini hanno bisogno di fiducia e simili? Mi ha stupito scoprire tante cose! E amo ancora Maria Montessori! Ma come te, mi piace prendere il bello da ogni insegnamento!
@Monica:): Si, si, concordo, nel libro ho trovato tanti suggerimenti utili ancora oggi! Altri abiti?! Che bello! Anche io ne ho realizzati altri, li postiamo insieme? :-)
Bellissimo questo post e debbo direche anche i commenti che ne seguono rispettano il mio stile penso sia importante informarsi ma poi adattare l' informazione al caso nostro e questo post è un modo bellissimo per informarsi e discutere.Mille ciao!
RispondiEliminaio della Montessori ho letto: il bambino in famiglia e il segreto dell'infanzia, come dici tu sono libri "difficili" da leggere, la montessori è stata grande nel suo periodo quando i bambini venivano sfruttati, mandati a lavorare, percossie non avevano nessun diritto, ovviamente le sue teorie risentono del periodo in cui sono nate per lei era fondamentale che i bambini potessero stare in silenzio e fossero educati è una delle critiche che le sono state mosse, forse oggi la penserebbe diversamente anche se a volte penso che oggi stiamo esagerando ci sono bambini che sono veramente maleducati e genitori che li difendono a spada tratta anche se hanno torto non credo sia per niente educativo! Se i libri che leggi poi non vuoi conservarli perchè non partecipi al mio swap? così ammortizziamo un pò di spese? la libreria si stà arricchendo sulle mie spalle!
RispondiEliminahttp://supermamma.mammacheblog.com/2011/03/19/swap-libresco/
Ciao Claudia! che bel post veramente, sai anche io mi stavo leggendo qualche cosa in merito e la penso esattamente come te: una casa a misura di bambino lo rende più autonomo e ci rende più tranquille, ma il bello di essere bimbi è la libertà di far volare la fantasia, tutto prende forma e si trasforma! Quindi spazio alla creatività!
RispondiEliminaCerto che la Montessori è un vanto per noi italiani, al di là dell'essere pienamente o meno d'accordo con i suoi metodi: è stata capace di farsi strada in un mondo assai maschilista ed è stata lungimirante e all'avanguardia.
RispondiEliminaIo non ho mai letto nulla di suo, lo confesso, ma questo libro credo meriti di essere letto e meditato.
Ciao!
ciaooooo!!!anch'io ce l'ho ed anch'io non ho ancora finito di leggerlo!!!!!!!!!l'ho iniziato ben tre volte!!!manca il tempo!!io ho un bimbo di 5 anni ed una bimba di 21 mesi!!!daiiifacciamoci la promessa: finiamolo entro la fine di Maggiooo ihihihiih!! l'unione fà la forzaa.....ciaoooo
RispondiEliminaciao Claudia, sono assolutamente d'accordo con cio' che hai scritto, sia in positivo che in negativo. Certo, si parla di un libro scritto molto temo fa, dove l'ordine e il silenzio avevano sfumature molto piu' accentuate rispetto ad oggi. Grazie per aver condiviso queste bellissime riflessioni!
RispondiEliminaciao Claudia,
RispondiEliminagrazie di questo post e grazie anche a chi ha commentato, mi piace molto leggervi e sapere cosa ne pensiate e mi fa molto piacere sapere che ci sono tante mamme con spiccato (e importantissimo) senso critico.
Anche io leggo e poi trattengo cosa sento affine, ma il contrario. Anche se mi piace molto la mia nuova capacità (prima di avere una bimba ero più "rigida") di cambiare idea se incontro un pensiero che mi colpisce o mi rendo conto che posso migliorarmi, imparando qualcosa di nuovo confrontandomi con qualcuno o con qualche "teoria", ma non mi sono mai snaturata.
Io ho in sospeso/in lettura ben 3 libri di Montessori, perchè come te penso che siano libri che richiedono concentrazione e che mi voglio anche gustare (non ce la faccio a leggerli di notte con la lucina come facevo un tempo, quando mia figlia dormiva moooolto di più, mentre allattavo ho letto tantissimo!!!) in questo periodo ho spazio mentale al massimo per spegnere il cervello con un romanzo che mi concilia il sonno, ma so che li recupererò.
Ho letto invece 3 libri di Grazia Honeggher Fresco, pedagogista, direttrice di scuole montessoriane (ora in pensione), e allieva diretta della Montessori.
L'ultimo è la biografia di Maria Montessori. E' molto interessante. Racconta gli anni in cui hanno collaborato, i primi esperimenti e la vita di Maria donna. Il telefilm era molto romanzato e fuorviante (la Cortellesi è brava ma è il soggetto che non era coerente a quanto invece raccontano le allieve della Montessori)
Ammetto che quel libro l'ho divorato, perchè ho questa passione per leggere delle vite degli autori per capire meglio il loro lavoro e così ora sono più motivata a riprendere a leggere anche i testi di MM.
Avete assolutamente ragione a lamentare un certo pressapochismo o superficialità nella presentazione di molti "lavoretti" montessoriani, però ricordiamoci sempre che è un po' come il gioco del "telefono senza fili", un conto è leggere un testo originale, altro è leggere dell'interpretazione e rivisitazione di chi vi si avvicina e bisogna vedere con quali intenti, a chi si vuole rivolgere, perchè pubblica... Certo è che per capire il metodo Montessori è imprescindibile leggere i testi di MM.
Avrei altro da dire ma aspetto che tu finisca di leggere il testo e di fare altrettanto io.
Grazie dell'occasione per parlarne.
ciao a tutte!
ps: curiosità: non ci sono papà blogger che ogni tanto intervengono? io son abbastanza nuova del giro...
@Elisabetta: grazie, anche a me piace discutere riguardo gli argomenti che ritengo interessanti.
RispondiElimina@supermamma: si, concordo che il metodo era applicato in periodi ben diversi da quelli in cui viviamo e sono d'accordo con te. Se una volta si insegnava, in generale, ad obbedire, portare rispetto e stare in silenzio, oggi è l'opposto! E non mi piace. Vorrei rispetto dei ragazzi verso i maestri e viceversa. Se decido di liberarmi di qualche libro ti contatto!
@mami: si, evviva la creatività libera!
@maris: è una delle donne italiane che stimo di più! Il libro te lo consiglio al 100% perchè è davvero interessantissimo!
@Fantàsia: non credo proprio di riuscire a finirlo entro maggio, è un mese molto impegnativo. Ma prima o poi lo finisco, promesso!
@MaestraLaura: grazie a te di essere passata di qui! Ho comprato uno dei libri che mi avevi suggerito ed è in attesa di lettura!
@Cì: anche io prima di diventare mamma ero più severa con me stessa e ligia alle regole. E criticavo il comportamento di tante mamme, avevo un sacco di teorie e mi pareva che fosse davvero semplice insegnare ad un bimbo a mettere in ordine i giocattoli, ad essere educato e non fare capricci. Quanto mi sbagliavo! Le teorie sono semplici teorie, punto e basta! La pratica è ben altra cosa e molto più difficile! Riguardo le letture, sono come te. Un romanzo lo leggo anche a letto, nei ritagli di tempo. Ma un libro impegnativo va gustato e occorre più tempo per finirlo. Grazie per avermi lasciato il nome di una nuova autrice, mi piacerebbe molto leggere la biografia della Montessori perchè in effetti a parte il film in tv e documentario, ne so proprio poco! Riguardo ai lavoretti non volevo accusare nessuno, pure io ho postato dei "giochi" Montessori. Appunto: semplici giochi ispirati a Montessori, niente di più. Però mi chiedevo appunto: perchè si trovano giochi, lavoretti e nessuno che parli un pochino del metodo Montessori? Forse i libri di MM sono letti da pochissime persone. Sinceramente ho trovato due o tre blog che trattano l'argomento in maniera eccellente, ma si tratta di blog di homeschooling. Si, ci sono dei papà blogger ma le mamme che scrivono sono la maggioranza! Grazie di essere passata, mi ha fatto molto piacere leggere il tuo commento.
ciao Claudia, al volo, ho scritto con una acca di troppo il nome, questo è il librppo il nome che è Honegger Fresco, e questa è la biografia col suo incipit (ma non è tutto così "storico", sebbene davvero ben fatto e completo)
RispondiEliminahttp://ersilioemme.blogspot.com/2011/04/maria-montessori-una-storia-attuale.html
anche io non volevo essere critica con il lavoro delle altre blogger, mi scuso se poteva sembrare. Volevo solo dire che chi sta semplicemente facendo un *lavoretto* con i propri bimbi montessoriano (e magari ha preso spunto da un altro blogger e questa persona lo stesso, ecc ecc per cui per strada si è perso anche il contesto) non sarà attento a fare una presentazione accurata, ma avrà - immagino - il solo scopo di condividere l'esperienza di gioco coi bimbi, punto.
Le mamme homeschoolers invece si trovano in una situazione diversa - io tecnicamente lo sono, ho scoperto, perchè mia figlia non va all'asilo, e comunque ne consoco molte - con motivazioni e necessità diverse.
Per loro non è solo un gioco ma è un'attività alternativa alla scuola che, per chi ha già i figli in età scolare, va inquadrata in un programma da presentare (ho collaborato alla revisione linguistica di quello di un'amica straniera una volta, credetemi è molto serio il lavoro che queste mamme fanno), è faticoso farlo e si ha l'impegno morale di fornire al bimbo qualcosa di valore e di condividerlo con altre mamme in ottica di scambio e confronto per questo diventa importante condividere qualcosa di più approfnodito.
Questa la mia esperienza... scappo... grazie a te
scusami, ho inviato senza rileggere ho fatto un mezzo macello all'inizio, pardon!
RispondiElimina@Cì: grazie, il libro lo avevo trovato e già segnato nella mia lista dei desideri :-)
RispondiEliminaNo, no, tu non sei stata critica, e spero di non esserlo stata neppure io. La mia è una riflessione su un libro. Tra l'altro un bellissimo libro! Si, concordo, i blog delle mamme che praticano homeschooling sono davvero ricchi di materiali, spiegazioni, letture interessanti, segnalazioni... Ne leggo diversi e li trovo incredibili! Ciao, a presto!
Ciao Claudia. Io ammetto di aver letto fino ad ora più romanzi che libri che riguardano i bambini, la loro crescita, la loro educazione. Ne ho letto uno tempo fa ma mi ha delusa, non mi ha dato nulla, ho trovato ripetute un sacco di cose che una mamma sa già di suo ma era un libro diverso da quello che citi. Ammetto anche che ultimamente sono molto attirata dall'idea di leggere qualche cosa di specifico ma come dici tu, quando le letture sono un po' più impegnative serve tempo, concentrazione, e con due marmocchi in casa, il lavoro, la spesa da fare, le faccende casalinghe e tutto il resto non è facile andare avanti con la lettura.
RispondiEliminaNon avendo letto il libro di cui ci parli non posso dare un giudizio in merito e faccio tesoro delle vostre riflessioni. E ti ringrazio per l'occasione ci ci hai fornito con questo tuo post!
Ho letto il tuo commento su "Apprendista Mamma"... Mi piace moltissimo la pedagogia montessoriana e tuttavia, come per te, molti aspetti mi lasciano perplessi. Per cui penso davvero che sia importante, come in ogni esperienza di vita, utilizzare un pò di buonsenso ed essere aperti al mondo ascoltando anche e soprattutto il proprio istinto.. l'istinto materno... A volte pensiamo che le "regole", i "metodi", siano sempre quelli giusti... E' più facile seguire un principio esterno piuttosto che fermarsi a riflettere, ad aprire il cuore verso quegli slanci educativi che nascono spontanei dentro di noi.. e che forse, per il nostro bambino, come individuo unico e speciale, sono quelli più giusti.
RispondiEliminaDetto ciò mi hai fatto venire un desiderio immenso di acquistare il libro che hai proposto. Più conosciamo e meno possibilità abbiamo di sbagliare. Più strumenti abbiamo e più il frutto delle nostre azioni sarà voluto e consapevole...
p.s. ti prego, non far smettere mai al tuo topino di far volare la sua fantasia... W il riciclo dei calzini!
@Stefania: anche a me è capitato di leggere quel genere di libri in cui trovi i classici libri per mamme che chiudi e ti chiedi: ma cosa ho letto che non sapevo già? Niente. Questo libro, se trovi il tempo, te lo consiglio, è davvero bello per diversi motivi. Finalmente capisci cosa è il metodo Montessori, scopri curiosità su questa grande donna italiana e trovi anche spunti da applicare nella vita pratica con i tuoi bimbi, chiaramente solo quelli che pensi siano adatti al vostro modo di vivere. Purtroppo a noi mamme manca spesso il tempo per leggere libri impegnativi... Un saluto!
RispondiElimina@Nella mia soffitta: io penso, anzi spero, che chi sceglie una scuola Montessori, creda fermamente nel metodo e lo consideri giusto per il proprio figlio, idem per chi sceglie la scuola steineriana. Io trovo più naturale seguire il mio istinto e quanto trovo idee, spunti, giochi o teorie che mi paiono giuste e adatte a me e mio figlio, le faccio mie. Il libro te lo consiglio, ti assicuro che questa specie di recensione-riflessione non voleva essere negativa. E' una lettura interessantissima! E non preoccuparti, il mio Topastro è libero di sperimentare e giocare a modo suo, creando e trasformando. Chiaramente entro certi limiti. Non ha il permesso di dipingere sui muri di casa nè fare giochi pericolosi :-)
RispondiEliminacomplimenti per i bellissimi lavoretti che proponi sempre.
RispondiEliminaho letto il libro di cui parli, montessori è stata una grande anticipatrice di un metodo volto all' osservazione del bambino, criticando quella che fino ad allora era stata la pedagogia convenzionale. noi abbiamo due bimbi alle scuole steiner... ma non contenti stiamo approfondendo il discorso della scuola di summerhill, volta all' autoeducazione dei bambini...vi posso assicurare che la lettura del libro di neill ha messo in discussione buona parte dei principi attraverso i quali mi rapportavo con i miei figli.
ancora complimenti per tutto il tempo che dedichi al tuo topastro
ivana
p.s. rileggendo...
non contenti, non della scuola steiner, di cui siamo contentissimi...ma non contenti di un solo punto di vista, ci interessiamo anche di altri metodi educativi e così siamo incappati nei ragazzi felici di summerhill (questo il titolo del liibro)
@jardim: grazie! Mai sentito nominare summerhill, ma me lo segno! Io penso che avere dei genitori con la mente così aperta... che cercano, leggono, si interessano, nonostante siano felici della scuola dei proprio figli... è una fortuna grandissima! Dico sul serio! Ci sono sempre cose nuove da scoprire ed è bello continuare ad imparare, spero che i tuoi figli seguiranno il vostro esempio.
RispondiEliminaHai fatto un post bellissimo!
RispondiElimina... ma no che non verrebbe espulso dopo un'ora! La maestra montessoriana cercherebbe un materiale più adatto. Lanciare le costruzioni non è appropriato per imparare a lanciare: non è interessato a costruire? Non è obbligato a farlo! Meglio tirar fuori le palline di diverso peso e diversa grandezza.
Quando Montessori fa la sua rivoluzionaria esperienza e ne scrive, diversi genitori mettevano ancora nelle culle i bambini con le fasce! M.Montessori introduce IL RISPETTO del bambino. Inoltre, ai suoi tempi, i bambini non trascorrevano tutta la loro giornata a scuola: le ore trascorse a scuola servivano per imparare. Il metodo montessori nasce per l'istruzione (obiettivo alfabetizzazione), per il divertimento libero e la fantasia c'era il resto della giornata. Oggi alla scuola si attribuiscono (e io sono molto critica su ciò) anche generali funzioni di accudimento, educazione, socializzazione, dalle 8 alle 16 + trasporti + magari uno sport + un paio d'ore di TV + mangiare, lavarsi e dormire... non resta veramente altro!!! E' chiaro che la scuola oggi deve sforzarsi di ospitare anche il divertimento non strutturato per un particolare apprendimento.
Io ho letto solo Il bambino in famiglia, tuttavia ho questa posizione decisamente a favore. Conta molto il contesto in cui vivo! Abito di fronte all'asilo pubblico, sento sempre e solo urlare... oppure la musica alta. Mi sembra una di quelle gabbiette per topolini piena di giostre. C' è il giardino e non escono mai! Mia figlia non ha bisogno di "adattarsi" a giocare sguaiatamente tutto quel tempo dentro quattro mura anche se colorate. Per fare in un intero anno contenuti che a casa farebbe in una settimana. Mi sembra una grandissima privazione impedirle di vivere con me le cose che si fanno in casa: le mutandine sono nei cassetti perchè qualcuno ce le ha messe, il pranzo è pronto perchè è stato preparato non perchè alle 11.30 arriva un servizio di catering puntuale.
@una mamma: la mia era una provocazione, ma credo che tu l'abbia capito. Io sono solo una mamma e non me ne intendo per nulla di pedagogia, quindi ho interpretato quello che ho letto solo in base alle mie poche conoscenze. Sono d'accordissimo che le costruzioni non vanno lanciate per aria. Non ho idea di come funzionino oggi i programmi nelle Case dei bambini Montessori. E vorrei sapere se è ancora valido il principio per cui ogni strumento deve essere usato solo in base allo scopo per cui è stato creato. E se i bimbi devono per forza lavorare singolarmente. Topastro è capace di trasformare un pacchetto di fazzoletti in una fotocamera e una cordicella in una cintura di sicurezza di un aereo. Costruisce un aereo con i cuscini e usa i fagioli per creare piste sul pavimento. Ha molta fantasia o creatività, chiamala come vuoi. A me pare che questo metodo sia un pochino rigido e avrei paura che limitasse molto il mio bimbo. Ma ripeto, non so cosa succede oggi in queste scuole, sarei molto curiosa di trascorrere una giornata con questi bimbi! Perchè secondo me, visto che oggi i bimbi spesso rimangono a scuola dalle 7.30 fino a sera, deve esserci anche gioco libero, divertimento, svago... Purtroppo forse è come dici tu, visto che i bimbi sono costretti a stare tante ore a scuola, la scuola è cambiata. però non credo che sarebbe possibile stabilire 8/10 ore di puro insegnamento. Comunque io nel metodo Montessori ho trovato anche tantissime cose che mi piacciono, sul serio. Topastro frequenta una scuola per l'infanzia privata, gestita da un'associazione religiosa e mi trovo benissimo! Sono contenta delle maestre, del programma, delle attenzioni. I bimbi fanno tante esperienze con i colori, lo spazio, la natura, i racconti, imparano a rispettare regole di convivenza ed educazione, Topastro ha imparato davvero tante cose da quando va alla scuola materna... Durante l'estate però frequenterà un centro estivo comunale, ti saprò dire... A me piacerebbe una scuola in cui insegnamento e gioco libero convivano. E questo perchè Topastro trascorre quasi 8 a scuola. E sarebbe bello che tutte le scuole avessero dei giardini ampi in cui i bimbi possano correre e sfogare le energie.
RispondiEliminagrazie dei complimenti.
RispondiEliminase vuoi approfondire il discorso montessoriano e conoscere una scuola filo steiner e montessori ti consiglio il sito LA PAPPADOLCE (se già non lo conosci).ciao
@jardim: si conosco La pappa dolce. Personalmente credo sia il blog su educazione ed homeschooling più bello e ricco di informazione che ci sia nel web!
RispondiEliminaChe forte topastro. Certo Pollon, da due o tre ore solo al mattino (tolta ricreazione e tempi tecnici)a sei o più di oggi, DEVE esserci il gioco libero, assolutamente. Anch'io vorrei vedere come l'ordine ed il silenzio sono ottenuti.
RispondiEliminaPurtroppo non ci sono scuole montessoriane nella mia città e anche se ci fossero non so se potrei permettermelo per due figlie... conosco bene una famiglia che manda i figli ad una scuola montessori di un'altra città e sono entusiasti.
@una mamma: neppure a Rimini credo esistano scuole Montessori. Solo scuole materne comunali, statali e alcune private religiose. Insomma le scelte sono poche. Però abbiamo una scuola materna (ed elementare) piuttosto famosa per i metodi educativi alternativi e integrazioni di bimbi con disabilità:
RispondiEliminaCEIS.
A me non dispiace che il mio bimbo sia così pazzerello. Certe volte lo sgrido perchè combina dei pasticci assurdi. Prende il nastro isolante e attacca sedie, fogli, pupazzi... però penso sia giusto lasciarlo sperimentare :-)
ho già sentito parlare bene delle scuole della tua regione in generale.
RispondiEliminaPer inappropriato non so cosa intende una maestra montessoriana certificata, ti dico casa intendo io: prendere a calci i mobili, rompere degli oggetti per noia (non per esperienza, direi accidia).
Il rispetto del bambino vuol dire non interrompere le sue esplorazioni spontanee, anzi assecondarle, perchè se quel il gioco lo avvince vuol dire che sta già imparando (e la logica di quel che fa potrebbe non essere ovvia agli occhi dell'adulto).
"L'inappropriatezza" di un comportamento per me si evince osservando la soddisfazione del bambino, più che stabilendo a priori cosa deve fare con cosa... se mia figlia di 2,3anni canta tutto il pomeriggio, penso che sia perchè trae soddisfazione dall'ascolto della sua voce + mi guardo bene dal trattenerla, vedo nella ripetizione il consolidamento di percorsi vocali che le piacciono, ecc, ecc... Io non limito niente in cui vedo le bambine investite con entusiasmo: sapessi che fiumi d'acqua scorrono a casa mia! Per non parlare delle infinite volte in cui trovo tutti i cassetti vuoti e la relativa roba per terra per via di una tana in costruzione o di prove costumi... poi rimetto a posto. E' appropriato giocare a vestirsi, non è appropriato prendere a calci un mappamondo.Di queste cose non parlo quasi mai nel mio blog perchè è dedicato principalmente alla didattica, all'idea è di non mandare le bimbe a scuola... poi evito le foto, si vedrebbe un contesto abbastanza disordinato con due bimbe scapigliate che fanno a gara per scatenarsi.
Sei una mamma eccezionale, sai fare cose che nemmeno mi immaginavo, ... tanti auguri.
@una mamma: grazie per aver precisato il tuo punto di vista. Riguardo i comportamenti inappropriati sono d'accordissimo con te. Non permetto che Topastro distrugga i giocattoli per noia, nè altri oggetti di casa, ma se un giocattolo si rompe non mi importa. Sei davvero una mamma molto aperta, caspita! Io invece tendo a limitare certi comportamenti. Non gli permetto di vuotare cassetti nè di spargere giochi sul pavimento di tutta la casa. A Topastro non piace riordinare ma qui vige la regola che quando ci sono troppi giocattoli in giro, (e per troppi intendo davvero tanti tanti), prima si mette via qualcosa e poi si può prendere un nuovo gioco dagli scaffali o da un cassetto. Io nel disordine ci vivo :-) e non mi vergogno a dirlo! Grazie, a presto!
RispondiEliminaCiao, io non sono una maestra né psicologa, ma ai tuoi commenti finali posso provare a dar spiegazione cercando di far capire cosa sta "sotto" al metodo Montessori:
RispondiEliminacommento: "Ma occorre così tanto ordine e silenzio?"
Si. L'ordine equivale al rispetto dell'ambiente, che, partendo dalla propria cameretta si estende alle aule dell'asilo e quindi alla casa e quindi al mondo intero. Il silenzio serve ad un bambino per imparare a cogliere anche il più impercettibile suono, a capire che un silenzio imposto è sbagliato, un silenzio per ascoltare la natura o per concentrarsi sul lavoro che si sta eseguendo è fondamentale. Se si vuole insegnare la concentrazione, si deve insegnare il silenzio.
commento: "Immagino due bimbi che giocano insieme con lo stesso giocattolo." Anche per questa frase, stesso discorso del rispetto. è vero che ogni bambino deve fare un lavoro alla volta, ma è anche vero che il bambino stesso se sta facendo un lavoro, deve portarlo a termine e riporlo al suo posto nelle condizioni in cui l'ha trovato, facendo sì che non soddisfi solo il lavoro finito correttamente, ma che metta la propria volontà nel finire un'azione completa.
Questo fa sì che non esista competizione tra i bimbi, che, rispettosi gli uni degli altri, dovranno imparare a riconoscere e controllare l'impulso di frustrazione creato dal fatto che non può avere una cosa nell'immediato.
Dovranno quindi attendere pazientemente il loro turno facendo altre attività.
commento: "Mi viene quasi da pensare che il metodo dia ai bambini una formazione sensoriale eccellente ma che ne venga un po' penalizzata la creatività e l'umanità."
Assolutamente no. Nel semplice gesto di raccogliere un fiore, la persona di strette vedute vedrà un bel gesto, la persona di larghe vedute vedrà una mancanza di rispetto verso l'ambiente. I bambini montessoriani, molto più di tutti gli altri bambini, avranno una più vasta consapevolezza di sé, del loro io interiore, e maggior rispetto dell'ambiente. Un bambino montessoriano, non raccoglie un fiore, si siede accanto ad esso per ammirarlo, prima di tornare a fare altre attività.
Per quanto riguarda invece la parte della creatività, non c'è da preoccuparsi di quella dei bambini. Il cervello del bambino è perennemente in un "mondo di fantasia", non come quello degli adulti. I bambini non devono imparare a sognare, lo fanno già con qualsiasi cosa. Non si toglie creatività ad un bambino se gli si insegna il corretto utilizzo degli oggetti, anzi, gli si da un giusto punto di vista del giusto e dello sbagliato, del bene e del male.
Se non sei ancora convinta, ti dico solo che, nel periodo del tutto (oggi abbiamo tutto) spiccano gli inventori di Google Amazon e Wikipedia, tre bambini montessoriani, a cui è stato insegnato di mettere tutto in discussione e di non dar per scontato nulla...
commento: "E perché non si parla mai di giochi da fare tutti insieme?"
Certo che se ne parla! ad esempio gli esercizi del silenzio vanno fatti tutti insieme, il momento nel quale ci si prende cura delle piante e fiori idem, il momento di apparecchiare la tavola e tanti altri momenti "comuni".
Il contatto nei bambini è importante, vero, ma va insegnato nel modo giusto, nel rispetto di tutti gli esseri viventi: se voglio accarezzare un cane, lo chiamo e se lui viene lo accarezzo, se no lo lascio stare. Se l'adulto vuole baciare o abbracciare un bambino, gli chieda prima il permesso, o mancherebbe di rispetto ad un altro essere vivente.
Il contatto per "trasmettere rabbia" è assolutamente un comportamento che va soppresso ed evitato! il bambino felice, non è il bambino arrabbiato. il bambino montessoriano, impara a esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni nel rispetto degli altri...
Sono passati anni dal tuo post, ma spero che tu legga il mio commento perché spero di esserti utile a comprendere a fondo il pensiero montessoriano.
Ciao, Roberta.
Ciao Roberta, ti ringrazio tantissimo per il tuo lungo commento e per il tempo che mi hai dedicato! Ho letto con attenzione le tue spiegazioni e sono davvero interessanti ma non credo di aver cambiato idea. Non penso che il metodo Montessori sia nelle mie corde, non rispecchia il mio modo di vivere, non credo avrei mai potuti mandare mio figlio in una scuola Montessori, (son passati tanti anni da questo post come hai notato tu, ora Topastro ha quasi 9 anni), perché penso che bisogna credere fermamente in un metodo o comunque nei valori che una scuola propone agli studenti :-)
EliminaSicuramente è un metodo validissimo e so che in altri Paesi è molto utilizzato mentre in Italia mi pare di capire che non si sia diffuso tantissimo. Però è un metodo che mi affascina e per questo motivo ho letto più di un libro di Maria Montessori. Grazie ancora per aver risposto ai miei dubbi!! Claudia