martedì 11 agosto 2020

"La solitudine dei numeri primi" - quanta infelicità

Lettura terminata ieri in spiaggia. Un libro talmente strano, a mio parere, che non so neppure cosa dire a riguardo. Mi ha lasciato addosso una sensazione di fastidiosa, deprimente infelicità.Non ricordo di aver letto altri libri simili; libri tristi sì, magari sulla guerra o eventi catastrofici ma in quel caso riuscivo a giustificare la tristezza che mi avevano trasmesso e inoltre mi avevano fatto piangere, tirare un sospiro di sollievo, emozionare. 


Questo libro invece non mi ha trasmesso tristezza partecipata, forse apatia, boh, non riesco proprio a definire bene cosa ho provato. Cosa strana: non mi sono assolutamente immedesimata nei personaggi, mi son sembrati abbastanza piatti, non ho abbandonato la lettura solamente perché dovevo sapere cosa sarebbe successo nella pagina dopo e poi in quella dopo ancora. In ogni caso lettura scorrevole, questo sì ma per me è no, non è un libro che consiglierei alle amiche e non credo lo proporrò a Samuele anche se in realtà è arrivato a casa nostra come consiglio di lettura estiva dal prof di italiano che quest'anno ha scelto tutti libri per adulti in modo da spronare i ragazzi a riflettere, se non ho capito male. Il libro è in caso, non sto dicendo che impedirò a Samu di leggerlo ma non lo spingerò a leggerlo anche perché non credo sia un libro che potrebbe piacergli. 

Voi lo avete letto? Vi è piaciuto? Cosa vi è piaciuto di questo libro? Son curiosa!

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno pubblicati dopo l'approvazione.